18 Aprile 2022 10:55

Nel trading a coppie: Come si può spiegare l’alta volatilità degli spread quando c’è uno shock di mercato?

Cos’è lo spread nel trading?

Lo spread è la differenza tra i due prezzi di un bene nel settore finanziario. Da un lato, il valore del suo acquisto e dall’altro quello della sua vendita. È una semplice misura statistica che ci aiuta a conoscere il grado di liquidità dello spazio finanziario su cui è calcolato.

Come fare spread trading?

Per fare spread trading si acquista un asset e se ne vende un altro, contemporaneamente, per determinate quantità. La scelta dell’asset e le quantità dipendono da varie teorie e strategie. Ad oggi, gli asset maggiormente utilizzati sono le materie prime, per varie ragioni riguardanti prezzi e stagionalità.

Quali sono gli indici più volatili?

Gli indici più volatili: Nasdaq e Ftse Mib.

Cosa è la volatilità nei mercati finanziari?

La volatilità si calcola matematicamente come distanza in percentuale dai suoi valori medi del prezzo. Facciamo un esempio: se un titolo ha registrato una volatilità del 10% in un dato periodo significa che, in questo periodo, il valore del titolo si è discostato in media del 10% dal suo prezzo medio.

Qual è lo spread di oggi?

Spread BTP-Bund

Ultimo 168,00
Ora Ultimo 17:32
Var.Perc. +6,33%

Cosa influenza lo spread?

Le opzioni possibili sono due a livello statale: taglio delle spese, o aumento delle tasse. L’ effetto spread si propaga, poi, ad effetto domino verso le banche: le stesse dovendo pagare tassi più elevati (costo del denaro), tendono a rivalersi sulla clientela con aumento dei tassi su mutui, prestiti etc.

Cosa si intende con volatilità?

La volatilità misura l’incertezza circa i futuri movimenti del prezzo di un bene o di una attività finanziaria.

Cosa significa volatilità elevata?

Cos’è la volatilità

Un’alta volatilità significa che il valore di un asset può potenzialmente distribuirsi su un range ampio di valori. Il prezzo può cambiare drasticamente in un breve periodo di tempo, sia al rialzo che al ribasso.

Cosa sono gli indici di volatilità?

La volatilità è la misura della quantità e la velocità con cui il prezzo si muove verso l’alto e verso il basso. L’indicatore di volatilità generalmente si basa sulla variazione tra i prezzi storici più alti e più bassi di un titolo, delle materie prime, di una coppia di valute o di altri strumenti finanziari.

Che cosa indica l’indice VIX?

Si tratta del primo indice in grado di quantificare le aspettative sulla volatilità del mercato. Con il VIX non è possibile fare analisi retroattive, in quanto mostra soltanto la volatilità implicita del S&P 500 (SPX) nei 30 giorni successivi.

Come leggere ATR?

L’ATR si muove verso l’alto o verso il basso, in base all’andamento del prezzo di un asset: un ATR alto si traduce come maggiore volatilità del mercato sottostante, mentre un ATR basso rappresenta l’esatto contrario.

Come leggere indice VIX?

Come leggere l’indice VIX

  1. Valori al di sotto del 20 indicano un mercato che si sta muovendo verso una posizione rialzista, con volatilità moderata o nulla.
  2. Valori superiori a 20 ma inferiori a 30 indicano un mercato con una direzione indefinita ma caratterizzato da una volatilità elevata.

Come è calcolato il VIX?

Calcolo dell’indice Vix

L’indice vix, che viene calcolato dal CBOE (Chicago Board Options Exchange), è ottenuto come media pesata delle volatilità implicite desunte dal prezzo delle opzioni legate alle azioni quotate sull’S&P 500.

Come tradare il VIX?

Per chi non ne fosse a conoscenza il VIX non può essere tradato, ma esistono FUTURES ed ETN (EXCHANGE TRADES NOTES) basati sui rispettivi futures molto liquidi, che ne permettono la compravendita.

Come comprare il VIX?

Come tutti gli indici, non è possibile acquistare direttamente VIX. Invece, gli investitori possono prendere posizione in VIX tramite contratti futures o opzioni o tramite prodotti negoziati in borsa basati su VIX (ETP) .

Quando comprare VIX?

Un ipotetico investitore potrebbe acquistare un ETF (o ETN) che replichi il VIX quando il prezzo di quest’ultimo è relativamente basso (10-15), ovvero in periodi in cui i mercati hanno una bassa volatilità. Il valore del VIX tenderà ad aumentare nel caso in cui la volatilità sui mercati dovesse aumentare.

Come investire nelle terre rare?

Come investire in Terre Rare

In sostanza, le opzioni sono due: Trading CFD: che permette di speculare sui prezzi delle azioni Terre Rare tramite strumenti derivati; Trading DMA: che consente di acquistare azioni Terre Rare reali tramite accesso diretto ai mercati.

Quali sono le terre rare?

Più nello specifico si tratta di 17 elementi chimici: Scandio, Ittrio e i 15 lantanoidi ovvero, nell’ordine della tavola periodica, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Promezio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio e Lutezio.

Cosa si intende per terre rare?

Le terre rare sono 17 elementi chimici della tavola periodica classificati come metalli, ovvero Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio, Lutezio, Ittrio, Promezio e Scandio.

Perché le terre rare sono importanti?

Sono indispensabili per la produzione di energia eolica, solare ed elettrica e per le comunicazioni ottiche. Ma anche per l’industria aerospaziale e militare. Soprattutto, le cosiddette «terre rare» sono ormai per antonomasia, i metalli delle nuove tecnologie.

Dove si utilizzano le terre rare?

Insomma, le terre rare sono indispensabili per la produzione di oggetti high-tech come i moderni televisori e telefoni, ma anche per le batterie, le terapie antitumorali e i sistemi laser e radar.

Chi detiene le terre rare?

Furono scoperti anche notevoli giacimenti a Mountain Pass, in California (USA), che tra il 1965 e il 1985 circa furono i giacimenti più produttivi del mondo. Dopo il 1985 circa si impose sempre maggiormente la Cina, che produce oggi oltre il 95% della fornitura mondiale di terre rare.