Il pensionato dovrebbe prendere l’assicurazione dal datore di lavoro o dovrebbe prenderla da un’organizzazione assicurativa esterna?
Chi si deve assicurare All’INAIL?
All‘assicurazione sono tenuti tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e lavoratori parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose. Gli artigiani e i lavoratori autonomi dell’agricoltura sono tenuti ad assicurare anche se stessi.
Come funziona l’assicurazione sul lavoro?
In caso di infortunio sul lavoro l’assicurazione Inail garantisce al lavoratore, a partire dal 5 giorno di astensione dal lavoro, un’indennità erogata nella misura del 60% della retribuzione ordinaria fino al 90° giorno e del 75% a partire dal 91° giorno e fino alla completa guarigione.
Chi non deve pagare assicurazione casalinghe?
Esclusi dall’obbligo assicurativo i lavoratori socialmente utili (Lsu), i titolari di una borsa lavoro, gli iscritti a un corso di formazione e/o a un tirocinio, i lavoratori part time, i religiosi.
Chi non deve pagare l’INAIL?
Una premessa va fatta subito: commercianti e liberi professionisti (titolari di partita IVA) che non hanno alle proprie dipendenze alcun lavoratore, collaboratore, stagista non hanno l’obbligo di assicurare nessuno presso l’INAIL e nemmeno loro stessi.
Chi è tenuto a pagare l’Inail?
Il costo dell’assicurazione, il cosiddetto premio, è a carico del datore di lavoro, dell’artigiano senza dipendenti o del lavoratore autonomo dell’agricoltura.
Cosa non copre Inail?
La copertura INAIL chiaramente non copre i rischi extra-professionali, i quali possono essere compresi in una polizza privata. Anche in caso di morte i capitali assicurati non sono scelti dall’assicurato ma determinati dal ministero.
Quali tipi di tutele ha il lavoratore autonomo presso l’Inail?
Navigazione Secondaria
- Infortunio sul lavoro.
- Malattia professionale.
- Prestazioni economiche (selezionato) Indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta. …
- Prestazioni sanitarie.
- Prestazioni riabilitative.
- Prestazioni di reinserimento sociale e lavorativo.
- Prestazioni protesiche.
- Centro Protesi Vigorso di Budrio.
Quanto costa l’Inail all’anno?
Premio annuale
classe di rischio 1: 81,90 euro. classe di rischio 2: 133,01 euro. classe di rischio 3: 189,24 euro. classe di rischio 4: 276,93 euro.
Come funziona l’infortunio sul lavoro?
Infortunio sul lavoro: definizione
In base alla definizione prevista per legge l’infortunio sul lavoro è un incidente verificatosi “per causa violenta in occasione di lavoro”, dalla quale deriva una lesione o una malattia (nei casi più gravi, anche la morte) che provoca un’astensione dal lavoro superiore ai 3 giorni.
Quando arrivano i soldi dell’infortunio?
Dal 5°giorno in poi, l’assegno per l’infortunio sarà erogato dall’INAIL, fino alla completa guarigione del lavoratore. Corrisponderà: al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di convalescenza; al 75% della retribuzione dal 91° giorno di convalescenza in poi.
Quanto paga l’infortunio sul lavoro?
La retribuzione che viene erogata al lavoratore dal datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro ammonta: al 100% per il giorno in cui è avvenuto l’incidente, considerato giornata di lavoro completa; al 60% per i 3 giorni successivi dovuti dal datore di lavoro, salvo diverse disposizioni contenute nei CCNL.
Quanto dura infortunio sul lavoro?
180 giorni
La durata massima dell’infortunio sul lavoro è di 180 giorni in un anno. Per l’intero periodo il dipendente è tutelato anche dal punto di vista retributivo. Una volta terminati i 180 giorni, il lavoratore ha comunque diritto a 120 giorni di aspettativa non retribuita.
Cosa devo fare per prolungare l’infortunio?
Si può prolungare un infortunio sul lavoro:
- tramite il medico di famiglia, che si occuperà di visitare il lavoratore e, se ricorrono gli estremi, redigerà un nuovo certificato medico di prolungamento.
- Rivolgendosi direttamente alle sedi INAIL chiedendo di essere visitato da un medico dei loro ambulatori.
Quando un infortunio passa a malattia?
Un infortunio diventa malattia quando viene stabilito per legge che, l’inabilità temporanea al lavoro, non è stata causata da un incidente che presenta requisiti tali da poterlo identificare come un infortunio sul lavoro. Così, l’infortunio viene trasformato in una malattia comune e non professionale.
Cosa fare quando finiscono i giorni di infortunio?
Nello specifico, allo scadere dei giorni di prognosi indicati nel certificato medico il lavoratore deve recarsi presso gli ambulatori INAIL per lo svolgimento della visita medica alla quale seguirà un nuovo appuntamento nel caso della prosecuzione dell’infortunio e dell’astensione dal lavoro con contestuale emissione …
Come rientrare a lavoro dopo un infortunio?
Per rientrare al lavoro poi, avrai bisogno del certificato di chiusura del’infortunio, rilasciato a un medico dell’INAIL. Rivolgiti quindi all’INAIL per ottenerlo (visita INAIL per chiusura infortunio). Senza questo certificato, l’azienda non può riprenderti a lavoro.
Cosa succede dopo 40 giorni di infortunio?
Un infortunio sul lavoro, che determini una prognosi superiore a quaranta giorni con incapacità – da parte del lavoratore – di attendere alle proprie ordinarie occupazioni, comporta una automatica azione penale conseguentemente alle violazioni connesse alla sicurezza sul lavoro.
Chi è in infortunio è soggetto a visita fiscale?
La legge esclude l’obbligo di reperibilità per chi ha subìto un infortunio sul lavoro, salvo che il contratto collettivo nazionale di categoria (Ccnl) disponga diversamente. Questo perché deputato a effettuare i controlli su chi si fa male sul lavoro non è l’Inps ma l’Inail, e l’Inail non fa visite domiciliari.
Chi paga in caso di infortunio fuori dal lavoro?
Con essa, si è stabilito che anche se l’incidente avviene fuori dall’orario di servizio, responsabilità e risarcimento ricadono, comunque, sul datore di lavoro. L’azienda, infatti, non è solo tenuta a rispettare tutte le misure di sicurezza previste dalla legge, ma anche a vigilare sui lavoratori.
Cosa risarcisce l’Inail in caso di infortunio sul lavoro?
L’INAIL paga o rimborsa tutte le spese mediche, gli esami diagnostici e le terapie riabilitative sostenute dal lavoratore durante un infortunio purché preventivamente prescritte o autorizzate dall’INAIL stesso.
Cosa vuol dire infortunio extra lavorativo?
L’infortunio extralavorativo, cioè l’incidente avvenuto non in occasione di lavoro, non è indennizzato dall’Inail: l’assicurazione Inail, difatti, copre soltanto gli incidenti avvenuti al lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni, o in itinere (ad esempio nel tragitto casa-lavoro, lavoro-mensa, o tra due …