4 Maggio 2021 3:11

Azioni medie ponderate rispetto alle azioni in circolazione

Comprendere la differenza tra le azioni medie ponderate e le azioni in circolazione è vitale per gli investitori che cercano di costruire portafogli che funzioneranno secondo le loro aspettative. Questi due calcoli forniscono informazioni sul rendimento di un’azienda nel tempo.

Azioni in circolazione

Le azioni in circolazione si riferiscono alle azioni attualmente detenute dagli investitori. Comprende anche azioni detenute dal pubblico in generale e azioni riservate di proprietà di funzionari e addetti ai lavori della società. Il numero di azioni in circolazione cambia se la società emette nuove azioni, riacquista azioni esistenti o se le opzioni dei dipendenti vengono convertite in azioni.

Numero medio ponderato di azioni

La media ponderata delle azioni in circolazione, o la media ponderata delle azioni in circolazione, è un calcolo che prende in considerazione eventuali variazioni del numero di azioni in circolazione in uno specifico periodo di riferimento. Gli investitori, quando investono a lungo termine, spesso compilano una posizione in un titolo per diversi anni.

I prezzi delle azioni cambiano ogni giorno ed è auspicabile tenere traccia della base di costo delle azioni accumulate in molti anni. Se un investitore desidera calcolare una media ponderata del prezzo pagato per le azioni, deve moltiplicare il numero di azioni acquistate a ciascun prezzo per quel prezzo, aggiungere quei valori e quindi dividere il valore totale per il numero totale di azioni.

In generale, la media ponderata è un valore medio calcolato facendo la media di ciascuna quantità rispetto a una ponderazione assegnata per determinare l’importanza relativa di ciascuna quantità.

Il numero medio ponderato di azioni è determinato prendendo il numero di azioni in circolazione e moltiplicandolo per la percentuale del periodo di riferimento per il quale tale numero si applica per ciascun periodo. In altre parole, la formula prende il numero di azioni in circolazione durante ogni mese ponderato per il numero di mesi in cui quelle azioni erano in circolazione.

Costo medio ponderato per azione

Gli investitori possono scegliere di utilizzare medie ponderate se hanno compilato una posizione in un particolare titolo nel corso di un periodo. Dato il continuo cambiamento dei prezzi delle azioni, l’investitore calcolerà una media ponderata del prezzo delle azioni pagato per le azioni.

Per calcolare il costo medio ponderato per azione, l’investitore può moltiplicare il numero di azioni acquistate a ciascun prezzo per quel prezzo, aggiungere quei valori e quindi dividere il valore totale per il numero totale di azioni.

Le medie ponderate possono essere utilizzate anche in altri aspetti della finanza, inclusi il calcolo dei rendimenti del portafoglio, la contabilità dell’inventario e la valutazione.

Media ponderata delle azioni in circolazione

La cifra media ponderata delle azioni in circolazione viene utilizzata per calcolare le principali metriche finanziarie come l’ utile per azione (EPS). Gli analisti finanziari e gestionali si concentrano sull’EPS perché rappresenta il profitto residuo delle operazioni a disposizione degli azionisti. L’EPS di base, ad esempio, viene calcolato come segue:

EPS di base = azioni medie ponderate di base

La media ponderata di base delle azioni, invece, rappresenta la suddetta media ponderata delle azioni in circolazione meno la diluizione delle stock option per un determinato periodo. Per le azioni di base media ponderata, “base” significa essenzialmente non diluitivo.

La diluizione si verifica quando una società emette azioni aggiuntive che riducono la proprietà proporzionale di un investitore esistente nella società. L’uso di azioni diluite è più informativo rispetto all’utilizzo di azioni di base perché se i titoli vengono convertiti in azioni di azioni ordinarie – in altre parole, si verifica la diluizione – la quota di un investitore nella società, o la sua quota della torta totale, si riduce.

Le aziende che hanno strutture di capitale semplici devono solo segnalare l’EPS di base. Quelli con strutture complesse (quelli che hanno titoli potenzialmente diluitivi) devono segnalare sia l’EPS di base che l’EPS diluito.