4 Maggio 2021 1:41

I 5 paesi più economicamente liberi al mondo

Negli ultimi dieci anni, la Heritage Foundation, che si considera “il think tank numero uno di Washington”, in collaborazione con il Wall Street Journal, ha pubblicato il suo Indice annuale della libertà economica. L’indice si ispira all’economista mercato aperto. Lo studio cita specificamente il solido quadro giuridico di Hong Kong, in particolare i suoi diritti di proprietà e il sostegno generale allo Stato di diritto. Ha inoltre elogiato Hong Kong per la sua bassa tolleranza alla corruzione a sostegno della sua efficienza normativa. Lo studio ha rilevato diversi passi nella direzione sbagliata dal 2010, come l’ implementazione di un salario minimo, che conta contro l’essere un mercato aperto e più verso una regolamentazione inefficiente, ma le ammaccature non sono state sufficienti per spodestare Hong Kong come il mondo economicamente più libero paese (o per essere più precisi, Regione amministrativa speciale). Singapore Singapore ha ottenuto un punteggio totale di 87,5, posizionandosi al secondo posto, appena dietro a Hong Kong.

Come risulterà evidente tra i primi paesi ed è stato notato anche a Hong Kong, Singapore si distingue dal resto del mondo per i suoi forti diritti di proprietà e per la lotta alla corruzione. Lo studio ha anche citato il governo efficiente di Singapore, che mantiene bassi i costi e basse tasse per le società residenti all’interno dei suoi confini. Il paese incoraggia il commercio aperto e si colloca anche ai primi posti in termini di offerta di investimenti e libertà finanziaria. Il governo è fortemente coinvolto nel “guidare lo sviluppo economico”, che potrebbe essere libero mercato in questo momento. Australia L’ Australia ha accumulato un punteggio totale nel 2012 di 83,1, arrivando al terzo posto nella stimata classifica annuale. I principali punti di forza di forti diritti di proprietà, elevata libertà dalla corruzione, bassa spesa pubblica e alti livelli di libertà imprenditoriale, lavorativa e monetaria si applicano tutti all’Australia. I fattori più specifici citati includono una magistratura indipendente e bassi livelli di debito pubblico.

Quest’ultimo fattore è in netto contrasto con le altre economie sviluppate del mondo che attualmente stanno lavorando sotto pesanti carichi di debito e precarie posizioni di bilancio. L’Australia ha deregolamentato dagli anni ’80 e ha lavorato duramente per ridurre le normative nella sua economia, oltre a incoraggiare il libero scambio con i paesi vicini come la Cina. Nuova Zelanda La Nuova Zelanda non era molto indietro rispetto alla vicina Australia nella classifica del 2012, con un punteggio totale di 82,1 Si applicano forti diritti di proprietà, bassa spesa pubblica, affari elevati, lavoro, libertà monetarie e commerciali. Lo studio ha citato un alto grado di resilienza economica, che si è manifestato in una ripresa relativamente rapida da un forte terremoto nel 2011 che ha colpito l’economia, ma non l’ha mandata in una recessione prolungata o in una grave recessione. Al contrario, il Giappone sta ancora lottando per riprendersi da un terremoto altrettanto devastante. Svizzera La Svizzera si distingue per essere ben situata al di fuori della regione asiatica. Il suo punteggio è stato di 81,1, portando l’Europa come l’economia più libera della regione.

I suoi forti diritti di proprietà si traducono in una protezione attraente per la proprietà intellettuale, che la sanità e altre aziende apprezzano molto. Lo studio ha anche citato una magistratura indipendente che “garantisce l’esecuzione efficace e trasparente dei contratti commerciali”. Infine, il supporto del commercio aperto è fondamentale, così come un contesto normativo solido e stabile che consenta alle aziende di sentirsi a proprio agio in Svizzera e di restare per gestire e far crescere le loro operazioni. Conclusioni Secondo le classifiche della Heritage Foundation, i paesi di cui sopra sono gli unici cinque a essere veramente considerati “liberi”. La classe di classificazione successiva si qualifica solo come “per lo più libera” e, sebbene rappresenti ancora un stimato raggruppamento di paesi, per essere considerata libera è necessario un impegno costante da parte dei governi sottostanti a lottare per mantenere le loro economie aperte, efficienti e libere dalla corruzione possibile.