La riconciliazione usa un numero diverso da quello inserito - KamilTaylan.blog
20 Aprile 2022 13:05

La riconciliazione usa un numero diverso da quello inserito

Come inserire la ritenuta d’acconto nella fattura elettronica?

Per farlo vai nella sezione Fatturazione elettronica all’interno delle Impostazioni. Scegli dal menu a tendina la Causale pagamento ritenuta d’acconto (modello 770) tra quelle proposte. Conferma le modifiche cliccando Salva tutte le impostazioni.

Cos’è la riconciliazione fatture?

La riconciliazione delle fatture è il processo di identificazione e gestione delle discrepanze tra le fatture e i rispettivi ordini d’acquisto, contratti o ricevute al fine di consentirne il pagamento.

Quali sono i dati obbligatori nella fattura elettronica?

Il numero univoco della fattura. I tuoi dati, come nome della ditta o denominazione o ragione sociale, indirizzo e numero della partita IVA. I dati del tuo cliente, come ditta o denominazione o ragione sociale, nome e cognome e indirizzo, eventualmente numero della partita IVA.

Come compilare autofattura elettronica?

Per emettere un’autofattura, bisogna compilare il documento inserendo:

  1. I propri dati al posto di quelli del “consumatore”
  2. Il prodotto con il prezzo e l’IVA imponibile.
  3. La causale che spiega di che tipo di autofattura si tratta.

Come impostare una ritenuta d’acconto?

Una fattura con ritenuta d’acconto deve includere:

  1. La data di emissione del documento.
  2. Un numero univoco di fattura.
  3. I dati delle due parti.
  4. La descrizione dei prodotti o servizi che vendi con i prezzi unitari, aliquota IVA e relativo importo.
  5. Il subtotale.
  6. La percentuale e importo della rivalsa (se applicata)

Come attivare la ritenuta d’acconto?

La sezione “fatturazione” è costituita da una serie di impostazioni, scorrendo la pagina fino in fondo troverai la levetta per attivare la ritenuta d’acconto. La ritenuta d’acconto sarà attività quando il pulsante sarà diventato blu. Una volta attivata, potrai selezionare la ragione della ritenuta dal menù a tendina.

Cosa vuol dire pagamento in attesa di riconciliazione?

La riconciliazione bancaria consiste nel verificare che le registrazioni contabili corrispondano ai dati riportati nell’estratto conto. Precisamente, questo significa che devi abbinare tutte le operazioni in entrata e in uscita effettuate da e verso la tua banca con le fatture di acquisto o di vendita.

Come si fanno le riconciliazioni bancarie?

Per effettuare una riconciliazione è necessario quindi abbinare tutte le operazioni in entrata e in uscita effettuate da e verso la propria banca, con le fatture di acquisto o di vendita. Si deve verificare che non siano presenti discrepanze o operazioni che non abbiano una corrispondenza.

Quali autofatture vanno inviate allo Sdi?

In ipotesi autoconsumo, dovrà essere trasmessa elettronicamente al SDI un’autofattura con tipo documento TD27 “fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa” e i campi del cedente/prestatore e del cessionario/committente vanno compilati con l’identificativo IVA di colui che emette l’autofattura.

Quando si usa TD02?

In caso di pagamenti anticipati si dovrebbe utilizzare il codice TD02. Le specifiche tecniche richiedono di utilizzare questo codice, per la stringa “tipo documento”, in caso di anticipo/acconto su fatture (pagina 39 e 75 delle specifiche tecniche, in formato Pdf, versione del 10/10/2018).

Quando usare TD16?

TD16: Integrazione fattura per reverse charge interno

Questo tipo di documento deve essere utilizzato per i casi di reverse charge interno ossia per le transazioni tra operatori che risiedono nel territorio italiano.

Quando si fa un autofattura?

L’autofattura deve essere emessa al momento di effettuazione dell’operazione (articolo 21, comma 4, lettera d) del DPR n. 633/72) ed annotata: Nel registro delle fatture emesse entro il termine di emissione, con riferimento al mese di effettuazione dell’operazione.

Quando usare TD17?

Un documento di tipo TD17 in caso di acquisto di servizi da cedente con identificativo fiscale estero. Un documento di tipo TD18 in caso di acquisto di beni da cedente con identificativo fiscale in ambito UE. Un documento di tipo TD19 in caso di acquisto di beni da cedente con identificativo fiscale Extra UE.