Cos’è un documento di pagamento?
Una ricevuta di pagamento è un documento che attesta il saldo parziale o totale di una fattura e ne riporta le diverse date e importi. Solitamente include: La fattura di riferimento. Lo stato del pagamento.
Come si chiama la ricevuta di pagamento?
La quietanza è una dichiarazione scritta con la quale il soggetto attivo di un rapporto obbligatorio (creditore) afferma di aver ricevuto il pagamento in essa indicato. Essa rientra nella categoria delle dichiarazioni di scienza con funzione di prova documentale precostituita.
Come attestare un pagamento?
La prova di un pagamento può essere fornita con qualsiasi documento proveniente dal creditore come una quietanza o un documento fiscale; i testimoni sono ammessi a discrezione del giudice.
Cosa si intende per quietanza di pagamento?
Per quietanza s’intende l’evidenza che il creditore rilascia al debitore circa l’avvenuto pagamento della fattura. Per le fatture che presentano l’apposizione di un timbro o altra evidenza attestante l’avvenuta quietanza è necessario abbinare alle stesse il modulo Dichiarazione di pagamento tracciabile.
Cosa deve contenere una ricevuta di pagamento?
La ricevuta di pagamento è molto importante: attesta che il debitore ha pagato l’importo dovuto, è una prova a tutti gli effetti.
Essa comprende i seguenti elementi:
- Data;
- Nome del creditore e del debitore;
- L’importo pagato;
- Lo stato del pagamento (se è chiuso o se occorrono altri versamenti);
- La fattura di riferimento.
Qual è la ricevuta di un bonifico?
La contabile del bonifico è la ricevuta rilasciata dalla banca per attestare l’avvenuta disposizione di un bonifico. Invece, la quietanza di pagamento è la dichiarazione scritta del creditore che conferma l’effettiva ricezione del pagamento di un certo importo.
Che differenza c’è tra una fattura è una ricevuta fiscale?
Fattura e ricevuta: la vera differenza.
L’uso della parola fattura può implicare che sono stati stabiliti termini di pagamento, come a 30 giorni, mentre una ricevuta è una semplice dichiarazione di un importo che deve essere corrisposto immediatamente.
Come faccio a dimostrare un pagamento in contanti?
Come si prova il pagamento in contanti? Si tratta dello scontrino, il cui rilascio è obbligatorio da parte di commercianti e negozianti. Oppure fatture e ricevute, anch’esse obbligatorie quando c’è di mezzo una prestazione lavorativa con un professionista.
Come dimostrare un pagamento con carta?
L’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, la ricevuta fiscale o il documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio.
Come dimostrare un pagamento online?
Quando fai un pagamento con PagoPA ti viene sempre rilasciata una ricevuta, denominata Ricevuta Telematica (RT). Si tratta di un vero e proprio documento di quietanza che certifica la transazione e ha, per chi la effettua, valore liberatorio nei confronti della Pubblica amministrazione beneficiaria della somma versata.
Che dati servono per la ricevuta?
Un numero univoco che identifica il documento in una serie progressiva. La data di emissione del documento. I dati semplificati di emittente e cliente, come il nome e cognome di una persona fisica o la ragione sociale, la partita IVA e l’indirizzo di chi vende. La descrizione, la quantità e la qualità di beni o servizi.
Come si fa una ricevuta di pagamento?
le modalità con cui è avvenuto il pagamento (bonifico, assegno, contanti, ecc.); la ragione del pagamento (contratto, fattura, ecc.); la data in cui viene rilasciata la quietanza; la firma di chi rilascia la quietanza.
Cosa scrivere su ricevuta?
il debito a cui copertura va tale pagamento (ad esempio la fattura, il contratto o, nel caso di un risarcimento del danno, la descrizione del fatto e delle contestazioni che hanno portato la lite tra le parti); l’importo della somma versata; la data di pagamento.
Come scrivere una ricevuta a mano?
Come scrivere una ricevuta a mano? «Con la presente dichiaro di aver ricevuto in data ….. la convocazione dell’assemblea straordinaria del …… Nominativo ……. Firma ………………………………….» La firma del destinatario nell’apposito spazio darà alla raccomandata valore legale.
Come scrivere una ricevuta di consegna?
Nella parte alta della lettera è consigliato scrivere con un carattere leggermente più grande il titolo, ovvero Ricevuta di avvenuta consegna. Una volta inseriti tutti i dati, è poi necessario elencare i vari documenti consegnati, utilizzando un elenco puntato e riportando il titolo o l’oggetto degli stessi.
Che cosa contiene la ricevuta fiscale?
La ricevuta fiscale è un documento fiscale, rilasciato da determinate categorie di esercenti (commercianti e artigiani), che descrive dettagliatamente il bene venduto o la prestazione effettuata e il corrispettivo ricevuto. Non contiene lo scorporo dell’IVA (cioè l’IVA è compresa) né i riferimenti del pagatore.
Quali tra questi elementi sono presenti nella ricevuta fiscale?
La data di emissione. Ovvero, la data in cui si riceve il pagamento del corrispettivo; I dati della propria attività: nome, cognome, eventuale ragione sociale, codice fiscale, partita Iva e indirizzo.
Quali sono i dati fiscali di una persona?
i dati da riportare sono il nominativo o ragione sociale, l’indirizzo completo e il codice fiscale o partita IVA (ma non necessariamente).
Cosa sostituisce la ricevuta fiscale?
La ricevuta fiscale elettronica sostituisce a tutti gli effetti lo scontrino elettronico, in questo modo non hai l’obbligo dell’invio dei corrispettivi telematici.
Cosa fare se si perde uno scontrino?
Se si dovesse perdere lo scontrino fiscale o se si dovesse scolorire – meglio fare subito una fotocopia – è possibile presentare altri documenti che attestino l’acquisto, quali appunto lo scontrino bancomat o della carta di credito, dai quali è possibile risalire il nominativo del venditore e la data di acquisto del …
Chi non è obbligato a fare lo scontrino?
Tra i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione dello scontrino elettronico rientrano inoltre i soggetti che effettuano operazioni marginali, ovvero i cui ricavi o compensi non siano superiori all’1% del volume d’affari dell’anno anno precedente.
Chi emette lo scontrino non fiscale?
Lo scontrino non fiscale è quello emesso ai sensi dell’articolo 1, comma 429, Legge n. 311/2004. In pratica la legge, ai centri della grande distribuzione, permette di inviare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare dei corrispettivi incassati in via telematica.
Come stampare scontrini non fiscali?
Con Billy puoi usare una stampante portatile termica non fiscale. Se utilizzi Billy da smartphone o tablet, puoi collegarlo con una stampante termica con Bluetooth per stampare gli scontrini con un solo click. Scegli la tua stampante preferita e ti supporteremo per la configurazione.