22 Aprile 2022 3:05

Qual è la differenza, se c’è, tra la rivalutazione delle azioni e l’interesse composto?

Quando è possibile chiedere la rivalutazione?

Quando si applica la rivalutazione

4637/1987, la rivalutazione monetaria può essere prospettata solo ed esclusivamente per i debiti di valore. Solo questi, infatti, sono soggetti alle oscillazioni inflazionistiche dal momento in cui l’obbligazione sorge al momento in cui la stessa è monetizzata.

Quando sono dovuti interessi legali e rivalutazione monetaria?

Gli interessi sono dovuti di diritto, in ragione del tasso legale, dal momento della scadenza del credito e se il credito è liquido, cioè se è determinato nel suo ammontare (cosiddetti interessi corrispettivi). In caso diverso gli interessi sono dovuti dal momento della costituzione in mora del debitore (art.

Come si calcola la rivalutazione?

Metodo di calcolo

L’indice della rivalutazione si ottiene dividendo l’indice del mese di scadenza per l’indice del mese di decorrenza, e moltiplicando per il coefficiente di raccordo. L’importo della somma rivalutata si ottiene moltiplicando il capitale iniziale per l’indice della rivalutazione in precedenza ottenuto.

Cosa è la rivalutazione monetaria?

Operazione che ha per scopo l’aumento di valore della valuta (v.) nazionale rispetto alle valute di altri paesi. La rivalutazione monetaria consente di poter acquistare un determinato quantitativo di moneta estera con una minore quantità di moneta nazionale (ad.

Quando si applica la rivalutazione Istat?

La rivalutazione dovrà essere applicata al mese successivo a quello della scadenza annuale. Una volta identificato il tasso applicato, ogni anno andremo ad applicare come rivalutazione la variazione del mese di riferimento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Come attualizzare una somma di denaro?

Come attualizzare una somma di denaro? Il fattore di attualizzazione (1/(1+r)^t) misura il valore odierno di un euro disponibile tra tot anni al tasso r. Il tasso di attualizzazione (r) è la remunerazione a cui oggi si rinuncia per avere un maggior capitale domani.

Quando si applicano gli interessi legali e moratori?

Quando si applicano gli interessi moratori? Gli interessi moratori sorgono a causa di un ritardo nel pagamento, pertanto, sono dovuti e si applicano a partire dal giorno della mora, ossia dal giorno successivo al termine entro cui l’obbligazione doveva essere adempiuta.

Quando si applicano gli interessi legali e quando quelli moratori?

Volendo proporre una semplice e rapida risposta, gli interessi legali sono il frutto dell’utilizzo di un capitale altrui. Gli interessi moratori invece derivano da un ritardo nel pagamento di un debito contratto in precedenza.

Da quando decorrono gli interessi legali su sentenza?

Gli interessi legali sono dovuti di pieno diritto (non serve la messa in mora) e decorrono dal momento in cui la somma di denaro, oggetto dell’obbligazione pecuniaria, è divenuta liquida, cioè determinata nel suo ammontare, ed esigibile, cioè senza termini o condizioni.

Come calcolare il valore attuale di una somma passata?

Come calcolare il valore attuale di una somma passata? Per “attualizzare” al 2019 una qualsiasi cifra espressa in Lire, moltiplicare l’importo da rivalutare per il coefficiente corrispondente all’anno per il quale si vuole effettuare la rivalutazione.

Quanto aumenta l’Istat ogni anno?

Per chi ha stipulato un contratto concordato, il tipico 3+2, la legge prevede un adeguamento annuale al 75% della rivalutazione Istat. Per chi invece ha stipulato un contratto libero, 4 + 4 anni, l’aumento Istat applicabile è pari al 100% della rivalutazione.

Quanto è l’aumento ISTAT 2021?

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e del 3,8% rispetto a dicembre 2020. La variazione media annua del 2021 è pari a +1,9% (era -0,3% nel 2020).

Quanto è l’aumento ISTAT sugli affitti?

Per chi ha stipulato un contratto concordato, il tipico 3+2, la legge prevede un adeguamento annuale al 75% della rivalutazione Istat. Per chi invece ha stipulato un contratto libero, 4 + 4 anni, l’aumento Istat applicabile è pari al 100% della rivalutazione.

Quanto può aumentare l’affitto di un appartamento?

L’aumento può essere pari al 100% dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

Come si aggiorna il canone di locazione?

Per calcolare l’aumento ISTAT della canone di affitto si utilizza come base l’indice FOI (Famiglie Operai e Impiegati) al netto dei tabacchi (il più recente disponibile pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, se il contratto non specifica diversamente).

Come si calcola l’imposta di registro annualità successive?

Per i fabbricati a uso abitativo è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Per i fondi rustici è pari allo 0.50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità.

Quanto si paga per le annualità successive?

pagare, al momento della registrazione, l’imposta dovuta per l’intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo) versare l’imposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.

Quando si paga imposta registro annualità successive?

Le annualità successive alla prima puoi pagarle entro il trentesimo giorno dalla data di scadenza annuale (se il contratto ha, ad esempio, data 1° gennaio, le annualità andranno pagate entro il 31 gennaio di ogni anno, fino a scadenza contratto).

Come calcolare imposta registro?

imposta di registro pari al 9% del prezzo o del valore catastale (rendita catastale moltiplicata per 126 che è il coefficiente di legge). Nel caso in cui dovesse risultare un importo inferiore ai 1000 euro, l’imposta sarà innalzata fino a raggiungere il valore minimo di 1000 euro.

Come si calcola l’imposta di registro prima casa?

L’imposta di Registro si calcola sul Valore Catastale: per la prima casa, pari al 2% del valore catastale, più le imposte catastale e ipotecaria che vanno versate in misura fissa pari a 50€/cad.

Come calcolare imposta di registro seconda casa?

Anche in questo caso ipotizzando l’acquisto di una seconda casa al prezzo di 200.000 euro. Il calcolo, considerando l’IVA, sarà il seguente: 200.000 x 10 / 100 che sarà uguale a 20.000 a cui si sommeranno 200 euro di imposta di registro più 200 euro di imposta catastale più 200 euro di imposta ipotecaria.

Quanto costa un imposta di registro?

9%

131. Come specificato dalla normativa, in questo caso l’imposta di registro ordinaria ammonta al 9%, applicato su una base imponibile corrispondente al valore catastale dell’immobile.

Quanto costa l’imposta di registro sulla locazione?

L’imposta di registro che grava sui contratti di locazione ordinari (senza opzione per la “cedolare secca”) è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00; è inoltre dovuta l’imposta di bollo, variabile dal numero di pagine e di copie del contratto, con un minimo di 32,00 euro.