Se mi registro come lavoratore autonomo che lavora come freelance la sera e nei fine settimana, devo informare il mio datore di lavoro a tempo pieno?
Tuttavia, dovresti informare per tempo l’azienda per cui lavori a tempo pieno che hai deciso di avere un lavoro secondario come freelance. Il lavoro freelance non deve influenzare negativamente le tue prestazioni e non devi competere con il tuo datore di lavoro.
Chi è titolare di partita IVA può essere assunto come dipendente?
Assumere un dipendente con Partita IVA non è consentito dalla legge; un lavoratore autonomo, infatti, non può essere subordinato.
Chi lavora come dipendente può aprire la partita IVA?
Il dipendente pubblico con contratto full time può aprire la Partita IVA se è autorizzato dall’amministrazione pubblica per la quale lavora. inoltre l’incarico deve rispettare le seguenti regole; deve essere temporaneo od occasionale. non può essere svolto durante l’orario di lavoro.
Cosa succede se si superano i 5000 euro prestazione occasionale?
Quando si supera la soglia dei 5.000 euro (lordi) di reddito percepito attraverso prestazioni occasionali, scatta l’obbligo contributivo. La soglia dei 5.000 euro non rappresenta il limite annuale da non superare per non aprire la partita iva. Si tratta del limite superato il quale, occorre iscriversi all’INPS.
Quando vanno dichiarate le prestazioni occasionali?
Le prestazioni occasionali, se abbiamo già un lavoro da dipendente o assimilato (contratto a tempo determinato, indeterminato, a progetto, etc.), devono essere obbligatoriamente dichiarate nel modello 730.
Chi ha una ditta individuale può essere assunto come dipendente?
Un dipendente privato può aprire partita IVA (ditta individuale, libero professionista o società), mantenendo in essere il proprio contratto come lavoratore dipendente, a patto che non vi sia concorrenza tra le due attività.
Che lavoro si può fare con la partita IVA?
Tra i settori maggiormente scelti per lavorare con Partita Iva, spicca quello produttivo commerciale, come indicano i dati ufficiali. Commercio e agricoltura sono i principali settori in cui ci si muove quando si decide di avviare un’attività di tipo autonomo.
Chi non può aprire una partita IVA?
Sono esclusi da quest’ultimo obbligo le seguenti categorie di soggetti: titolari di ditte individuali commercianti senza dipendenti; professionisti senza dipendenti.
Quanto costa aprire una partita IVA da dipendente?
È bene sottolineare che aprire una partita IVA è totalmente gratuito ma che bisognerà scegliere il tipo di regime fiscale più adatto alla nostra attività. Attualmente sono previsti due regimi: il forfettario, ex regime dei minimi, e quello a contabilità semplificata ovvero ordinaria.
Quanto costa la partita IVA al mese?
Il costo totale delle pratiche per l’apertura della partita Iva, l’iscrizione al registro delle imprese ed all’Inps ammonta a circa 150 Euro. Spese di gestione e parcella del commercialista: circa 300 Euro annui. Contributi Inps: l’importo minimo dei contributi da pagare è di 250 Euro mensili.
Quante prestazioni occasionali si possono fare in un anno?
I limiti economici fanno riferimento al fatto che ciascun lavoratore può sottoscrivere in un anno uno o più contratti di prestazione occasionale per un valore complessivo di massimo 5000 euro netti.
Come inserire prestazioni occasionali nel 730?
Dove indicare le prestazioni occasionali nel 730? Le collaborazioni occasionali si indicano nel quadro D del modello 730 /2012. Precisamente dovremo scrivere al rigo D5 il compenso lordo nella colonna 2, la ritenuta subita va invece nella colonna 4.
Come si dichiara il lavoro occasionale?
I proventi derivanti dall’aver svolto prestazioni occasionali o anche dette prestazioni di lavoro autonomo non svolto abitualmente dovranno essere indicate nella dichiarazione dei redditi 730 o Modello Redditi PF.