Per quanto tempo un assicuratore sostitutivo deve conservare i registri di una transazione sostitutiva? - KamilTaylan.blog
2 Maggio 2022 0:12

Per quanto tempo un assicuratore sostitutivo deve conservare i registri di una transazione sostitutiva?

Quanto tempo gli intermediari sono tenuti a conservare i contratti da loro conclusi?

tre anni

Per quanto tempo gli intermediari e ogni altro distributore sono tenuti a conservare i contratti conclusi per loro tramite e la documentazione ad essi relativa ? Per almeno tre anni, salvo diverso termine di legge.

Quanto tempo bisogna conservare i documenti assicurativi?

un anno

L’assicurazione va conservata per almeno un anno. In particolare bisogna conservarla per tutti i 12 mesi di validità della polizza e anche per l’anno successivo. Non si tratta di termini che hanno carattere discrezionale, ma sono previsti dalla legge.

Quanto tempo gli intermediari o altri distributori sono tenuti a conservare i contratti da loro conclusi e la documentazione ad essi relativa?

57 (Obblighi di conservazione) prevede che gli intermediari conservino per almeno cinque anni – salvo diverso termine di legge – la documentazione concernente: I conferimenti degli incarichi, gli accordi aventi a oggetto lo svolgimento dell’attività di intermediazione ed eventuali procure.

Quando è obbligatoria la conservazione sostitutiva?

L’obbligo di conservazione sostitutiva: la normativa

Il termine per effettuare la conservazione delle fatture elettroniche è quello previsto dall’articolo 3 del DMEF 17/6/2014, ossia entro tre mesi dal termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative alla annualità a cui si riferiscono i documenti.

Quali documenti conservare per 10 anni?

La conservazione dei documenti riguarda tutti, dai privati cittadini alle aziende passando, ovviamente, per le pubbliche amministrazioni.
Temi:

  • Fatture e documenti fiscali.
  • Estratti conto e documenti bancari.
  • Documenti sanitari.
  • 730.
  • Ricevute per le spese di ristrutturazione casa.
  • Tassa per la nettezza urbana.
  • Canone TV.

Quanti anni conservare assicurazione casa?

5 anni

Assicurazioni (ricevute pagamento premi): per 1 anno dalla scadenza, nel caso in cui le quietanze (es. polizze vita) siano state utilizzate a fini fiscali, si devono conservare per 5 anni. Atti di compravendita casa, atti di proprietà della casa…: per sempre.

Chi è obbligato alla conservazione sostitutiva?

La normativa italiana (Dpr n. 633/1972) obbliga alla conservazione sostitutiva sia l’emittente del documento elettronico che colui lo riceve: pertanto, l’obbligo di conservare le fatture vale sia per quelle emesse che per quelle ricevute.

Chi è obbligato alla conservazione digitale?

Pubblica amministrazione

Come stabilito dal Codice dell’amministrazione digitale, tutte le pubbliche amministrazioni devono avere un sistema di conservazione.

Quali documenti è obbligatorio conservare digitalmente?

Quali documenti devono essere conservati digitalmente? La conservazione digitale dei documenti è obbligatoria nel caso di fatture elettroniche e di documenti fiscalmente rilevanti ed in linea generale in tutti quei casi di documenti nativamente informatici a rilevanza civilistica.

Quali documenti vanno conservati a norma?

In ogni caso, ad oggi, fra i numerosi documenti oggetto di conservazione a norma è opportuno ricordare le fatture elettroniche, le pec aventi contenuto giuridico e commerciale, le dichiarazioni fiscali, il libro giornale e il libro inventari, i contratti assicurativi.

Come conservare le fatture elettroniche Agenzia Entrate?

Per accedervi è necessario andare sempre sul portale “Fatture e Corrispettivi”, alla voce “Accedi alla sezione conservazione”. Aderendo all’accordo di servizio (standard e non “negoziabile”), si attiverà il servizio di conservazione delle fatture elettroniche e delle note di variazione transitate dal SdI.

Cosa si intende per conservazione digitale?

Conservazione digitale” significa quindi “sostituire i documenti cartacei, con lo stesso documento in formato digitale” la cui valenza legale di forma, contenuto e tempo è testimoniata con una firma digitale e una marca temporale.

Cosa si intende per conservazione a norma?

La Conservazione digitale a Norma è quel processo che consente di assicurare nel tempo la piena validità legale a un documento informatico, conferendo a quest’ultimo un’efficacia giuridica equivalente a quella tradizionalmente riconosciuta al documento cartaceo.

Cosa si intende per conservazione sostitutiva?

La conservazione sostitutiva, la cui nomenclatura corretta è conservazione digitale a norma, è quell’iter informatico che consente di proteggere, custodire e assicurare il valore legale dei documenti informatici all’interno del sistema di gestione documentale aziendale.

Cosa è il sigillo elettronico?

Il sigillo elettronico qualificato è stato introdotto nel nostro ordinamento con l’emanazione del già citato Regolamento eIDAS. Sostanzialmente è equivalente a una firma elettronica qualificata, con la differenza che non afferisce a una persona fisica, bensì a una persona giuridica.

Come leggere un timbro digitale?

Per verificare la validita’ dei certificati emessi online e’ sufficiente scaricare il software gratuito, “Decoder 2D-Plus”, che permette di leggere i dati contenuti nel TIMBRO DIGITALE.

Quale tipo di sigillo elettronico è riconosciuto negli altri Stati membri dell’ue?

Un sigillo elettronico qualificato basato su un certificato qualificato rilasciato in uno Stato membro è riconosciuto quale sigillo elettronico qualificato in tutti gli altri Stati membri.

Cosa è la firma elettronica?

per definizione è “L’insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di identificazione informatica”.

Che differenza c’è tra firma elettronica e firma digitale?

Firma digitale: cos’è rispetto alla firma elettronica

Mentre la firma elettronica è un principio giuridico generale, la firma digitale è una tipologia specifica di firma elettronica qualificata. La firma digitale è prevista solo in Italia ed è regolamentata dal CAD (Codice Amministrazione Digitale).

Cosa serve per la firma elettronica?

Occorrono una smart card che “contiene” la firma digitale, un apposito lettore di smart card collegato a un computer e uno specifico software in grado di leggere la firma e apporla al documento che si desidera.