Quali sono alcuni dilemmi etici comuni?
Quali sono i dilemmi etici?
I dilemmi etici presentano situazioni eticamente conflittuali tra due opzioni, che non possono essere classificate come totalmente buone o totalmente cattive. L’agente coinvolto dovrà sempre affrontare – qualunque sia la sua scelta – conseguenze sia positive che negative.
Quali possono essere definite situazioni di dilemma etico?
Il dilemma è “etico” se prende in considerazione le fondamenta logico-razionali di una scelta e la dinamica delle relazioni e degli interessi in gioco. Non è, ad esempio, un dilemma “etico” la scelta che si pone davanti ad un Agente che deve interpretare a quale disposizione normativa la sua scelta debba ottemperare.
Cosa sono i dilemmi morali?
Il dilemma morale è una situazione tragica nella quale siamo costretti a scegliere tra due alternative che comportano, ciascuna, conseguenze negative e indesiderate. In questi casi risulta tutt’altro che agevole capire cosa sia giusto fare; quale criterio di scelta adottare.
Quando si ha un dilemma etico?
Un dilemma etico, quindi, si verifica quando una persona è costretta a scegliere tra alternative che, in qualche modo, possono risultare in un errore morale. Tali dilemmi sono di solito legati al fatto di accettare o meno un mezzo eticamente discutibile per un fine altruistico o benevolo.
Quale filosofia caratterizza il leader etico?
120) definiscono la leadership etica come “la dimostrazione di condotte normativamente appropriate attraverso le azioni personali e le relazioni interpersonali, e la promozione delle stesse condotte ai seguaci attraverso una comunicazione a due vie, il rinforzo, il decision-making.” Avere condotte normativamente …
Come risolvere un dilemma?
Poi, è necessario determinare in cosa consiste il dilemma e porlo sotto forma di punto interrogativo. Analisi delle opzioni della situazione di dilemma. Discutere gli argomenti pro e contro ogni opzione. Presentazione dell’opinione personale in modo argomentato e delle rispettive conclusioni.
Cosa impone il principio di giustizia?
Principio di giustizia
Con questo principio si intende richiamare il fatto che è necessaria un’equa distribuzione delle risorse sociali e del tempo del medico. In campo medico è garantire ad ogni paziente il diritto alla cura che gli è necessaria, senza alcuna discriminazione.
Che cos’è la giustizia per Aristotele?
Per Aristotele fare giustizia significa avere qualcosa in più rispetto a quelli che la subiscono ed hanno qualcosa in meno. Quindi l’uomo giusto è colui che non commette né ingiustizia ne giustizia e stata quindi nel mezzo. Il senso generale di giustizia è che essa risiede nella conformità alla legge.
Cos’è l’etica OSS?
L’oss è chiamato durante il suo lavoro a mantenere un atteggiamento professionale, non giudicante e rispettoso, senza esprimere con gesti o parole il suo giudizio, in merito alla circostanza in cui si trova il paziente, ma al contrario deve mantenere un pensiero razionale, un atteggiamento professionale e svolgere le …
Cosa si intende per principio di autonomia?
Il principio di autonomia riconosce il diritto dell’individuo a auto-determinarsi, come espresso dal principio latino Voluntas aegroti suprema lex. Questo principio è radicato nel rispetto della società moderna verso la possibilità individuale di prendere decisioni consapevoli riguardo alle questioni personali.
Cosa dice l’articolo 5 della Costituzione?
Art. 5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Qual è la distinzione tra il concetto di autonomia è quello di decentramento?
Il decentramento amministrativo riguarda gli organi che a diverso livello dipendono dallo Stato, mentre l’autonomia viene intesa sia come autonomia degli Enti locali (Comuni, Province) sia come autonomia delle formazioni sociali di cui all’art. 2 Cost.
Cosa si intende per autonomia e decentramento con riferimento all’art 5 cost?
Cos’è il decentramento amministrativo? Tra i principi sanciti all‘art. 5 Cost. vi è l’impegno della Repubblica ad attuare, nei servizi che dipendono dallo Stato, il più ampio decentramento amministrativo, adeguandovi i principi e metodi della propria legislazione.
Che cosa prevede la Costituzione circa il decentramento e le autonomie locali?
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Che cosa si intende per decentramento amministrativo?
Decentramento amministrativo (d. amm.) Secondo la concezione pi ù moderna, il (—) consiste nel trasferimento di determinate attribuzioni, prevalentemente deliberative, dalla sfera di competenza degli organi centrali dello Stato agli organi o enti locali.
Come si attua il decentramento amministrativo?
Gli enti periferici svolgono ed esercitano le funzioni amministrative centrali mediante uffici periferici, con competenza limitata al territorio locale. Un esempio tipico di decentramento amministrativo si ha nella gestione della sanità, affidata alle Regioni, e nella gestione delle strutture scolastiche.
Quali sono gli organi del decentramento?
Il decentramento amministrativo è il principio in base al quale lo Stato decentra funzioni degli organi centrali ad enti locali autonomi, quali ad esempio i Comuni, le Province, le Regioni.
Cosa si intende con decentramento?
dicentraménto) s. m. [der. di decentrare]. – 1. In antropogeografia, fenomeno consistente nello spostamento di abitanti, uffici, industrie, ecc., dal centro urbano a zone periferiche, al fine di evitare eccessive concentrazioni.
Quando nasce il decentramento?
La L. n. 59/1997 (cd. Legge Bassanini) ha realizzato un ampio «decentramento» di funzioni a regioni ed enti locali (meccanismo di cessione dei poteri statuali verso le periferie).