Il datore di lavoro vuole che io ottenga un EIN per il lavoro a contratto. Va bene, e se sì, che tipo dovrei scegliere?
Quando il datore di lavoro è obbligato a concedere il part time?
Il lavoro part–time può essere richiesto dal lavoratore per esempio in seguito al manifestarsi di patologie che necessitano di cure, malattie (solo alcune) e allorquando il lavoratore abbia figli portatori di handicap o anche semplicemente un figlio di età inferiore a 13 anni.
Come passare da full time a part time?
La trasformazione da full time a part time deve essere stipulata in forma scritta e poi avere la convalida da parte della Direzione Provinciale del Lavoro competente. Il lavoratore può rifiutarsi di trasformare il full time in part time e questo non costituisce una giusta causa di licenziamento.
Cosa succede se non firmo un contratto di lavoro?
E’ il caso del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno. … Proprio per quanto appena detto, se una lettera di assunzione non viene firmata dal dipendente, automaticamente la legge declina il rapporto di lavoro come a tempo pieno e indeterminato con tutti gli effetti che esso comporta.
Quante ore di lavoro prevede un contratto full time?
40 ore
Le differenze fra i due tipi di contratti e il lavoro supplementare. I contratti di lavoro a tempo pieno sono i contratti maggiormente diffusi e prevedono un orario di lavoro generalmente stabilito in 40 ore settimanali. Il contratto a tempo parziale ha un orario inferiore a quello a tempo pieno.
Quando si chiede il part time?
Entro il il personale del comparto scuola può presentare domanda di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale oppure, viceversa, per richiedere esplicitamente il rientro a tempo pieno, se in part–time.
Come faccio a chiedere il part time?
La richiesta del part time deve essere inoltrata, come si è visto, tramite comunicazione scritta, indirizzata al titolare dell’azienda o all’ufficio del personale, il cui oggetto deve riferirsi alla trasformazione da tempo pieno a tempo parziale del rapporto di lavoro.
Quanto diminuisce lo stipendio da full time a part time?
Quanto si perde da full time a part time? A causa dell’orario a tempo parziale, la busta paga del lavoratore sarà un po’ più leggera, parliamo di un 65-75%. Una persona che avrebbe guadagnato 1000 euro lavorando full time, riceverà circa 750 euro passando a un part time al 50%.
Quante sono le ore massime per un part time?
L’orario massimo di lavoro in presenza di due rapporti di lavoro part–time non può eccedere complessivamente le 48 ore settimanali, comprese le ore di lavoro supplementare o straordinarie.
Quanti contributi si pagano per un contratto part time?
Nel caso del part–time, il montante contributivo viene calcolato sul 33% della retribuzione, dunque molto inferiore a quella del full–time.
Cosa succede se lavoro più di 40 ore a settimana?
Lavorare oltre 40 ore alla settimana, comunque, non è vietato: il dipendente può infatti svolgere lavoro straordinario, entro determinati limiti. Regole particolari in merito alle ore di attività ed ai riposi settimanali valgono per i lavoratori con orario multiperiodale e per i turnisti.
Cosa succede se si superano le 40 ore settimanali?
L’orario di lavoro è generalmente di 40 ore settimanali secondo i CCNL, ma per legge il superamento della media di 48 ore settimanali porta alla sanzione, così come il mancato riposo giornaliero di 11 ore nell’arco di 24 ore per il lavoratore o il mancato riposo settimanale di 24 ore ogni 7 giorni.
Cosa succede se si superano le 48 ore settimanali?
Il superamento delle 48 ore settimanali medie nei 4 o 6 o 12 mesi, il ripetuto mancato riposo per 11 ore ogni 24 ore, oppure per 24 ore ogni 7 giorni del lavoratore è punito con delle sanzioni amministrative per il datore di lavoro.
Cosa succede se supero le 48 ore settimanali con due lavori?
