Qual è la differenza tra PDP e MAPD?
Quali sono gli strumenti compensativi e dispensativi?
Gli strumenti compensativi e dispensativi sono definiti dalla legge 170/2010 e sono i mezzi che “sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria”, sia essa la scrittura, la lettura o il calcolo e permettono al bambino o al ragazzo di studiare e apprendere con efficacia.
Che cos’è il PDP per i BES?
Con il PDP (Piano Didattico Personalizzato) gli insegnanti sono chiamati a disegnare il profilo di una didattica individualizzata e inclusiva, pensata per gli alunni con difficoltà. Il PDP, introdotto dalla legge 170/2010 è obbligatorio per i DSA e facoltativo per i BES.
Qual è la differenza tra PDP e Pei?
Come è noto, questo documento prende il nome di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità, di PDP (Piano Didattico Personalizzato) per quelli con Disturbi Specifici di Apprendimento e altri BES.
Quali sono gli strumenti dispensativi?
Sono strumenti compensativi ad esempio il PC, la sintesi vocale, la calcolatrice, la tabella delle formule, tabelle delle regole grammaticali di qualsiasi lingua, la tavola pitagorica, l’utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine durante le interrogazioni o le verifiche scritte, il dizionario digitale, una …
Che significa misure dispensative?
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Quali sono le strategie compensative?
Le strategie compensative vengono definite come l’insieme di procedimenti, espedienti, stili di lavoro o apprendimento in grado di ridurre, se non superare, i limiti della disabilità o del disturbo. Alcune sono elaborate autonomamente dall’alunno, altre possono essere proposte o suggerite dagli adulti.
Chi rientra nel PDP?
Come previsto dalla Legge 53/2003, tutti gli studenti con difficoltà nell‘apprendimento, anche di tipo temporanea, hanno diritto a una didattica personalizzata che vede l’adozione del PDP.
Cosa succede se un genitore non firma il PDP?
Laddove il PDP non venisse né firmato né accettato dalla famiglia, la scuola esercita comunque il diritto-dovere di personalizzare l’azione didattica, poiché lo prevede ESPLICITAMENTE la Legge 53/2003 (Riforma Moratti), quando parla di Piani di Studio Personalizzati.
Perché si fa il PDP?
ll Piano Didattico Personalizzato è uno strumento che consente alla scuola, alle famiglie e agli studenti con difficoltà scolastiche di apprendimento (DSA) o bisogni educatici speciali (BES) di personalizzare, monitorare e raggiungere le competenze specifiche previste al termine di ogni anno scolastico.
Quali sono le misure dispensative per un DSA?
Le misure dispensative possono essere: evitare la lettura ad alta voce. evitare l’uso del corsivo o dello stampato minuscolo o la scrittura della lingua o delle lingue straniere. non prendere appunti scritti a mano, copiare dalla lavagna o scrivere a mano sotto dettatura.
Cosa dice la legge 170 10?
Disturbi Specifici di Apprendimento. La Legge , n. 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati ” DSA” .
Quali sono gli strumenti compensativi per i dislessici?
Gli strumenti compensativi più importanti per i dislessici sono la sintesi vocale, gli audiolibri, libri digitali e i testi semplificati. Naturalmente gli strumenti compensativi per dislessici non vanno utilizzati “a valanga”, tutti insieme, ma è opportuno scegliere i più idonei per ciascun bambino.
Cosa deve fare la scuola per i DSA?
L’obiettivo è garantire all’alunno lo stesso livello di apprendimento di tutti i suoi compagni. Inoltre, ai ragazzi con DSA deve essere permesso l’utilizzo di strumenti didattici e tecnologici che gli facilitino lo studio: sintetizzatore vocale, registratore, programmi di video-scrittura e calcolatrice.
Come si aiutano i DSA?
