Definizione di equità
equità s. f. [dal lat. aequĭtas -atis, der. di aequus «equo»]. – Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la legge si deve applicare: giudicare con e., secondo e., contro e.; l’e.
Qual è il contrario di equità?
[applicazione non rigida della legge, temperata da umana considerazione dei casi particolari] ≈ discrezionalità, flessibilità, moderazione, ponderatezza. ‖ giustizia. ↔ inesorabilità, inflessibilità, rigidità, rigore, severità. ‖ ingiustizia.
Cosa vuol dire in modo equo?
– Che è conforme a equità, cioè alla giustizia nel suo ampio significato morale: pretendere un’e. distribuzione delle ricchezze; non sarebbe e. dar tutto a lui; di persona, che ha equità: un giudice equo. In senso più materiale, giusto, umano, debitamente proporzionato: condizioni e., un e.
Come si dice equo?
La forma corretta è equo.
Come si scrive Equita?
equità s. f. [dal lat. aequĭtas -atis, der. di aequus «equo»]. – Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la legge si deve applicare: giudicare con e., secondo e., contro e.; l’e.
Che differenza c’è tra uguaglianza ed equità?
E‘ la differenza tra il trattamento uguale e gli esiti uguali. L’uguaglianza significa trattamento uguale, competizione giusta ed esiti determinati in modo imparziale. L’equità significa esiti uguali, conseguiti se necessario attraverso un trattamento impari, una competizione limitata e un trattamento preferenziale.
Che vuol dire decidere secondo equità?
Nell’ambito processuale, l’equità assume il valore di criterio di giudizio in base al quale il giudice, nel decidere una controversia, fa ricorso a criteri di convenienza e di comparazione degli interessi delle parti, prescindendo dall’applicazione di una norma giuridica.
Quali sono le sentenze pronunciate secondo equità?
Le sentenze del giudice di pace pronunciate secondo equità a norma dell’articolo 113, secondo comma, sono appellabili esclusivamente per violazione delle norme sul procedimento, per violazione di norme costituzionali o comunitarie ovvero dei principi regolatori della materia (2).
Quando è consentito al giudice liquidare il danno secondo equità?
L’art. 1226 c.c. stabilisce, infatti, che “se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa”.
Quando una sentenza è pronunciata secondo equità?
Il Giudice di pace decide secondo equità, a norma degli artt. 113 e 114 c.p.c., o quando la causa non eccede il valore di 1.100,00 euro o su concorde richiesta delle parti quando la causa riguarda diritti disponibili.
Quali sono le sentenze inappellabili?
Sono in ogni caso inappellabili le sentenze di condanna per le quali è stata applicata la sola pena dell’ammenda e le sentenze di proscioglimento relative a contravvenzioni punite con la sola pena dell’ammenda o con pena alternativa(1)(2).
Chi vuol far valere un diritto in giudizio?
2697. (Onere della prova). Chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. Chi eccepisce l’inefficacia di tali fatti ovvero eccepisce che il diritto si e’ modificato o estinto deve provare i fatti su cui l’eccezione si fonda.