L’orario di lavoro è generalmente di 40 ore settimanali secondo i CCNL, ma per legge il superamento della media di 48 ore settimanali porta alla sanzione, così come il mancato riposo giornaliero di 11 ore nell’arco di 24 ore per il lavoratore o il mancato riposo settimanale di 24 ore ogni 7 giorni.
Cosa succede se si superano le ore di straordinario?
In caso di ricorso al lavoro straordinario, salva diversa previsione della disciplina collettiva, senza previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore per un periodo superiore a 250 ore annuali (ore massime di lavoro straordinario), il datore di lavoro è punito con la sanzione amministrativa da € 25 a € 154.
Quante ore posso lavorare alla settimana con 2 lavori?
48 ore
L’orario massimo di lavoro in presenza di due rapporti di lavoro part-time non può eccedere complessivamente le 48 ore settimanali, comprese le ore di lavoro supplementare o straordinarie.
Cosa succede se fai 2 lavori?
L’azienda, infatti, potrebbe effettuare un licenziamento per giusta causa, considerando il comportamento del lavoratore piuttosto grave, e in grado di portare dei danni all’attività lavorativa, ad esempio divulgando informazioni delicate, o non rispettando l’orario di lavoro.
Cosa succede se ho due contratti di lavoro?
Avere due contratti di lavoro subordinato presso due aziende diverse non è vietato, ma è necessario rispettare, da un lato, l’obbligo di fedeltà nei confronti dei datori di lavoro e, dall’altro lato, la normativa in materia di orario lavorativo e riposi.
Cosa comporta avere 2 contratti di lavoro?
Cosa comporta avere due contratti part time? Secondo la Corte non c’è (né può essere prevista dal datore di lavoro) alcuna incompatibilità tra due lavori part time svolti nello stesso tempo, purché si rispetti comunque il limite massimo di ore settimanali che un lavoratore può svolgere, pari cioè a 48 ore.
Quanti contratti può avere una persona?
Un dipendente può stipulare più di un contratto di lavoro? Sì, non c’è un limite ai contratti, tuttavia il lavoratore deve rispettare quelle sul riposo.
Quanti contratti di lavoro posso avere contemporaneamente?
Contratto di lavoro subordinato e contratto di collaborazione: nel contratto co.co.co. non è previsto nessun vincolo di orario, proprio per questo infatti, è detto parasubordinato. Dunque un lavoratore potrà avere un contratto full time o part time ed un contratto di collaborazione contemporaneamente.
Quanti contratti a tempo determinato si possono fare?
Procedere di rinnovo in rinnovo non è però ammesso dalla legislazione, dunque i contratti a termine prevedono un numero massimo di 4 rinnovi. I lavoratori precari di tutta Italia possono ringraziare il Decreto Dignità ( Decreto Legge 87/2018 convertito dalla L.
Quante volte possono essere rinnovati i contratti a tempo determinato?
Proroga e rinnovo
Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto è inferiore a 24 mesi e, comunque, per un massimo di 4 volte nell’arco di 24 mesi, a prescindere dal numero dei contratti.
Quando scatta l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato?
In caso di stipulazione di un contratto di durata superiore a 12 mesi in assenza delle predette condizioni, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di superamento dei 12 mesi.
Quanto tempo deve passare tra un contratto e l’altro?
Il divieto per il datore di lavoro vige per un intervallo di tempo pari ad almeno 10 giorni, se il precedente contratto era di massimo 6 mesi, o di 20 giorni, se il precedente contratto era superiore ai 6 mesi. Tale regola generale, detta dello “stop & go”, può essere rivista dalla contrattazione collettiva.
Quante proroghe prima dell indeterminato?
Nei primi 24 mesi è possibile prorogare il contratto a termine soltanto con il consenso del lavoratore e fino a un massimo di 4 volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi. Qualora il numero delle proroghe sia superiore a 4, il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla data di inizio della quinta proroga.