Partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP)
Che cos’è il partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP)?
Il proposto partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) è un accordo commerciale globale proposto tra l’Unione europea (UE) e gli Stati Uniti con l’obiettivo di promuovere il commercio e la crescita economica. Il TTIP è un accordo complementare al Trans-Pacific Partnership (TPP), dal quale gli Stati Uniti si sono ritirati nel 2017. Si prevede che sarà il più grande accordo commerciale mai negoziato.
Partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP)
Il TTIP è ancora in fase di negoziazione. C’è qualche controversia sull’accordo perché i negoziati non sono considerati trasparenti da altri paesi. Gli obiettivi dell’accordo sono migliorare le condizioni commerciali tra l’UE e gli Stati Uniti per rilanciare le economie dei paesi. L’accordo è osteggiato da alcuni gruppi come enti di beneficenza, ONG, ambientalisti e sindacati perché l’accordo ridurrà le normative in settori come la sicurezza alimentare e le banche, a vantaggio delle grandi aziende.
Azione proposta per il TTIP
Il TPP propone vari strumenti per stimolare il commercio.
- Eliminare le barriere tariffarie e non tariffarie sui beni (inclusi prodotti agricoli, industriali e di consumo)
- Ridurre le barriere commerciali sui servizi
- Elimina i dazi doganali sul commercio digitale e sull’IT (inclusi film, musica, programmi TV e videogiochi)
- Introdurre diritti comparabili per gli investitori nei paesi partecipanti
- Ridurre o eliminare le barriere artificiali o che distorcono il commercio
- Rafforzare la cooperazione doganale tra l’UE e gli Stati Uniti
- Garantire la parità dei diritti del lavoro nell’UE e negli Stati Uniti per evitare la concorrenza sleale del lavoro
- Ottenere un accordo reciproco su standard ambientali, diritti di proprietà intellettuale e standard di prodotto
Trasparenza, incertezza e critica
La segretezza che circonda i negoziati e la mancanza di trasparenza è stata la radice delle aspre critiche al TTIP. Nel 2016 Greenpeace – un gruppo di attivisti ambientali con sede nei Paesi Bassi – ha fatto trapelare 248 pagine riservate dei negoziati. I documenti hanno rivelato le posizioni negoziali degli Stati Uniti e dell’UE e hanno mostrato discrepanze significative in alcuni settori.4
Ad esempio, in Europa, i critici sostenevano che l’UE avrebbe dovuto abbassare alcuni standard, come consentire l’importazione di alimenti geneticamente modificati – che è illegale nell’UE – per continuare i negoziati con gli Stati Uniti. La maggior parte delle principali colture americane contiene organismi geneticamente modificati e l’esclusione di questi prodotti dai mercati di esportazione rappresenterebbe un peso per gli agricoltori e i produttori alimentari americani. I funzionari europei hanno negato categoricamente che l’UE avrebbe abbassato i suoi standard per un accordo commerciale.
I fautori del TTIP prevedono che l’accordo libererà il commercio globale e creerà milioni di posti di lavoro. Altri ritengono che qualsiasi effetto economico positivo sulle famiglie degli Stati Uniti e dell’UE sarà minimo.