Si deve pagare l’imposta sulle vendite se si vince una macchina?
Chi paga l’imposta di registro in caso di vendita?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, a tutela delle ragioni dell’Erario il pagamento dell’imposta di registro è dovuto tanto dall’acquirente quanto dal venditore allo stesso modo ed allo stesso tempo al pagamento.
Quando è dovuta l’imposta di registro?
Quando occorre pagare l’imposta di registro? Il pagamento dell’imposta di registro è necessario, quando un soggetto, per obbligo di legge o per sua scelta, decide di registrare presso un registro pubblico, un atto scritto. La registrazione dell’atto implica l’immodificabilità del suo contenuto e della sua data.
Su cosa non si paga l’Iva?
Chi ha un volume d’affari inferiore ai 7.000 euro viene esonerato dal pagamento dell’Iva, mentre per tutti gli altri si applica un sistema forfettario per la determinazione dell’imposta pagata ai fornitori (si applicano delle percentuali di compensazione) e non analitico come avviene normalmente.
Quando un imposta è proporzionale?
proporzionale quando l’aliquota è costante, ovvero l’imposta è direttamente proporzionale all’imponibile; regressive quando, all’aumentare dell’imponibile, l’aliquota decresce (ovvero l’imposta aumenta in misura meno che proporzionale rispetto all’imponibile);
Quando non si paga l’imposta di registro?
Col regime facoltativo denominato “cedolare secca” non solo non si paga l’imposta di registro, ma non si paga nemmeno l’imposta di bollo. Entrambi tali tributi, infatti, in via ordinaria, sono dovuti per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di affitto.
Chi è esente dall imposta di registro?
In base a quanto previsto dall‘articolo 64 comma 6 del DL 73 del , ovvero il decreto Sostegni bis, è previsto un esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età.
Quando si paga l’imposta di registro annualità successive?
Le annualità successive alla prima puoi pagarle entro il trentesimo giorno dalla data di scadenza annuale (se il contratto ha, ad esempio, data 1° gennaio, le annualità andranno pagate entro il 31 gennaio di ogni anno, fino a scadenza contratto).
Quando un imposta e regressiva?
Imposta il cui ammontare aumenta in misura meno che proporzionale all’aumentare della base imponibile (v.), essendo decrescente l’aliquota all’aumentare della base stessa.
Che cosa sono le imposte indirette?
Le imposte indirette comprendono l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e le accise su alcolici, tabacco e prodotti energetici. Il sistema comune in materia di IVA è applicabile in generale ai beni e ai servizi acquistati e venduti ai fini dell’uso o del consumo nell’UE.
Cosa si intende per progressività e proporzionalità delle imposte?
proporzionale quando l’aliquota è costante, ovvero l’imposta è direttamente proporzionale all’imponibile; … progressiva quando, all’aumentare dell’imponibile, l’aliquota aumenta (ovvero l’imposta aumenta in misura più che proporzionale rispetto all’imponibile).
Quali sono le imposte progressive?
IMPOSTE PROGRESSIVE
L’imposta si dice progressiva quando l’aliquota cresce all’aumentare della base imponibile. Esempio: se la base imponibile è 1.000 il contribuente paga 100 (aliquota del 10%). Se la base imponibile è 2.000 il contribuente paga 240 (aliquota del 12%).
Cosa si intende per principio di progressività?
Articolo 53 Costituzione: cosa si intende per criteri di progressività L’articolo 53 della Costituzione sostiene che l’imposta che i cittadini, anche apolidi e stranieri, sono tenuti a versare è proporzionale all’aumentare della loro possibilità economica. In altre parole, l’imposta cresce con il crescere del reddito.