Citazione di stub
Cos’è una citazione stub?
Una quotazione stub, nota anche come quotazione segnaposto, è un ordine di acquisto o vendita di azioni che è deliberatamente fissato molto più in basso o più in alto rispetto al prezzo di mercato prevalente. Le quotazioni stub vengono utilizzate dai market maker che desiderano adempiere ai propri obblighi di liquidità senza intendere che i loro ordini vengano eseguiti.
Punti chiave
- Le quotazioni stub sono ordini piazzati molto al di sopra o al di sotto del prezzo di mercato di un titolo.
- Sono generalmente utilizzati dai market maker e non sono destinati ad essere eseguiti.
- In rare occasioni, le quotazioni stub possono influenzare il mercato, come nel caso del Flash Crash del maggio 2010.
- Dal novembre 2010, la SEC ha adottato misure per ridurre l’uso delle virgolette stub.
Come funzionano le citazioni stub
Le quotazioni stub sono utilizzate dai market maker che sono tenuti ad acquistare e vendere azioni di un titolo ma non vogliono farlo al suo prezzo di mercato corrente. In questa situazione, i market maker possono inserire quotazioni stub talmente lontane dal prezzo di mercato prevalente che è improbabile che vengano accettate da altri partecipanti al mercato.
Per illustrare, supponiamo che ABC Trading sia un market maker per Example Corporation, le cui azioni sono attualmente negoziate con uno spread denaro-lettera compreso tra $ 40 e $ 40,50 per azione. In qualità di market maker, ABC Trading è tenuta ad acquistare e vendere una certa quantità di azioni della Example Corporation ogni giorno. Tuttavia, se ABC Trading non desidera aumentare la propria esposizione alle azioni della Example Corporation, potrebbe eludere i propri obblighi offrendo azioni a uno spread denaro / lettera che è molto lontano dal miglior prezzo di mercato disponibile, ad esempio da $ 4,00 a $ 405 per azione.
Esempio del mondo reale di citazioni stub
In genere, le quotazioni degli stub non sarebbero mai eseguite dal mercato. Tuttavia, possono influenzare il mercato in rare occasioni. Ad esempio, si ritiene generalmente che le quotazioni degli stub abbiano contribuito al Flash Crash di maggio 2010. Quel giorno, il Dow Jones Industrial Average è sceso di quasi 1.000 punti a causa in parte del fatto che le quotazioni degli stub inserite dai market maker sono state inavvertitamente attivate durante il declino del giorno. Un rapporto della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) nel 2014 ha descritto il Flash Crash del maggio 2010 come uno dei periodi più turbolenti nella storia dei mercati finanziari.
Nel novembre 2010, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha annunciato nuove normative che riducono l’uso delle quotazioni stub da parte dei market maker. Le nuove normative richiedono ai market maker di emettere quotazioni che rientrano in una certa percentuale del miglior prezzo di mercato disponibile, noto come migliore offerta e offerta nazionale (NBBO). A seconda delle circostanze, è possibile consentire a queste quotazioni di deviare fino al 30% o fino all’8%. Queste regole sono in vigore da dicembre 2010.