3 Maggio 2021 23:42

Shock culturale inverso

Che cos’è lo shock culturale inverso?

Lo shock culturale inverso è il disagio emotivo e psicologico sofferto da alcune persone quando tornano a casa dopo diversi anni all’estero. Ciò può comportare difficoltà inaspettate nel riadattare la cultura e i valori del paese di origine, ora che ciò che prima era familiare è diventato poco familiare.

In un contesto aziendale, l’avvento della globalizzazione ha portato un numero sempre maggiore di dipendenti a essere inviati per lunghi incarichi in altri paesi. Con il numero di espatriati che vivono e lavorano in paesi diversi dal proprio che è aumentato negli ultimi anni, lo shock culturale inverso è un fenomeno in aumento.

Punti chiave

  • Lo shock culturale inverso è il disagio emotivo e psicologico sofferto dalle persone quando tornano a casa dopo diversi anni all’estero.
  • In un contesto aziendale, la globalizzazione ha portato un numero sempre maggiore di dipendenti a essere inviati per lunghi incarichi in altri paesi.
  • Più lungo è il tempo trascorso all’estero e maggiore è la differenza culturale, maggiore è lo shock culturale inverso.
  • Se c’è poco dialogo regolare con le relazioni del paese d’origine, potrebbe essere più facile staccarsi dagli usi e dal comportamento della nazione d’origine a favore della nuova cultura.

Comprendere lo shock culturale inverso

Il grado di shock culturale inverso può essere direttamente proporzionale alla durata del tempo trascorso all’estero: maggiore è il tempo trascorso all’estero, maggiore è il fattore di shock all’eventuale ritorno a casa. Un altro fattore che può influenzare l’entità dello shock culturale inverso è l’entità della differenza culturale tra il paese di origine dell’espatriato e il paese straniero.



Se i contatti personali a casa esprimono disinteresse nell’ascoltare le nuove esperienze dell’individuo che è all’estero, possono ampliare il divario tra loro, il che può portare a uno shock culturale inverso.

Come può verificarsi lo shock culturale inverso

Quando un individuo trascorre del tempo all’estero e si abitua maggiormente all’ambiente circostante, potrebbe abituarsi alle norme locali più di quanto abbia vissuto a casa. Ad esempio, è un’usanza locale togliersi le scarpe prima di entrare in una residenza in numerose culture.

Adattarsi a tale usanza può creare un’abitudine difficile da rompere al ritorno a casa. Potrebbe esserci un cambiamento nel ritmo del lavoro e del tempo libero che inizialmente disturba lo stile di vita, poi diventa parte della loro nuova routine. Questo scambio di stili di vita può indurre il viaggiatore a mettere sotto esame il proprio comportamento e le proprie abitudini native.

A livello psicologico e interpersonale, il grado di shock culturale inverso può essere aumentato o diminuito dalla quantità di comunicazione che viene mantenuta con la famiglia, gli amici o i colleghi nel loro paese d’origine. Se c’è poco dialogo regolare tra le parti, potrebbe essere più facile staccarsi dai costumi e dal comportamento della nazione d’origine a favore della nuova cultura.

Gli episodi di shock culturale inverso sono tipicamente meno gravi per gli individui che hanno viaggiato all’estero e sono tornati a casa più frequentemente e hanno sviluppato una prospettiva sull’interazione con altre culture.