Quali contingenze si devono mettere in un’offerta?
Quali sono gli elementi della giusta retribuzione?
Giusta retribuzione (d. cost.) È il principio, affermato nell’art. 36, comma 1, Cost., in forza del quale: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantit à e qualit à del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a s é ed alla famiglia una esistenza libera e dignitosa .
Chi determina la retribuzione proporzionata è sufficiente?
Il ruolo del sindacato quale autorità salariale e l’utilizzo giurisprudenziale dei contratti collettivi come parametro di una retribuzione proporzionata e sufficiente hanno rappresentato, per molto tempo, una solida garanzia perché il lavoro fosse dignitoso.
In che modo la retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità del lavoro?
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Dove sono contenute le norme che regolano la retribuzione?
Nell’ordinamento italiano il principio della retribuzione del lavoro è stabilito dall’articolo 36 della Costituzione italiana, esso infatti stabilisce che il lavoratore deve essere retribuito proporzionatamente alla quantità e alla qualità di lavoro svolto e sufficientemente per poter aver una “esistenza libera e …
Cosa si intende per normale retribuzione?
La normale retribuzione nel contratto commercio è la somma di paga base, indennità di contingenza, Edr, terzo elemento, eventuali scatti di anzianità e altre voci continuative come l’indennità di cassa.
Chi determina la retribuzione proporzionata è sufficiente ex art 36 Cost è ATT 2099 cc?
36 Cost. prescrive la retribuzione proporzionata che nella normalità dei casi è fissata dalle parti sociali contrapposte nella contrattazione collettiva. In virtù della norma imperativa la retribuzione deve essere costantemente adeguata al costo della vita e dunque garantire il sostentamento del lavoratore.
Chi stabilisce la retribuzione?
In mancanza di accordo tra le parti, la retribuzione è determinata dal giudice, tenuto conto, ove occorra, del parere delle associazioni professionali. Il prestatore di lavoro può anche essere retribuito in tutto o in parte con partecipazione agli utili o ai prodotti con provvigione o con prestazione in natura».
Chi stabilisce la retribuzione dei dipendenti pubblici?
La retribuzione sarà determinata dalla contrattazione collettiva o dai contratti individuali, contenenti disposizioni di miglior favore per il prestatore di lavoro, ma qualora al rapporto di lavoro non sia possibile applicare un C.C.N.L.
Quali sono le norme che regolano il lavoro?
– il codice civile, che tratta del lavoro nel libro quinto, – la legge 15/7/1966 n. … 108 sui licenziamenti individuali, – legge 20/5/1970 n. 300, nota come “statuto dei lavoratori”, – legge 11/8/1973 n. 533 sulle controversie individuali di lavoro, – legge 9/12/1977 n.
Quali sono le forme ordinarie di retribuzione?
L’articolo 2099 del Codice Civile codifica varie tipologie retributive, distinguendole in quelle ordinarie e speciali: nella prima categoria rientra la retribuzione a tempo e a cottimo e nella seconda la retribuzione in natura, la provvigione, la partecipazione agli utili e al capitale e le retribuzioni differite.
Quale articolo della Costituzione norma la retribuzione?
Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantita’ e qualita’ del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se’ e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa e’ stabilita dalla legge.
Cosa significa l’articolo 36 della Costituzione?
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Cosa dice l’articolo 35 della Costituzione?
35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Che cosa dice l’articolo 2 della Costituzione?
2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Quali sono i diritti inviolabili dell’uomo citati nell’articolo 2 della Costituzione?
Alcuni esempi di diritti inviolabili riconosciuti all’uomo come singolo sono: il diritto alla vita, all’integrità personale, alla libertà di pensiero, al matrimonio e all’iniziativa economica.
Cosa sono i diritti inviolabili della persona?
del verbo), che dev’essere assolutamente rispettato: asilo i.; diritti i.; patto, promessa i.; il segreto confessionale è inviolabile. Di persona, a cui non può o non deve essere recata alcuna offesa o alcun danno, che gode di determinate prerogative o immunità, che è sottratta per legge alle norme del diritto comune.
In che cosa consiste il dovere di solidarietà politica, economica e sociale previsto all’art 2 della Costituzione?
E‘ questo un dovere fondamentale di solidarietà economica e sociale perché concorrere alle spese pubbliche significa garantire allo Stato ed agli enti pubblici le entrate necessarie per il funzionamento del proprio apparato e per offrire i servizi pubblici.
Che cos’è la solidarietà politica, economica e sociale?
Tali doveri riguardano la partecipazione alla vita pubblica (solidarietà politica), la possibilità di fare in modo che lo Stato possa provvedere ai bisogni essenziali dei cittadini attraverso, ad esempio, il pagamento delle tasse (solidarietà economica), il prendere in carico le persone in difficoltà (solidarietà …
Che cosa si intende per doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale?
I doveri inderogabili sono una categoria di obblighi, previsti dalla Costituzione italiana, a cui nessun soggetto può sottrarsi dall’adempimento. Tali obblighi sono di natura politica, economica e sociale.