3 Maggio 2021 22:58

Legge sulla riforma del contenzioso sui titoli privati ​​(PSLRA)

Che cos’è il Private Securities Litigation Reform Act (PSLRA)?

Il Private Securities Litigation Reform Act (PSLRA) è un atto legislativo approvato dal Congresso nel 1995 per arginare la presentazione di azioni legali frivole o ingiustificate. Il Private Securities Litigation Reform Act ha aumentato la quantità di prove che i querelanti sono tenuti a presentare prima di presentare un caso di frode in titoli ai tribunali federali. Ha anche cambiato il modo in cui le azioni legali collettive sui titoli vengono gestite dando ai giudici l’autorità di determinare i querelanti e di intraprendere altre azioni per ridurre gli abusi del sistema legale.

Punti chiave

  • Il Private Securities Litigation Reform Act (PSLRA) è un atto legislativo approvato dal Congresso nel 1995 per arginare la presentazione di azioni legali frivole o ingiustificate.
  • Il Private Securities Litigation Reform Act ha aumentato la quantità di prove che i querelanti sono tenuti a presentare prima di presentare un caso di frode in titoli ai tribunali federali.
  • Dopo l’emanazione del Private Securities Litigation Reform Act, i querelanti dovevano presentare particolari dichiarazioni fraudolente rese dall’imputato, per asserire che le dichiarazioni fraudolente erano sconsiderate o intenzionali, e i querelanti dovevano dimostrare di aver subito una perdita finanziaria a seguito di la presunta frode.

Lo scopo del Private Securities Litigation Reform Act era quello di impedire la presentazione di azioni legali ingiustificate, inconsistenti o fraudolente, che possono essere costose e ostacolare l’efficienza del sistema legale. Ha inoltre ridotto il rischio di contenzioso per alcune società che hanno affrontato questo tipo di azioni legali regolarmente.

Comprensione del Private Securities Litigation Reform Act (PSLRA)

Un azionista può presentare un reclamo per frode in titoli al tribunale federale al fine di recuperare i danni che si ritiene siano stati subiti a seguito delle azioni di una società o di individui relativi alla vendita, negoziazione o manipolazione del prezzo dei titoli. Prima del Private Securities Litigation Reform Act, i querelanti potevano ragionevolmente intentare una causa semplicemente quando il prezzo di un’azione cambiava in modo significativo. In questi casi, i querelanti anticiperebbero che il processo di scoperta rivelerebbe una potenziale frode. Dopo che è stata promulgata nel 1995, i querelanti erano tenuti a portare avanti particolari dichiarazioni fraudolente rese dall’imputato e ad affermare che le dichiarazioni fraudolente erano sconsiderate o intenzionali. I ricorrenti dovevano anche dimostrare di aver subito una perdita finanziaria a causa della presunta frode.

L’ex presidente Bill Clinton inizialmente pose il veto al Private Securities Litigation Reform Act, ma il Senato degli Stati Uniti alla fine annullò il suo veto e la legge divenne legge il 22 dicembre 1995. La legge aveva lo scopo di aumentare la consapevolezza degli investitori in merito alle controversie in materia di titoli, nonché a rendere tale contenzioso più efficiente. Soprattutto, aveva lo scopo di scoraggiare ciò che era percepito come un’abbondanza di azioni legali collettive senza merito rese possibili ai sensi del Securities Act del 1933 e del Securities Exchange Act del 1934.

Dall’adozione del Private Securities Litigation Reform Act, gli studiosi di diritto sono stati in disaccordo sul suo impatto. Alcuni studiosi legali hanno affermato che ha contribuito a ristrutturare completamente la portata delle azioni collettive sui titoli. Altri studiosi legali suggeriscono che abbia avuto un impatto minimo sull’esito finale di questo tipo di casi, sulla quantità di denaro assegnata tramite accordi o anche sul numero di casi archiviati. Indipendentemente da ciò, il Private Securities Litigation Reform Act ha imposto rigide linee guida che devono essere seguite dai querelanti, inclusi requisiti di istanza più rigorosi, che impongono sospensioni alla scoperta e forniscono ai tribunali criteri specifici per la selezione dei querelanti principali delle azioni collettive.