Gli YouTubers indiani devono registrarsi per la GST? - KamilTaylan.blog
22 Aprile 2022 21:17

Gli YouTubers indiani devono registrarsi per la GST?

Cosa significa GST?

La GST è la normativa fiscale che ha sostituito le precedenti imposte indirette, come quella sui servizi, l’imposta sul valore aggiunto, le accise e altre tasse statali o centrali in India. Si tratta di un doppio sistema fiscale, in cui sia gli stati indiani che il governo centrale applicano imposte su beni e servizi.

Come si chiama la partita Iva in India?

Il PAN number è richiesto dalla legge indiana sia per poter aprire un’attività in India sia per poter usufruire di un’aliquota agevolata nel caso di forniture di servizi di consulenza e/o assistenza tecnica a beneficio di imprese indiane da parte di imprese straniere (anche senza una presenza in India).

Che cosa sono le imposte indirette?

Le imposte si definiscono, invece, indirette se colpiscono gli atti di produzione, di scambio e di consumo dei beni e dei servizi attraverso i quali il soggetto manifesta indirettamente la propria capacità contributiva, utilizzando e/o trasferendo il reddito e il patrimonio.

Che cos’è l’Iva Wikipedia?

L’imposta sul valore aggiunto, in acronimo IVA, è un’imposta – adottata nel 1968 da numerosi Paesi del mondo (tra i quali anche i membri dell’UE) – applicata sul valore aggiunto di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi.

Che cos’è l’IVA riassunto?

L’IVA, imposta sul valore aggiunto, è una imposta indiretta, gravante cioè sui consumi (cioè una cessione di beni o una prestazione di servizi) e non sulle persone e sotto il profilo quantitativo, come gettito a favore dello Stato, rappresenta la principale fonte di entrate tributarie.

Che cos’è l’IVA come funziona?

L’Iva si calcola, semplicemente, applicando l’aliquota stabilita per un determinato bene o servizio, al prezzo, o valore, di quel bene o servizio. Se, ad esempio, il prezzo di un bene è pari a 100 euro, e l’aliquota Iva è pari al 22%, l’Iva ammonta a 22 euro.

Chi deve pagare l’IVA?

CHI DEVE PAGARE L’IVA

La deve pagare chi svolge lavoro autonomo in maniera stabile e continuativa, che sia persona fisica o società, per cessione di beni e prestazioni di servizi che avvengono sul territorio nazionale. La pagano quindi le partite IVA. E il consumatore finale.

Chi non è soggetto a IVA?

Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva: i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (articolo 10 del Dpr n. 633/1972), nonché coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione (articolo 36-bis del Dpr n.

Quando non è dovuta l’IVA?

quando manca il presupposto soggettivo, cioè il soggetto che cede il bene o il servizio non esercita attività di impresa o di lavoro autonomo; quando manca il presupposto di territorialità, ovvero la cessione di bene o servizio non ricade nel territorio nazionale.

Chi ha la partita IVA non paga l’IVA?

Chi ha un volume d’affari inferiore ai 7.000 euro viene esonerato dal pagamento dell’Iva, mentre per tutti gli altri si applica un sistema forfettario per la determinazione dell’imposta pagata ai fornitori (si applicano delle percentuali di compensazione) e non analitico come avviene normalmente.

Che succede se non fatturo nulla con la partita IVA?

Partita Iva che non fattura, cosa succede? Se un contribuente apre una partita Iva ma poi non fattura non va incontro ad alcuna conseguenza. Non sussiste infatti alcun obbligo legale o fiscale. Anzi, proprio dal punto di vista fiscale, non essendoci ricavi o compensi, non ci sono tasse da corrispondere.

Quanto costa la partita IVA al mese?

Il costo totale delle pratiche per l’apertura della partita Iva, l’iscrizione al registro delle imprese ed all’Inps ammonta a circa 150 Euro. Spese di gestione e parcella del commercialista: circa 300 Euro annui. Contributi Inps: l’importo minimo dei contributi da pagare è di 250 Euro mensili.

Come evitare di pagare Inps con partita IVA?

L’unico caso in cui un professionista dotato di partita IVA non deve versare i contributi INPS, riguarda il caso dei professionisti senza cassa iscritti alla gestione separata INPS che non hanno prodotto redditi nel corso del periodo di imposta.

Come si fa a non pagare l’Inps?

Come evitare di pagare i contributi Inps per lavoratori occasionali? I lavoratori autonomi occasionali [5], cioè coloro che svolgono un’attività di lavoro autonomo in modo non professionale, non organizzato e saltuario, non sono tenuti al versamento dei contributi se i compensi percepiti non superano 5mila euro l’anno.

Come non pagare l’Inps commercianti?

Pertanto, il lavoratore dipendente full time (almeno 26 ore settimanali) che avvia un’attività di impresa commerciale, e, se l’attività di impresa non diventerà prevalente rispetto al lavoro dipendente in termini di guadagni, sarà esentato dal pagamento dei contributi previdenziali come artigiano o commerciante.