4 Maggio 2021 3:53

Qual è la differenza tra un rapporto di Sharpe e un rapporto di Treynor?

Lo Sharpe ratio e il Treynor ratio sono due rapporti utilizzati per misurare il tasso di rendimento corretto per il rischio. Entrambi prendono il nome dai loro creatori, rispettivamente il vincitore del Premio Nobel William Sharpe e l’economista americano Jack Treynor. Sebbene possano aiutare gli investitori a comprendere gli investimenti e il rischio, offrono approcci diversi per valutare la performance degli investimenti. Il rapporto di Sharpe aiuta gli investitori a comprendere il rendimento di un investimento rispetto al suo rischio, mentre il rapporto di Treynor esplora il rendimento in eccesso generato per ciascuna unità di rischio in un portafoglio.

Questo breve articolo esplora come funziona ogni rapporto e come differisce.

Come funziona il rapporto di Sharpe

Sviluppato per la prima volta nel 1966 e rivisto nel 1994, l’indice di Sharpe mira a rivelare il rendimento di un asset rispetto a un investimento privo di rischi. Il benchmark comune utilizzato per rappresentare quell’investimento privo di rischio sono i buoni del Tesoro USA o le obbligazioni, in particolare i buoni del Tesoro a 90 giorni. L’indice di Sharpe calcola il ritorno sull’investimento previsto o effettivo per un portafoglio di investimenti (o anche un singolo investimento azionario), sottrae il rendimento dell’investimento privo di rischio, quindi divide quel numero per la deviazione standard del portafoglio di investimento. In generale, maggiore è il valore dell’indice di Sharpe, più attraente è il rendimento corretto per il rischio.

Il tasso di rendimento atteso o effettivo può essere misurato con qualsiasi frequenza, purché la misurazione sia coerente. Una volta sottratto il tasso di rendimento atteso o effettivo dal rendimento dell’investimento privo di rischio, può essere diviso per la deviazione standard. Maggiore è la deviazione, migliore è il rendimento.

Lo scopo principale dell’indice di Sharpe è determinare se si sta ottenendo un rendimento significativamente maggiore sul proprio investimento in cambio dell’accettazione del rischio aggiuntivo inerente all’investimento in azioni rispetto all’investimento in strumenti privi di rischio.

Come funziona il rapporto Treynor

Sviluppato più o meno nello stesso periodo dell’indice di Sharpe, il rapporto Treynor cerca anche di valutare il rendimento corretto per il rischio di un portafoglio di investimento, ma misura la performance del portafoglio rispetto a un benchmark diverso. Invece di misurare il rendimento di un portafoglio solo rispetto al tasso di rendimento di un investimento privo di rischio, il rapporto Treynor cerca di esaminare quanto un portafoglio sovraperforma il mercato azionario nel suo complesso. Lo fa sostituendo beta per deviazione standard nell’equazione dell’indice di Sharpe, con beta definito come il tasso di rendimento dovuto alla performance complessiva del mercato.

Ad esempio, se un indice di borsa standard mostra un tasso di rendimento del 10%, ciò costituisce beta. Un portafoglio di investimenti che mostra un tasso di rendimento del 13% viene quindi, dal rapporto Treynor, dato credito solo per il rendimento extra del 3% che ha generato al di sopra della performance complessiva del mercato. Il rapporto Treynor può essere considerato determinante se il tuo portafoglio di investimenti sta sovraperformando significativamente i guadagni medi del mercato.

Limitazioni di ogni rapporto

Ci sono alcuni inconvenienti a ciascuno di questi rapporti. Dove l’indice di Sharpe fallisce è che è accentuato da investimenti che non hanno una normale distribuzione dei rendimenti come gli hedge fund. Molti di loro utilizzano strategie di trading dinamiche e opzioni che possono distorcere i loro rendimenti.

Il principale svantaggio del rapporto Treynor è che è rivolto al passato e che si basa sull’utilizzo di un benchmark specifico per misurare il beta. La maggior parte degli investimenti, tuttavia, non si comportano necessariamente nello stesso modo in futuro che hanno fatto in passato.

La linea di fondo

La differenza tra le due metriche è che il rapporto Treynor utilizza il beta, o rischio di mercato, per misurare la volatilità invece di utilizzare il rischio totale (deviazione standard) come il rapporto di Sharpe.