Differenze tra lo studio degli eventi con regressione dummy e la regressione sui residui del modello di mercato
Cosa sono i residui di una regressione?
I valori residui in un’analisi di regressione sono le differenze tra i valori osservati nel dataset e i valori stimati calcolati con l’equazione di regressione. I residui possono essere utilizzati per calcolare l’errore in un’equazione di regressione e per testare diverse ipotesi.
Cosa si intende per Omoschedasticità?
In statistica, l’omoschedasticità è la proprietà di una collezione di variabili aleatorie di avere tutte la stessa varianza finita. In questo caso le variabili si dicono omoschedastiche, altrimenti vengono definite eteroschedastiche.
Cosa sono i residui standardizzati?
I residui studentizzati, o residui standardizzati regolati, costituiscono un’altra stima utilizzata di frequente per l’errore standard. La stima regola la distanza tra ogni valore di x e la media di x.
Cosa indica il coefficiente di regressione?
Il segno del coefficiente di regressione b indica il “verso” della relazione: il segno positivo indica una concordanza tra le variabili (ad un aumento della x corrisponde un aumento della y), il segno negativo una discordanza (ad un aumento della x corrisponde una diminuzione della y).
Quando una variabile e continua?
Una variabile continua è una variabile che può assumere qualsiasi valore all’interno di un intervallo che è già predeterminato. Tra due valori, ci può sempre essere un altro valore intermedio, capace di essere preso come valore dalla variabile continua.
Quali sono le variabili categoriche?
variabile categorica Variabile il cui insieme di valori possibili è costituito da un numero finito di categorie (2 o più). Un esempio classico è la v. ‘stato civile’, che può essere uguale a una delle 4 categorie: celibe/nubile, coniugato/a o convivente, separato/a, divorziato/a o la v.
Quali sono le variabili qualitative?
variabili qualitative (o mutabili statistiche): esprimono una qualità, cioè le modalità sono dei valori non numerici (ad esempio: il genere o il credo religioso).
Come distinguere variabili qualitative e quantitative?
Una variabile si dice numerica o quantitativa se i valori che essa assume sono numeri; si dice non numerica o qualitativa se non assume valori numerici.
Quando un indagine si dice a variabile qualitativa?
Una caratteristica (o variabile) si dice qualitativa se è un attributo non misurabile. Ad esempio: il genere, il colore degli occhi (a livello macroscopico), il livello di scolarità, etc.
Quali sono le variabili ordinali?
Una variabile ordinale è un tipo di variabile statistica qualitativa che esprime in parole una qualità di natura ordinabile. Cioè, una variabile ordinale è una variabile che può essere ordinata. Quindi, se diciamo che in uno sprint di 100 metri, Andrés è arrivato primo, José secondo e Pablo terzo.
Cosa vuol dire variabile discreta?
Una variabile casuale discreta è un corrispondenza tra gli eventi di Ω ed un insieme discreto (finito o numerabile) di numeri reali. Una v.c. discreta è nota se si conoscono i valori che può assumere e le rispettive probabilità.
Quali sono le variabili discrete?
Una variabile quantitativa si dice discreta quando può assumere un insieme finito o numerabile di valori, mentre si dice continua quando può assumere, almeno in teoria, tutti i valori compresi in un intervallo reale o, in altri termini, può assumere una infinità non numerabile di valori diversi.
Che tipo di variabile e il sesso?
Una variabile dicotomica o binaria è un caso particolare di variabile nominale, e più precisamente si tratta di una variabile nominale con due sole modalità. Esempio di variabile dicotomica è il “sesso“, che può assumere due soli valori: maschio e femmina.
Che tipo di variabile e l’anno di nascita?
1 b) Variabili qualitative ordinali (o semiquantitative), se consentono anche operazioni di ordinamento. Ad esempio il livello di istruzione, l’anno di nascita (inteso come identificazione anagrafica).
Quante sono le variabili statistiche?
La variabile statistica può essere una variabile quantitativa o qualitativa, a seconda se le modalità dell’insieme di codominio sono numeriche o meno. Variabili statistiche quantitative. Le variabili statistiche quantitative sono variabili quantificabili, discrete o continue.
Quale tipologia di variabile suddivide un campione in due gruppi distinti?
➢ La mediana è quindi il valore che divide un campione di dati ordinati in due parti ugualmente numerose.
Quanti tipi di campionamento ci sono?
Modalità di selezione del campione sono:
- Scelta di comodo (campionamento per quote o convenience sampling).
- Scelta ragionata (campionamento ragionato o judgmental sampling).
- Scelta casuale (campionamento casuale o random sampling).
- Scelta sistematica (campionamento sistematico).
Qual è la differenza tra statistica descrittiva e inferenziale?
Mentre la statistica descrittiva si occupa di rappresentare l’informazione contenuta in un dato insieme o campione di dati, la statistica inferenziale utilizza tale informazione per fare delle affermazioni più generali riguardanti i parametri (solitamente µ e σ) della popolazione, da cui il campione è stato estratto.
Quali sono i campionamenti probabilistici?
In statistica, si parla di campionamento probabilistico, del quale il campionamento casuale è un caso particolare, quando ogni soggetto o oggetto, di cui è composta la popolazione, ha probabilità diversa da zero di essere incluso nel campione.
Quali sono i campionamenti non probabilistici?
Nel campionamento non probabilistico, viene selezionato un gruppo di rispondenti da una popolazione più estesa, sapendo che alcuni membri di quella popolazione non avranno alcuna possibilità di essere sondati.
Che cos’è il campionamento in informatica?
CAMPIONAMENTO → vengono prelevati dei campioni rappresentativi del dato multimediale ad intervalli regolari di tempo. è la misura espressa in hertz del numero di volte al secondo in cui un segnale analogico viene misurato e memorizzato in forma digitale.