Sono esente dalla ritenuta d’acconto
Sono esclusi dall‘applicazione della ritenuta i compensi di importo inferiore a 25,82 euro (sempre che non si tratti di acconti relativi a prestazioni di importo complessivo superiore a tale limite), corrisposti dagli enti pubblici e privati, non aventi a oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività …
Cosa succede se non applico la ritenuta d’acconto?
n. 471/1997, prevede una sanzione pecuniaria dal % delle ritenute (non versate) sui compensi, interessi e altre somme non dichiarati nella dichiarazione annuale dei sostituti di imposta, con un minimo di Euro 258,00.
Quando non si applica la ritenuta d’acconto sulle provvigioni?
La ritenuta non si applica alle provvigioni percepite da: a) agenzie di viaggio e turismo; b) rivenditori autorizzati di documenti di viaggio relativi al trasporto di persone; c) distributori di pellicole cinematografiche; Page 3 d) agenti di assicurazione per le prestazioni rese direttamente alle imprese di …
Chi paga la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale?
Ritenuta d’acconto per prestazioni occasionali: chi la paga
La risposta è: il loro cliente. Tornando all’esempio fatto sopra, di una ricevuta per prestazione occasionale di complessivi euro 1.000 di cui 200 a titolo di ritenuta d’acconto, nelle tasche del prestatore entreranno solo 800 euro.
Quando deve essere applicata la ritenuta d’acconto?
16
Le ritenute vanno versate dai datori di lavoro (sostituti d’imposta) entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento. Se il predetto termine cade di sabato o di giorno festivo il versamento è posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
Come recuperare le ritenute d’acconto subite?
I percettori di redditi da lavoro autonomo occasionale, se a credito di imposta, possono chiedere il rimborso delle ritenute subite anche attraverso il 730 “senza sostituto”
Cosa succede se supero i 5000 euro di prestazione occasionale?
Quando si supera la soglia dei 5.000 euro (lordi) di reddito percepito attraverso prestazioni occasionali, scatta l’obbligo contributivo. La soglia dei 5.000 euro non rappresenta il limite annuale da non superare per non aprire la partita iva. Si tratta del limite superato il quale, occorre iscriversi all’INPS.
Quale ritenuta d’acconto si applica in caso di pagamento di provvigioni?
3) APPLICARE LA RITENUTA D’ACCONTO NELLA MISURA DEL 23% SULLA BASE IMPONIBILE COSI’ CALCOLATA; quindi il 23% sul 50% delle provvigioni corrisposte, ovvero il 23% sul 20% delle provvigioni medesime, a seconda che il Collaboratore abbia dichiarato di non avvalersi, ovvero di avvalersi dell’opera di dipendenti e/o terzi …
Quando si applica la ritenuta d’acconto del 23 sul 50?
Ritenuta d’acconto provvigioni 2021: esempio
In qualità di procacciatore d’affari per un’azienda sono state riconosciute delle provvigioni pari a 1.000 euro. La ritenuta d’acconto dovuta è pari al 23% del 50% di 1.000 ed è pari a: 1.000 / 2 = 500.
Quali sono le prestazioni soggette a ritenuta d’acconto?
La ritenuta d’acconto viene applicata su tutti i compensi relativi a prestazioni di lavoro autonomo oltre che sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti dipendenti. Qualora il versamento viene effettuato dal sostituto d’imposta, è il professionista o il lavoratore dipendente ad operare la ritenuta d’acconto.
Chi può fare la prestazione occasionale?
Possono fare ricorso a tale contratto: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata, nonché le amministrazioni pubbliche e le imprese agricole, sebbene con specifiche regolamentazioni.
Come si applica la ritenuta d’acconto?
La ritenuta d’acconto si calcola sulla base imponibile del reddito/compenso che viene moltiplicato per la relativa aliquota (solitamente il 20%). Si parte quindi sempre dall’importo lordo senza includere IVA (che si aggiunge dopo), le rivalse INPS e la marca da bollo.