Può dedurre il chilometraggio nel suo viaggio di ritorno a casa?
Quando si ha diritto al rimborso chilometrico?
Quando un tuo dipendente o collaboratore va in trasferta utilizzando la propria auto (o un’auto a noleggio) anziché quella aziendale, gli spetta il rimborso chilometrico.
Come viene calcolato il costo al km?
Esempio di calcolo rimborso chilometrico
Il dipendente per la tipologia di auto utilizzata potrebbe richiedere la liquidazione di un rimborso chilometrico pari a 0,650223 €/km x 300 km = 195,07 €, senza vedersi tassato l’importo. pari quindi a 0,4767 €/km x 300 km = 143,01€.
Come si fanno i rimborsi chilometrici?
Ad esempio, poniamo caso che un dipendente effettui una trasferta di 400 chilometri utilizzando una Ford Fiesta Plus 1.5 TDCi 85 CV (gasolio fuori produzione). In base alle tariffe ACI 2021, la tariffa chilometrica di questo modello è di 0,3297. Il calcolo che quindi bisogna fare è: 0,3297 x 400 = 131,88 euro.
Che cosa è compreso nel rimborso chilometrico?
Cosa include il rimborso Km? Nel rimborso chilometrico sono compresi i seguenti costi: quota ammortamento capitale; quota interessi sul capitale investito; assicurazione RCA; tassa automobilistica (ossia il bollo).
Quali spese possono essere rimborsate al dipendente?
I rimborsi di spese di trasferta documentate e relative al vitto, all’alloggio, al viaggio ed al trasporto; I rimborsi di altre spese, anche non documentate eventualmente sostenute dal dipendente fino ad un importo massimo giornaliero di: 15,49 euro per le trasferte in Italia; 25,82 euro per le trasferte all’estero.
Come funziona il rimborso carburante?
Il rimborso carburante è un’indennità (rimborso spese) che viene data da un’azienda ad un dipendente quando quest’ultimo anticipa il denaro per il rifornimento di carburante durante una trasferta lavorativa all’interno del comune della sede lavorativa o al di fuori.
Cosa comprende il costo chilometrico Aci?
Tabelle ACI 2020
In totale sono compresi oltre 15.000 modelli di automobili, motoveicoli e furgoni sia in produzione che fuori produzione, compresi sia i veicoli a benzina a gasolio che quelli ibridi o elettrici.
Cosa comprende l’indennità di trasferta?
Indennità di trasferta, diaria giornaliera
L’importo dell’indennità deve coprire necessariamente tutte le giornate implicate durante il viaggio e il pernottamento, nonché il vitto e l’alloggio. L’indennità di trasferta, quindi, comprende tutte le spese anticipate dal dipendente durante la trasferta di lavoro.
Quanto è il costo di un auto al km?
Dal grafico seguente vediamo che dai dati più recenti riguardo ai modelli disponibili sul mercato (2018) la maggior parte dei modelli di auto comporta un costo medio chilometrico compreso tra 0,50 e 0,70 €/km. Un viaggio in auto di dieci chilometri costa quindi mediamente 6 euro.
Quando è prevista la trasferta?
Quando un dipendente deve spostarsi temporaneamente a lavorare in una sede di lavoro diversa da quella abituale, ha diritto ad un’indennità di trasferta o ad un rimborso spese.
Quanti km per trasferta?
Il dipendente puo’ essere eccezionalmente autorizzato ad utilizzare il proprio mezzo di trasporto, sempreche’ la trasferta riguardi localita’ distante piu’ di 10 Km dalla ordinaria sede di servizio e diversa dalla dimora abituale, qualora l’uso di tale mezzo risulti piu’ conveniente dei normali servizi di linea.
Quali spese possono essere rimborsate al dipendente?
I rimborsi di spese di trasferta documentate e relative al vitto, all’alloggio, al viaggio ed al trasporto; I rimborsi di altre spese, anche non documentate eventualmente sostenute dal dipendente fino ad un importo massimo giornaliero di: 15,49 euro per le trasferte in Italia; 25,82 euro per le trasferte all’estero.
Cosa comprende il rimborso spese?
Rimborso spese lavoro, un’introduzione
Una trasferta, un acquisto o un viaggio di lavoro richiesto dall’azienda sono tutte spese per le quali il dipendente potrà richiedere il rimborso. Si tratta di costi che l’azienda deve calcolare all’interno del suo budget aziendale.
Come giustificare un rimborso spese?
sono comprovate da un documento che le giustifica: uno scontrino, una ricevuta rimborso spese o una fattura; il documento che giustifica la spesa va intestato al cliente: si instaura, in situazioni di questo tipo, un rapporto di mandato ad agire per conto del cliente.
Come documentare il rimborso chilometrico?
L’unico requisito necessario per l’utilizzo è la registrazione al sito Aci in via preventiva. Per richiedere al datore di lavoro il rimborso, che può anche essere inserito in busta paga, il lavoratore deve compilare il cosiddetto “modulo rimborso chilometrico”.
Cosa non viene tassato in busta paga?
Non scatta alcuna tassazione è quella dei fringe benefit, come quelli relativi ai buoni benzina e ai buoni spesa. Stessa cosa per i buoni pasto e le indennità di trasferta, ma sempre nel rispetto delle soglie massime.