3 Maggio 2022 21:06

Uno studente F1 può presentare, come non residente, una dichiarazione dei redditi congiunta con la moglie cittadina statunitense

Chi può fare la dichiarazione dei redditi congiunta?

Il modello 730 congiunto può essere presentato dai coniugi che possiedono i seguenti redditi: da lavoro dipendente, assimilati a quelli di lavoro dipendente, redditi dei terreni e fabbricati, redditi di capitale, di lavoro autonomo ed alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata.

Quando conviene fare la denuncia redditi congiunta?

Presentare un Modello 730 congiunto risulta vantaggioso nei casi in cui uno dei due soggetti non possieda un sostituto d’imposta. In tal caso, l’interessato potrà avvalersi del datore di lavoro dell’altro coniuge per ricevere eventuali rimborsi o pagare imposte dovute.

Come fare precompilata congiunta?

Dopo aver completato il tuo 730, puoi presentare la dichiarazione congiunta, selezionando nella sezione Dichiarazione congiunta “Sì, come coniuge” e poi “Salva”. Quindi, dopo aver verificato il prospetto di liquidazione, entra nella sezione Stampa e conferma per: vedere l’esito del tuo 730.

Cosa cambia tra 730 congiunto e singolo?

Il funzionamento del 730 congiunto è molto semplice: in pratica viene permesso a marito e moglie di presentare un unico modello 730, che non è una dichiarazione unica, ma rappresenta due dichiarazioni dei redditi distinte, in una. Significa quindi che i redditi dei due coniugi non si sommano tra loro.

Cosa vuol dire Dichiarazione redditi congiunta?

La dichiarazione congiunta, di fatto, permette ai due coniugi di presentare un unico modello 730, cioè due dichiarazioni distinte nel senso che i redditi dei due coniugi non si sommano.

Cosa significa 730 singolo?

Compilare il modello 730 singolo vuol dire che la persona che sta compilando il modello 730 lo sta facendo solo per i suoi redditi di lavoro dipendente o di pensione, per la detrazione delle sue spese e dei suoi familiari a carico.

Quale sostituto d’imposta scegliere?

Puoi quindi: scegliere il sostituto tra quelli proposti dall’Agenzia. indicare un nuovo sostituto (per esempio, se hai cambiato datore di lavoro nel corso del 2020. In questo caso devi obbligatoriamente indicare il codice fiscale, il cognome ed il nome oppure la denominazione del nuovo sostituto.

Quale sostituto d’imposta indicare nel 730 2021?

Il sostituto d’imposta è il datore di lavoro o l’Ente che sostituisce (sostituto) lo Stato e diventa intermediario, per il pagamento delle imposte e dei rimborsi, derivante dal solo modello 730. Il sostituto d’imposta è: il Ministero dell’Economia e delle finanze, per la maggior parte dei dipendenti pubblici.

Quando scegliere INPS come sostituto d’imposta?

Per rendere l’idea, l’INPS può agire come sostituto d’imposta quando il contribuente percepisce la NASpI, la pensione di reversibilità o la pensione di vecchiaia.

Cosa succede se non scelgo il sostituto d’imposta?

Deve essere indicata la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” e nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”. Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso viene erogato dall’Agenzia delle entrate.

Chi ha il sostituto può fare il 730 senza sostituto?

Possono presentare il modello 730, anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2021 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e che nel 2022 non hanno un sostituto d’imposta che …

Come modificare il sostituto d’imposta nel 730 già inviato?

Occorrerà quindi informare l’Agenzia delle Entrate del nuovo sostituto d’imposta tramite dichiarazione integrativa al modello 730 da presentare tramite Caf o soggetto abilitato entro il 25 ottobre. In questo caso si dovrà indicare il codice 2 nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio.

Quando il sostituto d’imposta non effettua i conguagli a debito?

Al riguardo, si chiarisce che il diniego di effettuare il conguaglio da parte del sostituto è possibile esclusivamente nei casi in cui il rapporto di lavoro con il contribuente: non è mai esistito; è cessato prima della data stabilita per l’avvio della presentazione del modello 730.

Come evitare il conguaglio di fine anno?

Per evitare di ritrovarsi con importi a debito in sede di conguaglio di fine anno, risulta opportuno chiedere al datore di lavoro, al committente, o al sostituto d’imposta in generale (può trattarsi anche di un ente previdenziale, ad esempio l’Inps, quando corrisponde la disoccupazione), in sede di tassazione mensile …

Cosa vuol dire conguaglio a debito?

Qualora invece dal conguaglio emerge che l’Irpef pagata dal dipendente nel corso dell’anno è inferiore a quella effettivamente dovuta si tratta di un “conguaglio a debito” e al dipendente verrà trattenuta in busta paga una somma pari alle tasse non versate.