Cos’è una clausola di aumento delle prestazioni?
Cosa sono le clausole di indicizzazione?
Le clausole di indicizzazione o parametriche consentono alle parti di reagire al cambiamento di valore della moneta e al conseguente e inevitabile modificarsi dell’equilibrio contrattuale posto a base degli accordi conclusi.
Cosa si intende per quinto d’obbligo?
Nell’ambito dei lavori pubblici, con il termine quinto d’obbligo (o sesto quinto) si fa riferimento alla previsione di legge in forza della quale, nel corso dell’esecuzione di un contratto di appalto, l’appaltatore ha l’obbligo di eseguire le variazioni apportate dalla stazione appaltante in aumento o in diminuzione, …
Quanto guadagna un appaltatore?
I meno qualificati, o coloro i quali devono ancora fare esperienza, possono iniziare con una retribuzione minima di 17 000€ annuali. Aumentando le competenze ed il bagaglio di esperienze professionali, lievita anche lo stipendio, che, per i più qualificati, può arrivare fino ai 33 000€ all’anno.
Quando si applica il quinto d’obbligo?
vo 50/2016 prevede che, qualora in corso di esecuzione si renda necessario un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza del quinto dell’importo del contratto, la stazione appaltante può imporre all’appaltatore l’esecuzione alle stesse condizioni previste nel contratto originario.
Cosa significa indicizzazione dei salari?
Meccanismo che permette di adeguare il valore di una grandezza economica (ad esempio i salari) alle variazioni di una diversa grandezza presa come riferimento (ad esempio il livello generale dei prezzi).
Che cosa significa indicizzare le pagine di un sito?
Per indicizzazione si intende l’inserimento di un sito web o un blog nel database di un motore di ricerca.
Come si calcola quinto d’obbligo?
n. 145/2000), si ottiene dalla somma risultante dal contratto originario, aumentato dell’importo degli atti di sottomissione per le varianti già intervenute, nonché dell’ammontare degli importi, diversi da quelli a titolo risarcitorio, eventualmente riconosciuti dall’appaltatore ai sensi dell’art. 106 del D.
Chi riceve l’appalto come si chiama?
L’appalto è il contratto con cui una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere in favore di un‘altra (committente o appaltante) un‘opera o un servizio verso un corrispettivo in denaro.
Quali ipotesi disciplina l’art 106 in merito alla modifica del contratto in corso di validità?
106, il Codice consente per i settori ordinari la modifica solo se l’eventuale aumento di prezzo non eccede il 50% del valore del contratto iniziale (in caso di più modifiche successive, tale limitazione si applica al valore di ciascuna modifica).
Quando è necessario l’atto di sottomissione?
Quando è necessario l’atto di sottomissione? Definizione: Documento fondamentale di ogni variante è l’atto di sottomissione (atto unilaterale) che ha lo “scopo di dimostrare all’autorità cui è demandata l’approvazione che per l’esecuzione dei lavori variati o suppletivi non si avranno complicazioni con l’impresa”.
Quali percentuali rispetto l’importo originario del contratto le varianti in aumento non possono superare?
Il contratto può essere modificato se l’eventuale aumento di prezzo non eccede il 50 per cento del valore del contratto iniziale (no per i settori speciali).
Quale è attualmente il termine per impugnare dinanzi al Tar gli atti delle pubbliche gare?
30 giorni
La procedura. Il termine per impugnare gli atti di gara è di soli 30 giorni, dimezzato rispetto a quello ordinario di 60 giorni in forza della previsione di cui all’art. 120, comma 5, D.
Da quando decorre il termine per impugnare l aggiudicazione?
12, ha infatti stabilito che il termine per l‘impugnazione dell’aggiudicazione decorre dalla pubblicazione generalizzata degli atti di gara, tra cui devono comprendersi anche i verbali di gara e le operazioni di valutazione, in coerenza con quanto previsto dall’art. 29 del d. lgs.
Come si impugna un bando di concorso?
