3 Maggio 2021 20:25

Stai cercando di andare a corto di Cina? Ecco come

La crescita economica della Cina ha subito un brusco rallentamento negli ultimi anni, suggerendo che la sua era di rapida crescita sta finendo. Ciò potrebbe offrire agli investitori opportunità di vendita allo scoperto, un modo per trarre profitto dal calo dei prezzi delle azioni.

Ci sono diversi modi per farlo, principalmente assumendo posizioni lunghe o corte su fondi negoziati in borsa (ETF) che rappresentano l’ampio mercato azionario cinese o specifici settori industriali.

Gli investitori dovrebbero essere consapevoli, tuttavia, che la vendita allo scoperto di azioni è una proposta più rischiosa rispetto a rimanere a lungo, perché generalmente richiede un grado di market timing che gli investimenti a lungo termine convenzionali non fanno. Coinvolge anche un rialzo limitato ma un rovescio della medaglia illimitato.

Posizioni corte in ETF lunghi

Un modo efficace, anche se rischioso, per vendere allo scoperto il mercato cinese è assumere posizioni corte in ETF che sono lunghe sulle azioni cinesi.

Il FTSE China 25 Index ETF (FXI) è uno dei fondi più importanti che investe in società cinesi a grande capitalizzazione. Le azioni finanziarie rappresentano il 46% delle partecipazioni del fondo, mentre le società di comunicazione, beni di consumo discrezionali ed energetiche rappresentano complessivamente circa il 37%. Le società finanziarie tendono ad essere le più esposte alle recessioni economiche. Il fondo ha un coefficiente di spesa dello 0,74%.

Per le società più piccole, c’è l’ETF Invesco China Small Cap (precedentemente un fondo Guggenheim con lo stesso simbolo, HAO). Le società a piccola capitalizzazione tendono a mostrare un’elevata volatilità, il che le rende ideali obiettivi di shorting. Circa il 60% del fondo è destinato ai settori industriale, informatica, beni di consumo discrezionali e immobiliare. Ha un coefficiente di spesa dello 0,80%.

ETF lunghi specifici del settore

Gli investitori possono anche assumere posizioni corte in fondi specifici del settore che investono in aziende cinesi.

Il Global X China Financials ETF (CHIX) investe quasi esclusivamente in società di servizi finanziari cinesi, che rappresentano oltre il 99% delle sue partecipazioni. Le società hanno una capitalizzazione di mercato molto ampia, che riflette ampiamente le attività bancarie e assicurative della Cina. L’indice di spesa è dello 0,65%.

Invesco (ex Guggenheim) China Real Estate ETF (TAO) è investito per il 93% in società immobiliari e per il 5% in società di servizi finanziari. Le azioni immobiliari includono grandi società come China Overseas Land & Investment, CK Hutchinson Holdings e Hongkong Land Holdings. Il fondo ha un coefficiente di spesa netto dello 0,70%.

ETF inversi

Invece di assumere posizioni corte in ETF cinesi lunghi, gli investitori possono acquistare fondi inversi che riducono le azioni cinesi. Possono essere a leva, come Direxion Daily China Bear 3x Shares (YANG), o unleveraged, come ProShares Short FTSE China 50 (YXI).

Le azioni Direxion Daily China Bear 3x cercano risultati che rappresentano il 300% della performance inversa dell’indice FTSE China 50. Cioè, se l’indice China 50 scende del 5%, il fondo dovrebbe aumentare del 15%. Il fondo ha un coefficiente di spesa dell’1,08%.

ProShares Short FTSE China 50 punta a una performance che corrisponda all’inverso (-1x) dell’indice FTSE China 50. Assume posizioni corte con un’elevata concentrazione sul settore finanziario (un’allocazione del 48%), sul settore delle comunicazioni (21%) ed energia (14%). Ha un coefficiente di spesa netto dello 0,95%.