4 Maggio 2021 3:29

Quali sono alcuni esempi di diversi sistemi di governo societario?

Diversi modelli di governo societario sono stati sempre più esaminati e analizzati man mano che la globalizzazione prende piede nei mercati mondiali. È inoltre diventato sempre più chiaro che gli ambienti e le strutture aziendali possono variare in modo sostanziale, anche quando gli obiettivi aziendali sono generalmente universali. Esistono tre modelli dominanti nelle società contemporanee: il modello anglo-statunitense, il modello tedesco e il modello giapponese.

In un certo senso, le differenze tra questi sistemi possono essere viste nei loro focus. Il modello anglo-statunitense è orientato al mercato azionario, mentre gli altri due si concentrano sui mercati bancario e creditizio. Il modello giapponese è il più concentrato e rigido, mentre il modello anglo-statunitense è il più disperso e flessibile.

Il modello anglo-statunitense

Il modello anglo-statunitense, noto anche come modello anglosassone, è stato creato dalle società imprenditoriali più individualiste in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Questo modello presenta il consiglio di amministrazione e gli azionisti come soggetti di controllo. I dirigenti e gli ufficiali superiori hanno in ultima analisi un’autorità secondaria.

I manager derivano la loro autorità dal consiglio, che è (teoricamente) vincolato all’approvazione degli azionisti di voto;tuttavia, la maggior parte delle società con sistemi di corporate governance anglo-statunitense dispone di controlli legislativi sulla capacità degli azionisti di affermare un controllo pratico e quotidiano sulla società. Il capitale e la struttura azionaria sono altamente dispersi nei mercati anglo-statunitensi. Inoltre, le autorità di regolamentazione, come la Securities and Exchange Commission (SEC)degli Stati Uniti, supportano esplicitamente gli azionisti rispetto a consigli di amministrazione o manager.

Il modello tedesco

Il modello tedesco, a volte indicato come modello continentale o modello europeo, è realizzato da due gruppi. Il consiglio di sorveglianza e il comitato esecutivo.

Il consiglio di amministrazione è responsabile della gestione aziendale; il consiglio di sorveglianza controlla il consiglio di amministrazione. Il consiglio di sorveglianza è scelto dai dipendenti e dagli azionisti. Il governo e l’interesse nazionale sono forti influenze nel modello continentale e viene prestata molta attenzione alla responsabilità della società di sottomettersi agli obiettivi del governo e al miglioramento della società. Le banche svolgono spesso un ruolo importante anche dal punto di vista finanziario e nel processo decisionale delle imprese.

Il modello giapponese

Il modello giapponese è il valore anomalo dei tre. I modelli di governance prendono forma alla luce di due rapporti giuridici dominanti: uno tra azionisti, clienti, fornitori, creditori e sindacati dei dipendenti; l’altro tra amministratori, dirigenti e azionisti.

C’è un senso di responsabilità congiunta ed equilibrio nel modello giapponese. La parola giapponese per questo equilibrio è “keiretsu”, che si traduce approssimativamente in lealtà tra fornitori e clienti. In pratica, questo equilibrio assume la forma di atteggiamenti difensivi e sfiducia nei nuovi rapporti d’affari a favore dei vecchi.

Le autorità di regolamentazione giapponesi svolgono un ruolo importante nelle politiche aziendali, spesso perché i principali stakeholder delle società includono funzionari giapponesi. Le banche centrali e il ministero delle Finanze giapponese riesaminano i rapporti tra i diversi gruppi e hanno un controllo implicito sui negoziati.

Data l’interrelazione e la concentrazione di potere tra le molte società e banche giapponesi, non sorprende nemmeno che la trasparenza aziendale manchi nel modello giapponese. I singoli investitori sono considerati meno importanti delle entità aziendali, del governo e dei gruppi sindacali.