22 Aprile 2022 3:52

Dovremmo combinare le carte di credito dopo il matrimonio?

Quando si possono prendere i giorni di licenza matrimoniale?

Il congedo inizia con il giorno del matrimonio. Tuttavia, se, per ragioni di produzione aziendale il lavoratore non ne può fruire immediatamente, esso deve comunque essere concesso o completato entro i 30 giorni successivi alla data del matrimonio.

Quante volte si può usufruire del congedo matrimoniale?

Quante volte si può chiedere? I lavoratori subordinati possono usufruire del congedo matrimoniale tutte le volte che contraggono un matrimonio con effetti civili. Pertanto, in caso di divorzio o vedovanza, possono usufruirne più volte nell’arco della vita lavorativa.

Quando comunicare al datore di lavoro il matrimonio?

Per richiedere il congedo matrimoniale, è necessario inviare la richiesta al proprio datore di lavoro con l’indicazione dei giorni con sufficiente anticipo (almeno 6 giorni, ma ovviamente, prima si fa, meglio è). Non è possibile godere del congedo matrimoniale nel periodo delle ferie e al preavviso di licenziamento.

Quanto tempo ho per usufruire del congedo matrimoniale?

In generale, deve essere concesso entro i 30 giorni successivi al matrimonio.

Come funziona il permesso matrimoniale?

Il congedo matrimoniale spetta di diritto a tutti i lavoratori che contraggono matrimonio civile o concordatario. La sua durata massima è di 15 giorni che devono essere fruiti in un unico periodo consecutivo in cui dovranno essere conteggiati anche i fine settimana.

Come richiedere bonus matrimonio 2021?

Come presentare la domanda per il bonus matrimonio 2021? Per ottenere il bonus matrimonio 2021 decreto rilancio bisogna presentare la propria domanda al datore di lavoro o all’INPS, in caso si è disoccupati, alla fine del congedo e non oltre i 60 giorni che precedono le nozze.

Chi si sposa per la seconda volta ha diritto al congedo matrimoniale?

Congedo matrimoniale, è concesso anche per le seconde nozze

Come abbiamo già detto, questo permesso viene concesso anche a chi si sposa per la seconda volta. Non spetta il congedo matrimoniale in un solo e unico caso, ovvero quando le nozze hanno solo valenza religiosa e nessun effetto civile.