I pagamenti digitali contano come salario in contanti?
Come vanno pagati gli stipendi?
205 2017 ha stabilito che le retribuzioni o i compensi dei lavoratori , sia subordinati che parasubordinati (collaboratori), debbano essere corrisposti esclusivamente con mezzi tracciabili. Niente piu denaro contante, quindi, indipendentemente dall’importo e dalla tipologia di rapporto di lavoro instaurato.
Da quando non si possono pagare gli stipendi in contanti?
Dal 1.07.2018, i datori di lavoro o committenti non possono corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. Ai trasgressori si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro.
Quanto tempo ha il datore di lavoro per pagare lo stipendio?
Quanti giorni di ritardo può avere uno stipendio? Ricevuta la notifica, l’azienda ha 40 giorni di tempo per corrispondere lo stipendio non pagato o per presentare opposizione al giudice. Se entro quei 40 giorni non succede nulla, il giudice può disporre il pignoramento su richiesta dell’avvocato del dipendente.
Come pagare dipendente senza conto corrente?
Come pagare un dipendente senza conto corrente? Un’alternativa al conto corrente ci sarebbe, se sei dipendente della PA, pubblica amministrazione puoi usare il libretto postale per l’accredito dello stipendio. Se sei dipendente privato potresti usare una carta conto.
Come pagare i dipendenti?
Nella nuova norma vengono riportati i tipi di pagamento che possono essere utilizzati: bonifico sul conto con codice IBAN indicato dal lavoratore. strumenti elettronici. assegno consegnato al lavoratore o ad un delegato, ma deve esserci una prova dell’impedimento del dipendente.
Dove accreditare uno stipendio?
Per l’accredito dello stipendio, è necessario che il datore di lavoro faccia un bonifico a nome del lavoratore sul suo conto corrente bancario o postale; lo stipendio viene dunque consegnato e retribuito a distanza.
Quando è obbligatorio avere un conto corrente?
Lo stesso Decreto Bersani ha istituito l’obbligo, per le ditte individuali che esercitano attività di arte e professione, di avere un conto corrente bancario o postale dove far confluire tutte le somme riscosse dall’esercizio della professione.