3 Maggio 2021 17:11

Gharar

Cos’è Gharar?

Gharar è una parola araba associata a incertezza, inganno e rischio. È stata descritta come “la vendita di ciò che non è ancora presente”, come i raccolti non ancora raccolti o il pesce non ancora retato.

Punti chiave

  • La parola gharar significa incertezza, pericoli o rischio.
  • Nella finanza islamica, il gharar è proibito perché contrasta con il concetto di certezza e apertura nei rapporti d’affari.
  • Gharar può sorgere quando la rivendicazione di proprietà non è chiara o sospetta.
  • Esempi di gharar nella finanza moderna includono contratti futures e opzioni, che hanno date di consegna future.

Gharar è un concetto significativo nella finanza islamica e viene utilizzato per misurare la legittimità di un investimento rischioso relativo alla vendita allo scoperto, al gioco d’azzardo, alla vendita di beni o attività di qualità incerta o a qualsiasi contratto non redatto in termini chiari.

Capire Gharar

La parola gharar è diventata in qualche modo un termine generico nel lessico moderno. Le transazioni di vendita o finanziarie considerate come gharar sono giudicate in relazione al livello di incomprensione che potrebbe esistere tra le parti e al livello di incertezza che la merce o il pagamento possano essere consegnati. Gharar è generalmente proibito dall’Islam perché esiste una serie di regole severe nella finanza islamica contro le transazioni che sono altamente incerte o che possono causare qualsiasi ingiustizia o inganno nei confronti di una delle parti.

La giustificazione e la guida per vietare contratti o transazioni considerati gharar provengono dall’hadith, un libro venerato nell’Islam. Contiene i detti del Profeta Muhammad, che ha parlato contro la vendita degli uccelli nel cielo, del pesce nell’acqua o del vitello non ancora nato nel grembo materno, dicendo: “Non vendere ciò che non è con te”. Pertanto, sorgono domande di gharar quando una rivendicazione di proprietà non è chiara o sospetta.

La chiarezza del significato inteso di gharar arriva anche nel Corano, dove si afferma: “E non divorate le vostre proprietà tra di voi per vanità”, che è interpretato come il divieto di pratiche commerciali predatorie perché tali pratiche non avvantaggiano l’intero società.

Esempi di Gharar

In finanza, il gharar si osserva nelle transazioni in derivati, come forward, futures e opzioni, così come nelle vendite allo scoperto e in altre forme di speculazione. Nella finanza islamica, la maggior parte dei contratti derivati ​​sono vietati e considerati non validi a causa dell’incertezza legata alla consegna futura dell’attività sottostante.

Gli studiosi distinguono tra gharar minore e sostanziale e, sebbene la maggior parte dei prodotti derivati ​​sia vietata a causa di un’eccessiva incertezza, altre pratiche considerate gharar, come l’assicurazione commerciale, sono parti vitali della vita economica. È inoltre consentito a un venditore vendere allo scoperto articoli fungibili, come grano e altri prodotti, da consegnare in un secondo momento a un acquirente.

Nel frattempo, la vendita senza possesso fisico non è necessariamente condannata, ma la promessa di consegna da una delle parti senza credibilità è una violazione. Inoltre, le transazioni ei contratti sono considerati come gharar quando rischi eccessivi o incertezza sono combinati con una parte che si avvale della proprietà dell’altra, o una parte che beneficia solo della perdita dell’altra parte. Per questo motivo, la finanza islamica proibisce severamente anche la concessione di prestiti con interessi, che considera usura.