Qual è un esempio di informazione sanitaria protetta?
Cosa rientra nell’assistenza sanitaria?
L’assistenza sanitaria è garantita a tutti i cittadini (italiani e stranieri aventi diritto) attraverso una rete di servizi (assistenza medica e pediatrica, farmaceutica, specialistica ambulatoriale, ospedaliera, domiciliare e dei consultori pubblici).
Chi ha diritto all’assistenza sanitaria?
Il governo stabilisce il livello minimo delle prestazioni garantite in tutto il paese, e specifica le condizioni a cui i pazienti possono rivolgersi al settore privato ed ottenere ugualmente che il SSN paghi l’onorario del medico.
Quali sono le linee guida?
Le Linee Guida (LG) sono documenti che forniscono raccomandazioni di comportamento clinico
- dichiarare la qualità delle informazioni utilizzate (il livello delle evidenze);
- dichiarare l’importanza, la rilevanza, la fattibilità e la priorità della loro implementazione (la forza delle raccomandazioni);
Che cos’è il rischio sanitario?
Il rischio sanitario emerge ogni volta che si creano situazioni critiche che possono incidere sulla salute umana. In ordinario è importante la fase di pianificazione della risposta dei soccorsi sanitari in emergenza e la predisposizione di attività di sensibilizzazione sui comportamenti da adottare in caso di rischio.
Quali servizi sono esclusi dall’assistenza base del SSN?
le medicine non convenzionali; le vaccinazioni non obbligatorie in occasione di soggiorni all’estero; le certificazioni mediche non rispondenti a fini di tutela della salute collettiva, anche quando richieste da disposizioni di legge e alcune prestazioni di medicina fisica, riabilitativa ambulatoriale.
Come è strutturato il servizio sanitario nazionale?
Il SSN è strutturato su tre diversi livelli: il primo riguarda il governo centrale, il secondo i venti governi regionali e infine il terzo le aziende locali (ASL) insieme agli ospedali indipendenti (IHS). Ovviamente, come tutti i sistemi, si basa su regole, principi e diritti che dovrebbero essere sempre rispettati.
Quando si perde il diritto all’assistenza sanitaria?
I cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l’Italia, perdono il diritto all‘assistenza sanitaria sia in Italia che all‘estero, all‘atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e della iscrizione all‘AIRE.
Quando decade il diritto all’assistenza sanitaria?
Tuttavia per godere di questi diritti è necessario conservare la residenza italiana. Infatti si decade automaticamente dal diritto quando la residenza viene cancellata dagli uffici dell’anagrafe comunale.
Come può essere definito il rischio?
Il rischio è un concetto probabilistico, è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno.
Chi si occupa del rischio clinico?
A livello aziendale la gestione del rischio clinico si avvale di un team coordinato dal clinical risk manager, mentre in ogni singola struttura sono presenti i facilitatori, operatori che hanno ricevuto un’apposita formazione.
Che cos’è il rischio ambientale?
Il rischio ambientale è principalmente legato alla produzione, alla gestione e alla distribuzione di beni, servizi o prodotti di processi industriali che, in caso di incidente, possono avere effetti sulla popolazione, sugli animali, sul territorio.
Quali sono i rischi ambientali?
perdita di biodiversità nel sistema idrico marino, terrestre e lacuale. inquinamento delle falde. inquinamento di fiumi e laghi da eutrofia e acidificazione. danni alla salute dell’uomo da aerosol e ozono nella troposfera.
Quali sono le origini dei rischi ambientali?
Il rischio naturale si manifesta attraverso la comparsa di fenomeni di origine endogena (attività vulcanica e tettonica) e di origine esogena (erosione dei rilievi e sedimentazione nelle zone depresse) allorchè interferiscono con le attività antropiche.
Come si valutano i rischi ambientali?
I potenziali effetti vengono valutati attraverso il calcolo dell’indice di rischio cronico (IR o HI); per ciascun composto di interesse e via di immissione, l’indice di rischio cronico viene espresso come il rapporto tra l’immissione e la dose di riferimento.
Quali categorie di rischio può appartenere un rischio residuo?
I rischi residui non sono altro che i rischi rimanenti il cosiddetto piano B, ovvero quel gruppo di rischi minori ma importanti per l’eliminazione del rischio residuo stesso. Essi possiamo raggrupparli in rischi residui di tipo formativo ed organizzativo che sono correlati ad un determinato progetto.