Rischio autonomo
Cos’è il rischio autonomo?
Il rischio autonomo è il rischio associato a una singola unità operativa di un’azienda, una divisione aziendale o un asset, rispetto a un portafoglio più ampio e ben diversificato.
Punti chiave
- Il rischio autonomo è il rischio associato a un singolo aspetto di un’azienda o di un asset specifico.
- Il rischio autonomo non può essere mitigato attraverso la diversificazione.
- Il beta totale misura la volatilità di un asset specifico su base autonoma.
- Il coefficiente di variazione (CV), nel frattempo, mostra quanto rischio è associato a un investimento rispetto all’ammontare del rendimento atteso.
Comprensione del rischio autonomo
Tutte le attività finanziarie possono essere esaminate nel contesto di un portafoglio più ampio o singolarmente, quando si ritiene che l’attività in questione sia isolata. Mentre un contesto di portafoglio prende in considerazione tutti gli investimenti e le valutazioni nel calcolo del rischio, il rischio autonomo viene calcolato assumendo che l’attività in questione sia l’unico investimento che l’investitore deve perdere o guadagnare.
Il rischio autonomo rappresenta i rischi creati da una risorsa, divisione o progetto specifico. Si rischia misure i pericoli associati a un singolo aspetto delle operazioni di una società, o il rischio di possesso di un bene specifico, come ad esempio una società strettamente tenuto.
Per un’azienda, il calcolo del rischio autonomo può aiutare a determinare il rischio di un progetto come se operasse come un’entità indipendente. Il rischio non esisterebbe se tali operazioni cessassero di esistere. Nella gestione del portafoglio, il rischio autonomo misura il rischio di un singolo asset che non può essere ridotto attraverso la diversificazione.
Gli investitori possono esaminare il rischio di un asset autonomo per prevedere il rendimento atteso di un investimento. I rischi autonomi devono essere attentamente considerati perché, in quanto asset limitato, un investitore può vedere un rendimento elevato se il suo valore aumenta o una perdita devastante se le cose non vanno secondo i piani.
Misurazione del rischio autonomo
Il rischio autonomo può essere misurato con un calcolo beta totale o tramite il coefficiente di variazione (CV).
Beta totale
Il beta riflette la volatilità che un asset specifico sperimenterà rispetto al mercato complessivo. Nel frattempo, il beta totale, che si ottiene rimuovendo il coefficiente di correlazione dal beta, misura il rischio autonomo dell’attività specifica senza che questa faccia parte di un portafoglio ben diversificato.
Il coefficiente di variazione (CV)
Il CV è una misura utilizzata nella teoria della probabilità e nella statistica che crea una misura normalizzata di dispersione di una distribuzione di probabilità. Dopo aver calcolato il CV, il suo valore può essere utilizzato per analizzare un rendimento atteso insieme a un valore di rischio atteso su base autonoma.
Un CV basso indicherebbe un rendimento atteso più elevato con un rischio inferiore, mentre un CV di valore più elevato significherebbe un rischio più elevato e un rendimento atteso inferiore. Si ritiene che il CV sia particolarmente utile perché è un numero adimensionale, il che significa che, in termini di analisi finanziaria, non richiede l’inclusione di altri fattori di rischio, come la volatilità del mercato.