Probabilità di default normale vs. probabilità di default a termine / default condizionato
Cosa si intende per probabilità di default?
La probabilità di default (PD, o tasso di insolvenza) è la probabilità che la controparte si renda inadempiente all’obbligazione di restituire il capitale prestato e gli interessi su di esso maturati.
Come calcolare la probability of default?
r(T)*=0,33% tasso di rendimento annuo del Bund a 2 anni; la differenza dei due rendimenti è lo spread BTP-Bund pari a 1,64%. Sostituendo questi valori nella formula si ottiene una PA=3,23% tra 2 anni. Con una LGD pari al 50% si ottiene PD(2 anni)=6,45%.
Quando si entra in default?
Superate entrambe le soglie, la banca dà al cliente 90 giorni di tempo (o 180 in alcuni casi, per esempio per le amministrazioni pubbliche) per ripianare il debito. Scaduto tale lasso di tempo, il debitore è classificato in stato di default.
Come coprirsi dal rischio di credito?
Le banche si cautelano dal rischio di credito attraverso una precisa valutazione della solvibilità e dell’affidabilità di chi richiede un prestito, oppure concedendo prestiti assistiti da garanzie, o costituendo dei fondi di recupero crediti.
Cosa significa default in banca?
Più recentemente, però, questa parola è entrata anche nel gergo finanziario per indicare, in sostanza, il fallimento. In particolare nel caso di una società (o di un’intera nazione) che non riesce a rimborsare i propri debiti secondo il piano previsto con i creditori. Di fatto è inadempiente.
Cosa cambia con la nuova definizione di default?
Secondo la nuova definizione di default, la segnalazione di inadempienza decade nel momento in cui l’arretrato viene regolarizzato e per i successivi 90 giorni non si verificano ulteriori situazioni di arretrato o ulteriori eventi pregiudizievoli.
Cosa sono le attività ponderate per il rischio?
Le attività ponderate per il rischio sono una misura dei rischi presenti in bilancio e rispecchiano il grado di rischiosità delle attività. Le attività di una banca includono in genere i prestiti erogati ai clienti oltre alle sue disponibilità liquide, in sintesi tutto quello che la banca possiede.
Quali sono le quattro categorie di fattori determinanti per il calcolo della LGD?
Il rischio connesso con un’esposizione è espresso attraverso quattro componenti: probabilità di default (PD), che attiene al debitore; tasso di perdita in caso di default (LGD), esposizione al momento del default (EAD) e scadenza effettiva (M), che attengono alla singola operazione.
Cosa influenza il rischio di interesse?
Quanto più l’investimento è a lungo termine (obbligazione a lunga scadenza), tanto maggiore è il rischio di tasso di interesse ad esso legato.
Cosa dipende il grado di incertezza per l investitore?
L’incertezza di valutare un titolo azionario, per esempio, dipende da una parte dalle circostanze di carattere oggettive, (tassi di interesse, imposizione fiscale, inflazione, l’introduzione di un nuovo prodotto), capaci di influenzare la redditività delle imprese; dall’altra parte, la valutazione è soggetta alle …
Su cosa si basa il profilo di rischio dell investitore?
Il profilo di rischio è una misura della quantità di rischio che si dovrebbe assumere nei propri investimenti considerando vari fattori come la situazione finanziaria, le necessità e la propensione alle perdite. Poiché la maggior parte di questi fattori è personale, il profilo di rischio varia da individuo a individuo.
Che cos’è il VaR?
Il value at risk (VaR) è un indicatore di rischio utilizzabile nelle decisioni finanziarie. Esso esprime la perdita massima probabile (a un certo livello di confidenza statistica) in un determinato orizzonte temporale.
Quante e quali sono le principali fonti di incertezza in ambito finanziario?
Le tre principali “famiglie” di rischio sono quella del rischio mercato, quella del rischio credito e quella del rischio liquidità. Queste tre fonti di rischio dipendono fortemente dalla natura e dalle caratteristiche del prodotto finanziario e possono essere presenti in misura diversa.
Quanti italiani non conoscono nessuno strumento finanziario?
Più del 20% degli intervistati dichiara di non avere familiarità con alcuno strumento finanziario (il dato scende all’8% per il sotto-campione degli investitori), mentre il restante 80% indica più frequentemente i titoli del debito pubblico e le obbligazioni bancarie, seguiti da azioni quotate e fondi azionari (Figure …
Quale concetto finanziario è tra i più conosciuti dagli italiani secondo il report Consob?
Finanza: da una recente ricerca Consob emerge chiaramente come gli italiani abbiano scarse conoscenze finanziarie, anche a partire da concetti più semplici, quali “inflazione” e soprattutto “investimento”.
Che tipo di relazione esiste tra il rischio e il rendimento di un investimento finanziario?
Il rapporto fra rischio e rendimento
Il rendimento ed il rischio sono legati da una relazione molto stretta. Nel mercato finanziario un rendimento positivo è sempre associato in proporzione ad un rischio di rendimento negativo. Più si cerca un grande guadagno, più si lega il proprio investimento ad un rischio elevato.
Come funziona il rischio rendimento?
Come detto, generalmente, rischio e rendimento crescono insieme. Dunque, all’aumentare del rischio di un dato investimento, tendenzialmente aumenterà anche il suo rendimento. Un’ottimale scelta dell’impiego dei propri capitali dipende dagli obiettivi dell’investitore e dal mix tra rischio e rendimento desiderato.
Che cos’è il rischio finanziario?
Il rischio finanziario è quel rischio che incide sulla liquidità aziendale; legato all’equilibrio tra flussi monetari in entrata e in uscita. Il rischio è, quindi, definito come la variabilità indefinita (o volatilità) degli investimenti, includendo perdite potenziali come allo stesso modo inaspettati guadagni.
Che cosa si intende per benchmark replicabile?
trasparenza: gli indici sono calcolati con regole chiare, semplici e replicabili autonomamente dagli investitori; rappresentatività: gli indici sono rappresentativi di quel tipo di mercato; replicabilità: gli indici sono replicabili con attività acquistabili direttamente sul mercato.
Quali sono le principali categorie di benchmark?
In base all’oggetto dell’analisi, si possono distinguere quattro tipologie principali di benchmarking: interno, competitivo, funzionale e generico.
- Benchmarking interno. …
- Benchmarking competitivo o esterno. …
- Benchmarking funzionale o di processo. …
- Benchmarking generico o della best practice.
Cosa sono i fondi comuni armonizzati?
I fondi armonizzati sono i fondi comuni di investimento rientranti nell’ambito di applicazione delle direttive comunitarie, che possono essere commercializzati nel territorio dell’Unione Europea in regime di mutuo riconoscimento; tali fondi costituiscono la maggior parte dei fondi commercializzati in Italia.
Quali sono le caratteristiche di una gestione attiva?
La gestione attiva si caratterizza per il fatto che il gestore persegue un’asset allocation diversa rispetto al benchmark di riferimento, al fine di ottenere un extra rendimento rispetto allo stesso benchmark.
Cosa si intende per gestione attiva?
Gestione attiva vuol dire cercare di acquistare e vendere i singoli titoli nel momento migliore, cambiando frequentemente l’asset allocation del proprio portafoglio per raggiungere una performance superiore rispetto a quella dell’indice di riferimento.
Chi sono i gestori di attivi?
si qualificano quali “gestori di attivi” le Sgr, le Sicav e le Sicaf che gestiscono direttamente i propri patrimoni, e i soggetti autorizzati in Italia a prestare il servizio di gestione di portafogli (compresa la Banca); • si qualificano invece come “investitori istituzionali” le imprese di assicurazione e di …