Le informazioni KYC sono inserite in un database globale come i conti bancari? - KamilTaylan.blog
20 Aprile 2022 21:20

Le informazioni KYC sono inserite in un database globale come i conti bancari?

Cosa si intende per KYC?

Il KYC, acronimo di Know Your Customer (letteralmente: “conosci il tuo cliente”), è l’insieme di procedure che devono essere attuate da alcuni istituti e professionisti per obbligo di legge. Queste procedure servono per acquisire dati certi e informazioni sull’identità dei loro utenti e clienti.

Quando si applica la procedura KYC?

Il KYC si applica prevalentemente nelle attività di affari online. Non solo banche ma anche le transazioni e molte criptovalute come Goldmint, Parcec, Frontiers, Electroneum e Cryptology utilizzano KYC come protocollo di sicurezza per poter rendere più sicura la transazione.

Cosa serve per il KYC?

Quali documenti ci devi fornire?

  1. Per procedere alla verifica della tua identità abbiamo bisogno di due elementi: un documento d’identità valido e un video selfie.
  2. È possibile utilizzare la carta d’identità (cartacea o elettronica), la patente di guida o il passaporto.

Che cos’è l adeguata verifica in banca?

Che cos’è la adeguata verifica della clientela

Per adeguata verifica della clientela si intende la pratica effettuata da un professionista o da una società esterna di servizi per identificare e verificare i soggetti in modo così da assegnare loro una determinata profilazione e fascia di rischio.

Su quale tipologia di clienti va effettuata l adeguata verifica?

L’adeguata verifica per i nuovi e i vecchi clienti

Nel caso in cui ci sia un nuovo cliente; Quando il profilo di rischio (relativo alle attività di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo) di un cliente già acquisito in precedenza cambi.

Chi deve compilare l adeguata verifica?

lgs. 231/2007) impone agli intermediari finanziari di sottoporre il questionario ai propri clienti: sono loro, infatti, ad essere vincolati dalla normativa antiriciclaggio. Un modulo di adeguata verifica compilato e inviato dal cliente stesso non avrebbe senso.

Chi deve fare l antiriciclaggio?

La normativa antiriciclaggio deve essere applicata dai liberi professionisti che operano in Italia a prescindere dalla loro nazionalità. Sono esonerati dalla normativa antiriciclaggio i professionisti non residenti che operano in regime di libera prestazione di servizi.

Chi sono i soggetti obbligati?

Rientrano tra i soggetti obbligati alla istituzione e alla tenuta del nuovo libro obbligatorio i datori di lavoro privati di qualsiasi settore, compresi i datori di lavoro agricoli, quelli dello spettacolo, quelli dell’autotrasporto e quelli marittimi, con la sola eccezione dei datori di lavoro domestico.

Chi si occupa di antiriciclaggio in azienda?

9 del D. Lgs. 231/2007, l’autorità di vigilanza in materia di antiriciclaggio sulle libere professioni è la Guardia di Finanza.

Quali sono i soggetti che devono essere identificati?

Lgs. n. 90/2017, impongono a commercialisti, notai, avvocati, associazioni di categoria, patronati, CAF e altri soggetti obbligati ex art. 3, di procedere all’identificazione del cliente o del titolare effettivo.

Quando il cliente è una persona giuridica bisogna identificare?

L’identificazione e la verifica dell’identità del titolare effettivo è effettuata contestualmente all’identificazione del cliente e impone al professionista, per le persone giuridiche, i trust e soggetti giuridici analoghi, l’adozione di misure adeguate e commisurate alla situazione di rischio per comprendere la