4 Maggio 2021 1:46

Esiste una correlazione positiva tra rischio e rendimento?

Sì, esiste una correlazione positiva (una relazione tra due variabili in cui entrambe si muovono nella stessa direzione) tra rischio e rendimento, con un avvertimento importante. Non vi è alcuna garanzia che l’assunzione di un rischio maggiore si traduca in un rendimento maggiore. Piuttosto, assumersi un rischio maggiore può comportare la perdita di una maggiore quantità di capitale.

Un’affermazione più corretta potrebbe essere che esiste una correlazione positiva tra l’ ammontare del rischio e il potenziale di rendimento. In generale, un investimento a basso rischio ha un potenziale di profitto inferiore. Un investimento a rischio più elevato ha un potenziale di profitto maggiore ma anche un potenziale di perdita maggiore.

punti chiave

  • Esiste una correlazione positiva tra rischio e rendimento: maggiore è il rischio, maggiore è il potenziale di profitto o perdita.
  • Utilizzando il principio del compromesso rischio-rendimento, bassi livelli di incertezza (rischio) sono associati a bassi rendimenti e alti livelli di incertezza a rendimenti elevati.
  • Un investitore deve comprendere la sua tolleranza al rischio individuale quando costruisce un portafoglio.

Rischio e investimenti

Si può pensare che il rischio associato agli investimenti si trovi lungo uno spettro. Sul lato a basso rischio, ci sono titoli di stato a breve termine con rendimenti bassi. La parte centrale dello spettro può contenere investimenti come proprietà in affitto o debito ad alto rendimento. All’estremità ad alto rischio dello spettro ci sono investimenti azionari, futures e contratti su materie prime, comprese le opzioni.

Gli investimenti con diversi livelli di rischio sono spesso inseriti in un portafoglio per massimizzare i rendimenti riducendo al minimo la possibilità di volatilità e perdita. La teoria del portafoglio moderno (MPT) utilizza tecniche statistiche per determinare una frontiera efficiente che si traduce nel rischio più basso per un dato tasso di rendimento. Utilizzando i concetti di questa teoria, le attività vengono combinate in un portafoglio basato su misurazioni statistiche come la deviazione standard e la correlazione.

Il compromesso rischio-rendimento

La correlazione tra i pericoli che si corrono nell’investimento e la performance degli investimenti è nota come compromesso rischio-rendimento. Il compromesso rischio-rendimento afferma che maggiore è il rischio, maggiore è la ricompensa e viceversa. Utilizzando questo principio, bassi livelli di incertezza (rischio) sono associati a bassi rendimenti potenziali e alti livelli di incertezza con alti rendimenti potenziali. Secondo il compromesso rischio-rendimento, il denaro investito può generare profitti più elevati solo se l’investitore accetterà una maggiore possibilità di perdite.

Gli investitori considerano il compromesso rischio-rendimento come una delle componenti essenziali del processo decisionale. Lo usano anche per valutare i loro portafogli nel loro complesso.

Tolleranza al rischio

Un investitore deve comprendere la sua tolleranza al rischio individuale quando costruisce un portafoglio di attività. La tolleranza al rischio varia tra gli investitori. I fattori che incidono sulla tolleranza al rischio possono includere:

  • il tempo rimanente fino al pensionamento
  • la dimensione del portafoglio
  • potenziale di guadagno futuro
  • capacità di sostituire i fondi persi
  • la presenza di altri tipi di beni: il patrimonio in una casa, un piano pensionistico, una polizza assicurativa

Gestione del rischio e del rendimento

Abbondano formule, strategie e algoritmi dedicati all’analisi e al tentativo di quantificare la relazione tra rischio e rendimento.

Il criterio di prima sicurezza di Roy, noto anche come SFRatio, è un approccio alle decisioni di investimento che stabilisce un rendimento minimo richiesto per un dato livello di rischio. La sua formula fornisce una probabilità di ottenere un rendimento minimo richiesto su un portafoglio; la decisione ottimale di un investitore è quella di scegliere il portafoglio con lo SFRatio più alto.

Un’altra misura popolare è il  rapporto di Sharpe. Questo calcolo confronta il rendimento di un asset, di un fondo o di un portafoglio con la performance di un investimento privo di rischio, più comunemente il buono del tesoro USA a tre mesi. Maggiore è l’indice di Sharpe, migliore è la performance corretta per il rischio.