Qual è la differenza tra economie esterne e diseconomie esterne?
Esistono due tipi di fenomeni che devono il loro nome alle economie esterne e alle diseconomie esterne. Nella microeconomia e macroeconomia standard, un’economia esterna si riferisce a un’esternalità positiva e una diseconomia esterna si riferisce a un’esternalità negativa. Nell’economia dell’impresa, un’economia di scala esterna si riferisce ai benefici che derivano dalla crescita generale dell’economia o di un settore specifico; le diseconomie esterne sono costi aggiuntivi o svantaggi derivanti da forze economiche esterne.
Esternalità ed effetti di terze parti
Un’economia esterna (esternalità positiva) si verifica quando una persona o un’azienda conferisce vantaggi ad altri per i quali non è immediatamente fattibile addebitare. In altre parole, un servizio di valore è probabilmente sottoprodotto perché i creatori del vantaggio non sono sufficientemente compensati.
Allo stesso modo, una diseconomia esterna (esternalità negativa) si verifica quando una persona o un’azienda impone agli altri dei costi o delle difficoltà senza dover (o essere in grado di) compensarli. L’esempio classico è una fabbrica che ha una ciminiera che sta sporcando la proprietà di chi vive nelle vicinanze. In questo caso, non è economicamente fattibile andare in giro e compensare i singoli proprietari di immobili per il costo di esporli al particolato.
Le esternalità sono teoricamente facili da spiegare ma praticamente molto difficili da misurare.
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Economie esterne e diseconomie di scala
Supponiamo che venga introdotto un nuovo programma di istruzione e formazione a basso costo per gli ingegneri elettrici. Ciò aumenterebbe la produttività, abbasserebbe i costi di formazione, ridurrebbe le responsabilità e probabilmente aumenterebbe i profitti di tutti i datori di lavoro degli ingegneri elettrici, indipendentemente dal fatto che avessero o meno qualcosa a che fare con il programma di formazione.
Questa è nota come economia di scala esterna. Si verifica un vantaggio netto che semplifica la produzione di beni e servizi in un intero settore o regione geografica.
Può accadere anche l’inverso. Qualsiasi effetto a livello di settore che renda più difficile o più costoso eseguire operazioni aziendali è chiamato diseconomia di scala esterna. Esempi comuni includono tasse, regolamenti o vincoli di risorse.