17 Marzo 2022 1:28

Cos’è un contratto di valuta a termine?

Un contratto di cambio a termine è un accordo per acquistare o vendere valuta estera in una data futura a un tasso di cambio concordato. Questo tasso si applicherà indipendentemente dal tasso di mercato corrente per i cambi valuta il giorno della transazione.

Cosa significa cessione a termine?

Il cambio a termine (anche detto tasso di cambio forward o Forward Exchange Rates) è il prezzo di negoziazione di quelle operazioni in cui il ritiro e il pagamento della quantità trattata si effettua a partire dal terzo giorno lavorativo dopo la data della compravendita.

Cosa significa cessione a pronti?

Per cessione a pronti si intende una transazione in cui si ha lo scambio immediato di una valuta contro una valuta differente.

Come si formano i tassi di cambio a termine?

La determinazione del cambio a termine viene effettuata dalle banche attive sul mercato dei cambi, tendo conto delle differenze tra i tassi di interesse a brevissimo termine che remunerano i depositi delle due valute coinvolte nello scambio: il cambio a termine non è quindi una previsione sul futuro andamento, ma è …

Che cos’è il contratto a mercato fermo?

I contratti a fermo, detti anche a mercato fermo, sono contratti nei quali la quantità di titoli da scambiare, il loro prezzo, la data di esecuzione del contratto sono fissati al momento della stipula del contratto.

Come sono tassate le Criptovalute?

Quindi, il guadagno generato dalla compravendita delle criptovalute deve essere tassato con l’aliquota del 26% da applicare sulla plusvalenza. Per stabilire il valore delle criptovalute detenute ai fini della dichiarazione e tassazione bisogna individuarne il controvalore in euro.

Cosa significa cessione di diritti reali a titolo oneroso?

Il “titolo oneroso” si ha ogniqualvolta alla prestazione di un soggetto corrisponda la controprestazione di un altro soggetto, detta corrispettivo o compenso. Ad esempio, un tipico atto a titolo oneroso è la compravendita (scambio di un bene verso un prezzo).

Che vuol dire a pronti?

Espressione commerciale per la clausola dei contratti di compravendita stabilente che il pagamento deve essere effettuato alla consegna, o, al massimo, con una brevissima dilazione di pochi giorni, quando e come gli usi locali la prevedono (v. anche contante; cash).

Come funziona un contratto forward?

I contratti forward sono contratti di compravendita “a termine” e si differenziano da quelli “a pronti” per il fatto che la consegna del bene oggetto del contratto (il sottostante) e il pagamento del prezzo pattuito avvengono a una data futura prefissata e non nel momento in cui le due parti raggiungono d’accordo.

Quali sono i contratti stipulati in Borsa?

I contratti di borsa sono contratti finalizzati alla vendita di strumenti finanziari. La loro conclusione può avvenire esclusivamente tramite gli intermediari abilitati a operare nei mercati regolamentati e nel rispetto delle regole previste per gli stessi.

Qual è la differenza tra una posizione lunga acquisto Forward ed una posizione corta vendita su Forward?

La stipula non comporta alcun esborso monetario immediato. In gergo, si dice che chi acquista assume una posizione lunga (al rialzo) e chi vende assume una posizione corta (al ribasso).

Dove sono negoziati i forward?

I contratti a termine sono negoziati privatamente over-the-counter, al di fuori dei circuiti di mercato regolamentati. I contratti forward sono per lo più utilizzati come strumento di copertura per eliminare la volatilità del prezzo di un bene, e la consegna del bene o del profitto netto ha luogo abitualmente.

Che cos’è un FX Forward?

Un contratto forward (o contratto a termine) consiste in un accordo tra due parti per comprare o vendere un asset a un prezzo ed entro una data predefiniti. … I contratti forward sono comunemente usati per il trading delle materie prime, ma sono molto utilizzati anche per il trading sul forex.

Quali sono gli strumenti derivati?

Uno strumento derivato (o semplicemente derivato, in inglese derivative), nella finanza, indica un titolo finanziario che deriva il proprio valore da un altro asset finanziario oppure da un indice (ad esempio, azioni, indici finanziari, valute, tassi d’interesse o anche materie prime), detto sottostante.

Cosa si intende per derivati?

I derivati sono strumenti finanziari il cui valore deriva dal prezzo di un’attività sottostante, che può essere di natura reale o di natura finanziaria: in questo caso si parla di derivati finanziari.

Quali sono i derivati finanziari?

I derivati finanziari sono strumenti che non hanno un loro valore intrinseco ma, come suggerisce il nome, derivano il loro valore dall’andamento di altri asset finanziari. Questi asset, da cui deriva il valore di un derivato, sono chiamati sottostanti.

Quali sono gli strumenti finanziari derivati attivi?

Gli strumenti finanziari derivati sono contratti o titoli il cui prezzo si basa sul valore di mercato di un altro strumento finanziario, il c.d. sottostante che può essere rappresentato ad esempio da azioni, indici finanziari, valute, tassi d’interesse o anche materie prime.

Come si contabilizza un derivato?

Dal 1° gennaio 2016 i derivati trovano spazio in apposite voci del bilancio. I derivati sono contabilizzati in Stato Patrimoniale al fair value (altrimenti detto mark to market, MTM), con contropartita differente a seconda che essi siano qualificati quali derivati speculativi o di copertura.

Quanti sono i principi OIC?

Principi contabili 2021, ecco quali sono

139/2015, che recepisce la Direttiva contabile 34/2013/UE, sono stati aggiornati i principi contabili: OIC 9 Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Che cosa è il fair value?

Nell’analisi fondamentale, il fair value rappresenta il valore teorico del titolo, che viene confrontato con la sua quotazione di mercato (valore effettivo).

Che cos’è il valore netto contabile?

Il valore netto contabile di un’immobilizzazione materiale è il valore al quale il bene è iscritto in bilancio al netto di ammortamenti e svalutazioni dell’esercizio e di esercizi precedenti.

Come si calcola il valore contabile di un bene?

Per “residua possibilità di utilizzazione” si intende il valore residuo del cespite (o valore contabile): esso esprime il valore del bene dopo averlo ammortizzato e si calcola sottraendo al costo di acquisto il fondo ammortamento.

Come si calcola il valore contabile delle azioni?

Il valore contabile per azione è il valore che ogni azione dovrebbe valere se la compagnia fosse liquidata, ogni fattura pagata, e gli asset distribuiti. Viene calcolato dalla compagnia come patrimonio netto (valore contabile) diviso per il numero di azioni in circolazione.