Deposito cauzionale come deposito per la domanda di affitto - KamilTaylan.blog
17 Aprile 2022 16:00

Deposito cauzionale come deposito per la domanda di affitto

Il deposito cauzionale è disciplinato dall’articolo 11 della legge 392/78, che stabilisce che esso non può superare l’importo pari a tre mensilità del canone mensile ed è produttivo di interessi al tasso legale, da corrispondersi al termine di ogni anno di locazione.

Come versare la cauzione affitto?

Di solito il deposito va fatto su conto corrente del proprietario dell’agenzia immobiliare (se il proprietario si è affidato a un’agenzia di gestione affitti). Le parti però, possono accordarsi anche per il versamento con modalità differenti, per esempio in contanti o tramite assegno.

Come fare il deposito cauzionale?

Il versamento del deposito cauzionale avviene in maniera abbastanza semplice. Andrà versata la cifra che viene pattuita tra le due parti, locatore e locatario, all’atto della firma del contratto. Qualora si verifichino eventuali controversie tra le parti, sarà proprio quest’ultimo a far fede.

Quando si paga il deposito cauzionale?

Il deposito cauzionale d’affitto, comunemente conosciuto anche come caparra o cauzione d’affitto, viene versato dal nuovo inquilino al momento della stipula del contratto di locazione. Esso è una somma di denaro che ha la funzione di tutelare il locatore in caso di inadempimento.

Quante mensilità di deposito cauzionale?

A norma dell’articolo 11, legge 392/78, il deposito cauzionale non può essere superiore a tre mensilità del canone. Esso è altresì produttivo d’interessi legali che debbono essere corrisposti al conduttore alla fine di ogni anno.

Come funziona il deposito cauzionale con carta di credito?

Ad inizio nolo viene impegnata sulla carta di credito una somma a titolo di deposito cauzionale a discrezione del Locatore. Suddetto deposito non è un addebito, ma solo un importo “bloccato” temporaneamente sulla carta di credito a titolo di garanzia all’atto del ritiro del veicolo.

Cosa scrivere nel bonifico per caparra affitto?

In ogni caso è sempre consigliabile introdurne una indicativa, in modo da non lasciare dubbi. Un’idea potrebbe essere quella di mettere la comune e consueta dicitura di versamento per affitto, oppure canone di locazione. Potrebbe essere anche vantaggioso specificare il mese di riferimento del canone e l’anno.

Quanti mesi di anticipo per affitto?

La caparra, secondo l’articolo 11 della Legge 27 luglio 1978, n. 392, non può avere un importo superiore a 3 mensilità del canone di locazione che il conduttore dovrà pagare una volta che il contratto sia avviato.

Cosa fare se il locatore non restituisce il deposito cauzionale?

Se, invece, in assenza di danni, il locatore non vuol restituire la cauzione dovuta all’inquilino, quest’ultimo può – incaricando un avvocato – presentare un ricorso per decreto ingiuntivo in tribunale (sezione lavoro) per ottenere la restituzione delle somme che gli sono dovute, con gli interessi.

Quanto tempo ha il proprietario per restituire la cauzione?

Il deposito cauzionale, fino all’estinzione del contratto, rimarrà in garanzia al locatore e non può essere reclamato dal conduttore prima che si interrompa il contratto. La caparra, invece, va restituita una volta che l’inquilino è entrato in possesso dell’appartamento.

Quando restituire il doppio della caparra?

Se la caparra è confirmatoria, avvenuto l’inadempimento, l’altra parte può tenersi la caparra ricevuta o domandare il doppio di quella che ha dato (art. 250 cpv.). Ciò può fare, però, solo se chiede la risoluzione del contratto, e a soddisfazione completa del danno dipendente dalla risoluzione.

Chi paga il doppio della caparra?

Caparra confirmatoria: la legge

Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra.