3 Maggio 2021 19:42

Vale la pena fare il CFA?

Ottocento ore di studio universitario, completamento con successo di tre esami rigorosi, quattro anni di esperienza lavorativa pertinente, adesione a un codice etico e standard di condotta professionale ben definiti. L’intervistato, che conosce questi requisiti e li ha soddisfatti tutti, è un charterholder CFA che ha dedicato, o addirittura sacrificato, anni della sua vita alla ricerca dell’eccellenza nell’investimento professionale. Circa un partecipante su cinque al programma lo vede fino al completamento. Ma in un mercato del lavoro affollato, in una professione molto poco apprezzata dal pubblico negli ultimi tempi, vale tutto lo sforzo dedicato all’ottenimento del CFA?

Cosa significa CFA

I datori di lavoro dei servizi finanziari riconoscono il valore che un noleggiatore apporta al posto di lavoro, come evidenziato da molti annunci di lavoro finanziario che richiedono o richiedono che il richiedente sia un noleggiatore o candidato CFA.

A differenza di un Master in Business Administration, che può variare in modo significativo per contenuto, rigore e reputazione, il CFA è una certificazione professionale conferita da una sola organizzazione: il CFA Institute, che è un’associazione senza scopo di lucro che rappresenta parte della gestione e della ricerca del patrimonio campo. L’istituto CFA crea, amministra e testa un curriculum che si sforza per la rilevanza perpetua in un mondo vertiginosamente complesso. Ancora più importante è il mandato internazionale dell’Istituto e il suo esame.

La lingua della finanza può essere l’inglese, ma la pratica della finanza è decisamente globale e competitiva.

Cosa fa un CFA

Cosa fa un tipico noleggiatore? C’è una serie di occupazioni disponibili per un CFA e nuovi usi per gli strumenti sviluppati negli esami rigorosi che vengono costantemente aggiornati da esperti e generalisti per riflettere l’attuale contesto finanziario. Un lungo periodo di sviluppo protegge dal degrado della qualità. Il corpo di conoscenze candidato deriva dall’organismo finanziario globale di conoscenza degli investimenti ed è fondato su una pratica professionale in continua evoluzione. Esempi di carriere per i noleggiatori includono: gestore di portafoglio, analista degli investimenti, analista del rischio, chief investment officer, analista di misurazione delle prestazioni, gestore del rischio e consulente patrimoniale privato.

I candidati apprendono lungo un continuum, iniziando con la conoscenza e la comprensione di aree e concetti chiave, come classi di attività, economia e contabilità finanziaria (Livello I e II), fino all’applicazione e all’analisi di ciò che è stato appreso (Livello da I a III), culminando in sintesi e valutazione delle principali aree di pratica (Livello II e III), come la pianificazione patrimoniale e la gestione del portafoglio a livello istituzionale e individuale. L’apprendimento non è tanto sequenziale quanto in evoluzione, assumendo una maggiore profondità man mano che gli esami procedono.

Vedi anche:  Quanto sono difficili gli esami CFA?