3 Aprile 2022 16:01

Tassi d’interesse negativi e ricerca di rendimento

Cosa sono i tassi di interesse negativi?

Con tassi di intessere negativi si intendono dei tassi inferiori a zero. Le banche richiedono all’investitore il pagamento di una somma di denaro, invece di corrispondere un interesse per il denaro lasciato in custodia.

Quando aumenta il tasso di interesse?

Solitamente i tassi di interesse tendono a salire quando ci si trova in una fase di crescita economica. In questa fase le persone, spinte dall’ottimismo del contesto, sono portate a chiedere più credito, per esempio per comprare una casa o una macchina.

Cosa sono i tassi negativi delle banche?

La Banca Centrale Europea ha portato i tassi di interesse in negativo (cioè si paga per avere i soldi, non per prenderli) per incentivare la messa in circolazione del denaro e i prestiti al fine di stimolare la crescita economica e le banche sulle giacenze pagano lo 0,5 per cento circa di tasso di interesse.

Cosa succede se la Bce alza i tassi?

Per l’Italia una mossa aggressiva in tal senso si tradurrebbe in un aumento del costo del capitale in prestito; mutui più onerosi e dunque meno favorevoli; prezzi dei titoli di Stato più bassi e rendimenti elevati, ovvero maggiore costo statale per il debito; oneri di finanziamento maggiori e conseguente diminuzione …

Perché le banche non danno più interessi?

Questo accade essenzialmente per una ragione: perché per gli istituti di credito i nostri soldi depositati sul conto corrente sono un costo. Un tempo il tasso overnight, cioè il tasso al quale le banche si prestano fra loro denaro per la durata massima di 24 ore, in genere proprio per la nottata era positivo.

Perché i titoli hanno rendimento negativo?

Questa è stata, nel periodo di maggiore incertezza, la motivazione principale per cui gli investitori acquistavano queste obbligazioni. Chi investe in queste obbligazioni lo fa quindi non per ottenere un rendimento, bensì per tutelare il capitale da eventuali fallimenti.

Cosa influenza i tassi di interesse?

Nel mondo finanziario tradizionale il livello del tasso di interesse dipende da tante cose: dalla domanda e dall’offerta di prestiti, dall’impiego specifico del denaro prestato e altro ancora.

Cosa succede se i tassi salgono?

Quando i tassi di interesse salgono le obbligazioni perdono valore. Quando i tassi di interesse scendono le obbligazioni aumentano di valore.

Cosa comporta un rialzo dei tassi di interesse?

Le conseguenze di un rialzo dei tassi di interesse si ripercuoteranno inevitabilmente sul costo del denaro, e ciò determinerà effetti negativi su mutui, credito e finanziamenti, che avranno costi maggiori per i richiedenti, tanto per le istituzioni finanziare quanto per le persone fisiche.

Cosa succede se cala l’inflazione?

L’inflazione comporta la perdita di valore del denaro accumulato, e un’inflazione imprevista comporta un trasferimento di ricchezza vantaggioso per i soggetti in posizione debitoria e svantaggioso per i soggetti in posizione creditoria.

Chi avvantaggia l’inflazione?

L’inflazione avvantaggia i debitori, e quindi principalmente le aziende e gli Stati, mentre penalizza i creditori, e quindi risparmiatori e lavoratori. Sull’inflazione pesa la flessione del costo del petrolio e dell’energia in genere.

Cosa fare quando c’è inflazione?

L’unico modo per difendere i propri soldi dall’aumento generale dei prezzi è quello di fare investimenti. Questi investimenti non possono essere tutti messi in conti deposito o titoli di stato perché sono attività finanziarie che da sole non potranno battere l’inflazione.