7 Maggio 2022 11:03

Cosa succede al costo di trasporto quando una merce è venduta allo scoperto?

Cosa affetta da vizi?

COSA SI INTENDE PER VIZIO

Per vizio deve intendersi qualsiasi anomalia o difetto che renda la cosa venduta inidonea o meno idonea all’uso cui è destinata, o che ne diminuisca in modo apprezzabile il valore: potrà trattarsi dunque di un’imperfezione materiale o di mancanza di qualità.

Cosa succede se la cosa venduta non ha le qualità promesse?

Quando la cosa venduta non ha le qualità promesse(1) ovvero quelle essenziali per l’uso a cui è destinata(2), il compratore ha diritto di ottenere la risoluzione del contratto secondo le disposizioni generali sulla risoluzione per l’inadempimento, purché il difetto di qualità ecceda i limiti di tolleranza stabiliti …

Cosa dice l’articolo 1490 del codice civile?

Art. 1490. (Garanzia per i vizi della cosa venduta). Il venditore e’ tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui e’ destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.

Cosa determina la riduzione del prezzo?

La misura della riduzione del prezzo di vendita, per il caso di vizi della cosa venduta e di esperimento da parte del compratore della actio quanti minoris (art. 1492 c.c.), deve essere determinata in funzione della necessità di ripristinare l’equilibrio economico fra le prestazioni contrattuali.

Che cosa si intende per vizi?

I vizi sono difetti materiali della cosa che pregiudicano il suo valore o comunque la sua utilizzabilit à. Il (—) d à luogo ad un’inesattezza della prestazione traslativa allorquando riduce in maniera sensibile il valore del bene, o comunque lo rende inadeguato a svolgere la sua funzione.

Come si denuncia un vizio?

In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, la denuncia dei vizi medesimi da parte del compratore, ai sensi ed agli effetti dell’art. 1495 c.c., può essere fatta, in difetto di diversa previsione, con qualunque mezzo idoneo, e, quindi, anche mediante comunicazione telefonica.

Quale legge disciplina le vendite aliud pro alio?

265911 l’aliud pro alio ricorre quando la merce stessa manchi delle qualità minimali necessarie per un suo qualunque utile impiego, nell’ambito di quelli ad essa propri, ciò che si verifica anche nel caso in cui, pur mantenendo la sua identità complessiva, la merce contenga sostanze estranee che la rendano praticamente …

Quanto dura la garanzia per vizi?

otto giorni

La legge prevede un duplice termine affinché la garanzia per i vizi possa operare: il vizio deve essere denunciato, a pena di decadenza, entro otto giorni dalla scoperta, e la relativa azione si prescrive in un anno dalla consegna (art.

Quando è possibile chiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto?

– la risoluzione del contratto si può chiedere solo in caso di inadempimento grave della controparte; – nel caso, invece, in cui tale inadempimento non riguardi una qualità essenziale del bene, è possibile solo chiedere la riduzione del prezzo di vendita.

Come si chiama la riduzione del prezzo?

L’azione di riduzione del prezzo del bene, detta anche azione estimatoria o “quanti minoris”, è alternativamente prevista dall’art. 1492 c.c. per il caso in cui l’acquirente non possa o non voglia ricorrere al più drastico rimedio della risoluzione contrattuale.

Che cos’è la garanzia per evizione?

L’evizione si verifica quando il compratore è privato in tutto o in parte del bene acquistato, a causa di una pronuncia giudiziale che stabilisce, in favore di un terzo, l’esistenza di un difetto di titolarità in capo al venditore che non avrebbe potuto trasferire il bene.

Chi chiede la risoluzione non può chiedere l’adempimento?

La risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è stato promosso per ottenere l’adempimento; ma non può più chiedersi l’adempimento quando è stata domandata la risoluzione. Dalla data della domanda di risoluzione l’inadempiente non può più adempiere la propria obbligazione.

Come deve essere l inadempimento per giustificare la risoluzione?

1455 c.c., secondo cui il contratto non può essere risolto se linadempimento ha scarsa importanza in relazione all’interesse dell’altra parte, va adeguato anche ad un criterio di proporzione fondato sulla buona fede contrattuale.

Chi agisce in giudizio per ottenere la risoluzione del contratto per inadempimento può chiedere anche il risarcimento del danno?

il contraente adempiente, in ogni caso (cioè sia che chieda l’adempimento, sia che chieda la risoluzione) può chiedere il risarcimento del danno; per chiedere la risoluzione è necessario che l’inadempimento sia grave (di non scarsa importanza dice il codice).

Quali sono le cause di risoluzione?

La risoluzione può avvenire per:

  • volontà delle parti;
  • inadempimento;
  • impossibilità sopravvenuta (impossibilità genetica ed originaria è causa invece di nullità del contratto);
  • eccessiva onerosità sopravvenuta.

Quando si può chiedere la risoluzione del contratto?

Il contratto si risolve quando la parte adempiente ha intimato alla parte inadempiente di adempiere entro un congruo termine, ma la parte inadempiente non ha adempiuto. Quando è decorso il termine essenziale (articolo 1457 del codice civile).

Quali sono le risoluzioni di diritto?

La risoluzione di diritto costituisce un’ipotesi di soluzione del contratto rapida e snella e, nel caso dei beni mobili (1510 c.c.), essa è volta a liberare entrambe le parti e, in special modo il venditore, dalla posizione assunta e a consentire loro di reperire altrove il bene ovvero il prezzo.

Come si estingue il contratto?

Le due figure fondamentali di estinzione sono l’annullamento (che si verifica quando esiste una causa di invalidità del contratto) e la risoluzione (che si ha quando il contratto si estingue per un evento inpeditivo del rapporto. Il vincolo contrattuale può poi sciogliersi per rescissione.

Cosa vuol dire estinzione del contratto?

Estinzione del contratto: rescissione del contratto concluso in stato di pericolo; l’azione generale di rescissione. Si ha estinzione del contratto in tutti i casi in cui questo perde definitivamente la propria efficacia, cancellandosi così dal mondo del diritto.

Cos’è la conclusione del contratto?

Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza(1) dell‘accettazione dell‘altra parte [1328, 1333, 1335](2). L’accettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente necessario secondo la natura dell‘affare o secondo gli usi [1328 comma 2].