È legale per gli esattori inviare avvisi in una e-mail?
Quando una Pec non è valida?
Anche per quanto riguarda imprese e Pubblica Amministrazione, la prova ultima della validità di un indirizzo PEC può essere ottenuta tentando di inviare un messaggio certificato: se arriva la notifica di consegna, allora la casella è attiva; se l’unica notifica che viene ricevuta è quella di invio, allora l’indirizzo è …
Che succede se non si risponde ad una Pec?
Che succede se non si risponde ad una Pec? Se non rispondono puoi fare richiesta di accesso agli atti ed avviare il procedimento previsto sempre dalla 241/90. Se non conosci la normativa dovrai rivolgerti ad un legale.
Quando la Pec è valida?
La PEC acquista valore legale solo quando si riceve l’email di conferma di avvenuta consegna della stessa nella casella di posta del destinatario.
Come deve essere notificata la cartella esattoriale?
E’ la modalità con la quale la cartella di pagamento o altri atti della riscossione sono recapitati al contribuente, dopo l’iscrizione a ruolo. La notifica può essere eseguita, in base alla tipologia di atto, anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento e con Posta elettronica certificata (PEC).
Cosa vuol dire messaggio rifiutato dal sistema?
e indica che non è stato possibile recapitare il messaggio poiché la casella di destinazione non esiste in quanto sconosciuta. Verificarne quindi la correttezza.
Cosa non certifica la PEC?
NON CERTIFICA il CONTENUTO della “busta elettronica” che viene trasmessa da mittente a destinatario. Lo stesso accade, peraltro, per una Raccomandata postale, poiché non certifica quale sia effettivamente il contenuto della busta spedita, che potrebbe anche contenere un foglio in bianco.
Chi riceve una PEC è obbligato a rispondere?
Non esiste alcun obbligo, in capo a soggetti privati, di rispondere a una pec, a una raccomandata o a qualsiasi altro tipo di comunicazione. La risposta a una pec è sempre facoltativa, anche quando si tratti di diffide (ad esempio, diffida di pagamento) o reclami.
Cosa succede se l’amministrazione non risponde entro 30 giorni?
La Pubblica Amministrazione deve concludere i propri procedimenti entro un termine predefinito (che, tranne casi particolari, è di 30 giorni a partire dalla richiesta del privato). Il mancato rispetto di questo termine obbliga la P.A. al risarcimento del danno ingiusto subito dal privato per effetto del ritardo.
Cosa si può fare se la Pubblica Amministrazione non risponde?
Il Dl cosiddetto «Semplificazione bis» interviene sul silenzio assenso (art. 20 della legge 241 del 1990), affermando che esso può essere anche autocertificato dal privato in caso di inerzia da parte dell’amministrazione pubblica.
Come verificare la notifica della cartella esattoriale?
Il modo più semplice per verificare la data di notifica della cartella esattoriale è recuperare la busta della stessa dove dovrebbe essere presente il timbro postale. Tuttavia, ormai, il timbro è stato sostituito dal codice a barre.
Cosa notifica l’Agenzia delle Entrate?
La notifica della cartella di pagamento consente all’Agenzia delle Entrate – Riscossione di informare il contribuente dell‘esistenza del debito che lo stesso vanta nei confronti dello Stato o di altro ente creditore e lo invita a provvedere al pagamento delle somme descritte entro un determinato termine.
Chi consegna le cartelle esattoriali?
L’incarico di consegna della cartella di pagamento solitamente si affida ad un ente di riscossione come stabilisce l’art. 25 del D.P.R. 602/73. Ad esempio, nel caso dello Stato, l’ente che si occupa di tale compito è l’Agenzia delle Entrate Riscossione.