Qual è la differenza tra una posizione corta e una vendita allo scoperto?

Una posizione corta e una vendita allo scoperto sono concetti molto simili; per questo motivo, sono spesso indicati collettivamente come “shorting” e i due termini sono abbastanza comunemente usati in modo intercambiabile. La differenza tra i due sta nell’oggetto della transazione. Mentre la vendita allo scoperto e il posizionamento allo scoperto si riferiscono generalmente alla stessa cosa sia nel linguaggio comune che nel gergo tecnico, ci sono alcuni casi in cui il posizionamento allo scoperto non è la stessa cosa della vendita allo scoperto. Una transazione effettuata mediante un contratto derivato è una posizione corta, ma tecnicamente non è una vendita allo scoperto perché nessuna attività viene effettivamente consegnata all’acquirente. Pertanto, quando le transazioni riguardano futures, opzioni e swap, si tratta di un posizionamento short e non di una vendita allo scoperto.

In entrambi i casi, l’obiettivo del trader è quello di vendere gli articoli a un prezzo elevato e poi di riacquistarli a un prezzo inferiore. Il profitto ottenuto da queste tecniche è la differenza tra il prezzo al quale il trader ha venduto e il prezzo al quale sono state riacquistate. Poiché la vendita allo scoperto si riferisce a merci prese in prestito, alla fine devono essere restituite al legittimo proprietario, quindi riacquistarle è una necessità. Per questo motivo, è una strategia molto rischiosa e dovrebbe essere intrapresa solo da trader esperti che sanno quando andare allo scoperto su un titolo. Questo può essere fatto in qualsiasi momento prima del momento in cui i titoli dovrebbero essere restituiti. L’acquisto della merce venduta viene indicato sia come “copertura dello scoperto” o “copertura della posizione”.