23 Aprile 2022 12:39

Processo per un portafoglio di azioni in cui ogni azione segue un processo log-normale

Come si calcola il Var quanti metodi?

VAR= W0-W*α,t

Ovviamente esistono formulazioni più raffinate che tengono conto del valore atteso del portafoglio a scadenza e inseriscono dunque rendimenti o cedole entro quel termine.

Come valutare un’opzione?

Per valutare unopzione occorre calcolare il valore attuale del prezzo di esercizio scontandolo appunto ad un certo tasso di interesse, ed un incremento di questo aumenterà il valore di una call e ridurrà il valore di una put.

Quali parametri sono fondamentali per il calcolo del VAR?

Il VaR come misura di rischio viene spesso usato presupponendo l’ipotesi di normalità dei rendimenti, secondo la quale le perdite e i ricavi dell‘investimento si distribuiscono secondo una normale con media pari al rendimento medio e varianza pari alla volatilità dell‘investimento.

Come si esprime il VaR?

Il VaR, infatti, esprime la massima perdita potenziale con una determinato livello di confidenza in un certo orizzonte temporale. Ad esempio dire che un VaR del 2% mensile ha un livello di confidenza del 99% significa che nel 99% delle casistiche non perderemo in un mese più del 2%.

Cosa misura il VaR?

Il value at risk (VaR) è un indicatore di rischio utilizzabile nelle decisioni finanziarie. Esso esprime la perdita massima probabile (a un certo livello di confidenza statistica) in un determinato orizzonte temporale.

Come si definisce il VaR di un prodotto finanziario?

VaR (Value at Risk)

Acronimo di Value at Risk, il VAR esprime il rischio di mercato legato a un titolo, un‘attività finanziaria o un portafoglio di investimento in un determinato orizzonte temporale.

Quali sono i principali rischi speculativi?

SI parla di rischi speculativi per indicare che le opportunià (upside risk) sono speculari alle minacce (downside risk), in pratica sono quei rischi che, a differenza di quelli puri che hanno solo 2 scenari che possono accadere (positivo o negativo), qui ne abbiamo n di scenari.

Cosa misura il rischio di liquidità?

La stima del rischio di liquidità prevede l’analisi della liquidità di un investimento per capire la facilità a disinvestire, dunque a uscire dall’investimento cedendo ad un altro investitore l’asset posseduto (azioni, obbligazioni, credito di un prestito tra privati, ecc.).

Cosa misura il rischio di mercato?

Il rischio di mercato, in finanza, è la probabilità di ottenere dalle operazioni di negoziazione in strumenti finanziari un rendimento diverso da quello atteso.

Cosa prende in esame il rischio di credito?

Il rischio di credito negli investimenti si misura attraverso due parametri: il rating, ovvero il giudizio sul merito creditizio di un soggetto emittente titoli che incorporano il rischio di credito. Il rating si riferisce alla posizione creditoria.

Quando si parla di rischio di liquidità si intendono le oscillazioni più o meno marcate del prezzo di uno strumento finanziario?

Con rischio liquidità si intende la capacità di un investitore ad acquistare o vendere sul mercato un titolo o strumento finanziario senza influenzare il prezzo dello strumento stesso. Va da sé che tanto più uno strumento è scambiato sui mercati, maggiore è il suo grado di liquidità.

Che cosa si intende per liquidità?

Definizione di Liquidità

Il concetto di liquidità si riferisce all’attitudine di un bene mobile o immobile a essere convertito in moneta legale. Quanto più rapidamente e a costi contenuti questo avviene, tanto più il bene può essere considerato liquido.

Cosa si intende per liquidità di uno strumento finanziario?

Un aspetto da non tralasciare in questo processo di selezione è la liquidità degli strumenti finanziari. Cosa significa esattamente? In estrema sintesi, con il termine “liquidità di uno strumento”, si intende la facilità – in termini di tempo e di costi – con cui lo strumento stesso può essere acquistato o venduto.

Cos’è il rischio di controparte?

Il rischio di controparte è un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l’esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell’andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Quali sono le controparti centrali?

La controparte centrale è il soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell’operazione.

Come si misura il rischio di controparte?

Il rischio di controparte è una forma di rischio di credito ed in quanto tale si misura tramite il calcolo quotidiano dell’Expecred Postive Esposure (EPE), che esprime l’esposizione complessiva potenziale che una controparte o un contratto possono presentare in un determinato periodo.

Cosa prevede il Regolamento EMIR?

Il regolamento EMIR prevede, tra gli altri, l’obbligo di compensazione mediante controparti centrali dei contratti derivati OTC che presentano specifiche caratteristiche in termini di possibile standardizzazione, volumi trattati, liquidità.

Come vengono classificate le controparti ai fini Emir?

Esistono due categorie principali di controparti rilevanti ai fini del Regolamento EMIR, ossia le controparti finanziare e le controparti non finanziarie.

Cosa vuol dire Emir?

Emir è un titolo di nobiltà usato nel mondo musulmano. In arabo, أمير ‘amīr è colui che dà ordini, parola stessa derivata dal verbo أمر’ amara. Il termine Admiral deriva da questo titolo.

Quali sono gli strumenti derivati?

Uno strumento derivato (o semplicemente derivato, in inglese derivative), nella finanza, indica un titolo finanziario che deriva il proprio valore da un altro asset finanziario oppure da un indice (ad esempio, azioni, indici finanziari, valute, tassi d’interesse o anche materie prime), detto sottostante.

Cosa sono i derivati in parole semplici?

Un derivato è uno strumento finanziario. Funziona come un contratto tra due parti che stabilisce che un determinato sottostante, in un momento specifico, può o deve essere comprato a un prezzo precedentemente concordato. Un sottostante può essere, ad esempio, un’azione o una materia prima.

Quali sono i derivati finanziari?

I derivati finanziari sono strumenti che non hanno un loro valore intrinseco ma, come suggerisce il nome, derivano il loro valore dall’andamento di altri asset finanziari. Questi asset, da cui deriva il valore di un derivato, sono chiamati sottostanti.