Diffusione statica
Cos’è la diffusione statica?
Lo spread statico, noto anche come spread a volatilità zero o Z-spread, è lo spread di rendimento costante aggiunto a tutti i tassi spot sulla curva del Tesoro per allineare il valore attuale (PV) dei flussi di cassa di un’obbligazione al suo prezzo corrente.
Punti chiave
- Lo spread statico, noto anche come spread a volatilità zero o Z-spread, è lo spread di rendimento costante aggiunto a tutti i tassi spot sulla curva del Tesoro per allineare il valore attuale (PV) dei flussi di cassa di un’obbligazione al suo prezzo corrente.
- La diffusione statica viene calcolata per tentativi ed errori.
- Lo spread statico è più accurato dello spread nominale dato che quest’ultimo è calcolato su un punto della curva dei rendimenti del Tesoro, mentre il primo è calcolato utilizzando un numero di tassi spot sulla curva.
Capire la diffusione statica
Il differenziale di rendimento è la differenza di rendimento tra due curve di rendimento. I rendimenti di una curva di rendimento che include T-bollette, T-note e T-bond, sono chiamati i tassi spot proprie. Lo spread è l’ammontare del rendimento che sarà ricevuto da un’obbligazione non del Tesoro superiore al rendimento dell’obbligazione del Tesoro della stessa scadenza. Prendiamo il caso di un investitore che confronta la curva dei rendimenti del Tesoro con la curva dei rendimenti di una società. Il tasso di interesse sui T-notes a 2 anni è del 2,49% e il rendimento sull’obbligazione societaria a 2 anni comparabile è del 3,49%. Il differenziale di rendimento è la differenza tra i due tassi, ovvero 1% o 100 punti base.
Uno spread statico, o costante, di 100 punti base significa che l’aggiunta di 100 punti base al tasso spot del Tesoro che si applica al flusso di cassa dell’obbligazione (pagamenti di interessi e rimborso del capitale ) renderà il prezzo dell’obbligazione uguale al valore attuale della sua liquidità flussi. In altre parole, ogni flusso di cassa obbligazionario ricevuto viene scontato al tasso spot del Tesoro appropriato più lo spread statico.
La diffusione statica viene calcolata per tentativi ed errori. Un analista o un investitore dovrebbe provare numeri diversi per capire quale numero, sommato al valore attuale dei flussi di cassa del titolo non del Tesoro, scontato al tasso spot del Tesoro, sarà uguale al prezzo del titolo in questione.
Ad esempio, prendi la curva spot e aggiungi 50 punti base a ciascun tasso sulla curva. Se il tasso spot a due anni è 2,49%, il tasso di sconto che useresti per trovare il valore attuale di quel flusso di cassa sarebbe 2,99% (calcolato come 2,49% + 0,5%). Dopo aver calcolato tutti i valori attuali per i flussi di cassa, sommali e verifica se sono uguali al prezzo dell’obbligazione. Se lo fanno, allora hai trovato la diffusione statica; in caso contrario, devi tornare al tavolo da disegno e utilizzare un nuovo spread fino a quando il valore attuale di quei flussi di cassa è uguale al prezzo delle obbligazioni.
Lo spread statico differisce dallo spread nominale in quanto quest’ultimo è calcolato su un punto della curva dei rendimenti del Tesoro, mentre il primo è calcolato utilizzando un numero di tassi spot sulla curva. Ciò si traduce nell’attualizzazione di ogni flusso di cassa utilizzando il periodo fino alla scadenza e un tasso spot per tale scadenza. In quanto tale, la diffusione statica è più accurata della diffusione nominale. L’unico momento in cui lo spread statico e lo spread nominale sarebbero uguali è se la curva dei rendimenti fosse perfettamente piatta.
I calcoli statici o Z-spread sono spesso utilizzati in titoli garantiti da ipoteca (MBS) e altre obbligazioni con opzioni incorporate. Un calcolo dello spread aggiustato per le opzioni (OAS), che viene spesso utilizzato per valutare le obbligazioni con opzioni incorporate, è essenzialmente un calcolo dello spread statico basato su più percorsi di tasso di interesse e tassi di pagamento anticipato associati a ciascun percorso di tasso di interesse. Lo spread statico è anche ampiamente utilizzato nel mercato dei credit default swap (CDS) come misura dello spread di credito relativamente insensibile ai dettagli di specifiche obbligazioni societarie o governative.