Cosa fare per avviare un ricorso? Le controversie in materia di concorsi pubblici sono di competenza della giustizia amministrativa. In prima istanza, quindi, il ricorso deve essere presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) mentre come giurisdizione di appello ci si può rivolgere al Consiglio di Stato.
Quanti giorni per fare un ricorso?
Il ricorso deve essere notificato alla P.A. che ha emanato l‘atto e ad almeno uno degli eventuali controinteressati, entro 60 giorni dalla notifica o pubblicazione dell’atto impugnato o dalla sua conoscenza per altra via. Entro 30 giorni dall’ultima notifica il ricorso va depositato al TAR.
Quanto costa fare un ricorso?
Per potere inoltrare un Ricorso al Giudice di Pace è necessario sostenere un costo di 43 euro di contributo unificato fino a multe che non superino i 1.100 euro. Per il ricorso alle multe che superano i 1.100€ è necessario il contributo unificato, più un bollo di 27 euro.
Cosa succede se perdi un ricorso?
Se si perde il ricorso contro la multa presentato al Giudice di Pace, l’importo da corrispondere è quello indicato dalla sentenza. In mancanza di indicazione da parte del giudice (il quale spesso si limita solo a confermare la sanzione), bisogna pagare l’importo in misura ridotta: quello riportato nel verbale.
Come si calcolano i 60 giorni per il ricorso?
L’ultimo giorno utile per pagare la cartella o impugnarla è il 60° che, quindi, si calcola. Dunque, il primo giorno (quello della notifica) non viene conteggiato nei 60 giorni, mentre l’ultimo invece sì. A partire dall’indomani, ossia dal 61° giorno, si è in ritardo e scattano le conseguenze che ora vedremo.
Cosa si intende per 60 giorni lavorativi?
Il calcolo dei giorni lavorativi si svolge contando il numero totale di giorni presenti tra due date per poi sottrarre il numero di giorni festivi compresi tra la data d’inizio e la data di fine conteggio.
Come si computano i termini?
Nel computo dei termini a giorni o ad ore, si escludono il giorno o l’ora iniziali. Per il computo dei termini a mesi o ad anni, si osserva il calendario comune. I giorni festivi si computano nel termine. Se il giorno di scadenza è festivo la scadenza è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo.
Cosa significa 60 giorni solari?
Il giorno solare per definizione è il tempo che intercorre tra due successive culminazioni del Sole nella stessa località.
Cosa si intende per giorni solari?
Il giorno solare vero è il tempo che intercorre tra due culminazioni consecutive del Sole su un determinato meridiano. È leggermente più lungo di un giorno sidereo perché la Terra, mentre gira su sé stessa, orbita attorno al Sole nello stesso senso della rotazione.
Cosa vuol dire 5 giorni solari?
Questo significa che il conteggio dei cinque giorni, per usufruire della riduzione, parte dall’undicesimo giorno successivo a quello in cui viene spedita la comunicazione di avvenuto deposito del verbale il cosiddetto C.A.D. – Comunicazione di Avvenuto Deposito (la seconda raccomandata).
Da quando decorrono i 60 giorni dalla notifica?
Se la cartella di pagamento è notificata dal postino o dal messo comunale: il calcolo dei 60 giorni inizia dal giorno successivo alla notifica. Per cui se la notifica avviene il 1° giugno, il calcolo dei 60 giorni inizia dal 2 giugno.
Come si calcolano i 30 giorni dalla notifica?
Nel dettaglio, si deve sempre iniziare a contare dal giorno dopo l’avvenuta notifica, o meglio:
- se a notificare è il postino o il messo comunale, si inizia dal giorno dopo la ricezione;
- nel caso di contestazione immediata dell’infrazione, i giorni si iniziano a contare sempre dal giorno dopo.
Da quando parte la notifica di un atto giudiziario?
La data di notifica è quando torna al mittente l’Avviso di Ricevimento. Fine. Se l’AR (la cartolina verde allegata all’atto giudiziario) è stato firmato dal destinatario (o dal delegato o è stato consegnato a qualcuno presso la residenza) la notifica è il giorno della firma.