Dislessia: 15 consigli per andare bene a scuola
- 1 Usare strategie mnemoniche basate sulle immagini e non sulle parole. …
- 2 Stimolatelo con i giochi di memoria. …
- 3 Organizzare lo spazio: ogni cosa “abita” in un suo posto. …
- 4 Organizzare il tempo: fare delle liste. …
- 5 Studiare con le mappe mentali.
Come si possono aiutare i ragazzi DSA?
Come aiutare un bambino dislessico a studiare
- organizzare un ambiente di studio adatto. Una delle maggiori difficoltà dei bambini dislessici è la concentrazione. …
- pianificare i compiti. …
- facilitare la lettura. …
- stimolare la curiosità. …
- valorizzare i successi. …
- sviluppare la concentrazione.
Come interrogare un DSA?
DSA: Come strutturare le verifiche.
- Prepara verifiche scritte in modo chiaro e leggibile;
- Se possibile, predisporre esercizi a difficoltà crescente;
- Prediligere l’applicazione di formule e concetti alla loro definizione;
- Evitare richieste di dati mnemonici (non si tratta di prove di memoria!);
Come aiutare mio figlio con DSA?
I ragazzi con DSA sono molto intelligenti e rispondono benissimo all’utilizzo per lo studio di supporti tecnologici. Utilizzate Tablet, Cellulari e Pc per aiutarli, e app o tools (strumenti compensativi) che possono favorire la loro concentrazione, esercitarsi e migliorare nella lettura, calcoli e nello studio.
Cosa fare con un bambino con DSA?
Far usare ai bambini con D.S.A. gli strumenti compensativi per sopperire alle loro difficoltà.
La grafica:
- Corredare il testo con immagini, schemi, tabelle, ma in modo chiaro e lineare, senza “affollare” le pagine.
- Usare le intestazioni di paragrafo per i testi lunghi.
- Usare se possibile lo stampato maiuscolo.
Come aiutare bambini con problemi di apprendimento?
Agli alunni con difficoltà di apprendimento serve molto esercizio di lettura, quindi programma ogni giorno un po’ di tempo perché leggano in silenzio e a ritmo sostenuto. Metti a disposizione un’ampia varietà di materiale da leggere, includendo anche libri di difficoltà inferiore alla loro fascia scolare.
Come riconoscere un bambino con disturbi di apprendimento?
Ossia l’inattenzione del bambino (o facile distraibilità provocata anche dai rumori e da ciò che accade intorno) come evidente difficoltà a rimanere attento, scarsa cura per i dettagli, incapacità a lavorare su uno stesso compito per un periodo di tempo sufficientemente prolungato e/o a portare a termine le azioni …
Come tenere alta l’attenzione dei bambini?
- Rendi autonomi i tuoi figli, ma sii pronto ad aiutare. …
- Create insieme una routine giornaliera. …
- Stabilite delle pause durante i compiti. …
- Rendi i compiti a casa stimolanti. …
- Rimuovi le fonti di distrazione dallo studio. …
- Parla con i tuoi figli e ascolta i loro problemi, grandi e piccoli che siano. …
- Leggete insieme dei libri.
Quali sono le strategie didattiche?
Strategie didattiche = Con il termine “strategie didattiche” (strategie di insegnamento e di apprendimento) intendiamo un insieme di operazioni e di risorse pedagogiche che sono utilizzate, in modo pianificato e all’interno di un contesto pedagogico, per favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento in …
Che differenza c’è tra strategie e metodologie didattiche?
metodologie = tutte le procedure per affrontare le unità didattiche. strategie = come si pone il docente nei confronti dei suoi studenti e come assume il ruolo di facilitatore dei processi di apprendimento; strumenti = definiti anche risorse.
Quali sono le strategie di apprendimento?
Le strategie di apprendimento sono dunque passi, operazioni, comportamenti che vengono messi in atto da chi impara per facilitare, ottimizzare, velocizzare i propri processi di apprendimento. Naturalmente la gamma di campi di applicazione delle strategie dipende da cosa si intende per “apprendimento”.