Cosa sono le spese generali fisse e variabili?
Fanno ad esempio parte delle spese fisse la pigione, le rate del leasing, i premi assicurativi oppure le spese per l’elettricità ed il riscaldamento. Le spese variabili sono invece le spese direttamente legate alla produzione di merci o all’erogazione di servizi.
Quali sono i costi fissi e variabili?
Per costi fissi si intende l’insieme dei costi il cui ammontare è indipendente dalla quantità di beni e servizi prodotti da un’attività. A questo concetto si contrappone quello di costo variabile: il cui ammontare dipende direttamente, e in maniera proporzionale, dalla quantità di beni e servizi prodotti.
Cosa si intende per spese generali?
Per spese generali si intendono tutte quelle spese che servono alla gestione di un’attività commerciale. Queste spese sono quelle che detratte dal ricavo costituiscono il margine operativo lordo di guadagno dell’attività commerciale.
Quali sono le spese generali di un’impresa edile?
Le Spese Generali, espresse mediante un coefficiente percentuale, valutano alcune spese che fanno parte dell’Appalto e che, sono inserite nei singoli prezzi (di cui all’elenco prezzi) a base del contratto . Le Spese Generali, sono comunque ricomprese in un coefficiente che, in genere, va dal 13% al 17%.
Quali sono i costi variabili esempi?
Il costo variabile è la componente del costo totale che varia al variare della quantità di produzione. I costi variabili sono spesso associati alla quantità di impiego dei fattori produttivi nel breve periodo. Alcuni esempi di costi variabili sono il lavoro, la manodopera, le materie prime, l’energia, ecc.
Quali sono i costi fissi esempi?
Sono definiti costi fissi quei fattori produttivi il cui valore complessivo rimane costante al variare delle quantità prodotte o vendute (volume di attività). Esempi tipici sono l’affitto di uno spazio commerciale, la parcella del commercialista, il canone di un software, eccetera.
Cosa rientra tra i costi variabili?
Viceversa, si parla di costo variabile per indicare quei costi che possono essere modificati nel breve periodo per aumentare o per ridurre la quantità della produzione. Alcuni esempi di costi variabili sono le materie prime, il lavoro, i fattori produttivi, ecc. Lungo periodo.
Quali sono i costi generali e amministrativi?
Spese generali amministrative (in cui rientrano le spese sostenute per il settore amministrativo, quali ad esempio Costi del Personale Amministrativo, Spese legali e professionali, Spese bancarie, ecc.)
Quali sono le spese generali in un condominio?
Le spese si distinguono poi in generali, ovvero comuni e uguali per tutti, e particolari, il cui ammontare è determinato in base al servizio erogato o al vantaggio che ne trae il singolo condomino.
Come si calcola utile di impresa e spese generali?
Dopo l’elenco degli articoli è riportato il calcolo delle somme parziali e l’applicazione delle maggiorazioni di Spese generali ed Utili d’impresa, secondo la formula: Totale = (Somma degli importi * (1 + Spese generali %)) * (1 + Utili d’impresa %).
Quando un costo è variabile?
Per costo variabile si intende quel costo (o spesa) che cambia in maniera proporzionale al variare della quantità di bene o servizio prodotto. A differenza dei costi fissi, che non cambiano al variare della quantità prodotta, se l’azienda produce zero i costi variabili sono pari a zero.
Quali sono i costi indiretti?
I costi diretti sono tutte le spese relative a beni, materiali e servizi direttamente correlati alla produzione di beni e / o servizi offerti da un’azienda.
Quali sono i costi variabili diretti?
Sono quei costi che variano proporzionalmente con il variare del volume d’affari, e ne seguono le fluttuazioni sia in aumento che in diminuzione.
Quali sono i costi generali di esercizio?
I costi generali sono costi o spese, ad esempio costi di gestione, di ammortamento, costi per l’energia, l’amministrazione, assicurativi, di affitto o noleggio, nonché le utenze, aventi le seguenti caratteristiche: Sono correlati a un’operazione o alla società come un’unità.
Quali sono le spese generali negli appalti pubblici?
l’imposta di registro e di accessorie. le spese di contratto. le spese di personale, di locali di ufficio e della direzione centrale dell’appaltatore.
Quali sono i costi generali di amministrazione?
Spese generali amministrative (in cui rientrano le spese sostenute per il settore amministrativo, quali ad esempio Costi del Personale Amministrativo, Spese legali e professionali, Spese bancarie, ecc.)
Come si calcolano i costi variabili?
Per calcolare il costo variabile medio la formula è la seguente: costo variabile complessivo / quantità prodotte = 800 € / 50 sciarpe = 16 €.
Come si calcola Cvu?
Break even point calcolo: un esempio pratico
- Supponendo che i costi fissi siano pari a 100.000 Euro, si ha CF = 100.000.
- Il prezzo di vendita di ogni unità di prodotto è 800 Euro, quindi si ha PV = 800.
- Il costo variabile unitario di ogni prodotto è 300, si ha CVU = 300.
Quali sono i costi variabili esempi?
Il costo variabile è la componente del costo totale che varia al variare della quantità di produzione. I costi variabili sono spesso associati alla quantità di impiego dei fattori produttivi nel breve periodo. Alcuni esempi di costi variabili sono il lavoro, la manodopera, le materie prime, l’energia, ecc.
Quali sono i costi indiretti?
I costi diretti sono tutte le spese relative a beni, materiali e servizi direttamente correlati alla produzione di beni e / o servizi offerti da un’azienda.
Quali sono i costi variabili nel conto economico?
Per costo variabile si intendono tutti quei costi che, nel loro ammontare complessivo, variano proporzionalmente al variare della quantità. Il costo variabile varia così a seconda della quantità di beni prodotti da un’azienda e in parole povere se l’azienda produce zero i suoi costi variabili saranno zero.
Quali sono i costi variabili diretti?
Sono quei costi che variano proporzionalmente con il variare del volume d’affari, e ne seguono le fluttuazioni sia in aumento che in diminuzione.
Che cosa sono i costi diretti?
I costi diretti sono quelli che incidono in modo diretto sulla produzione e che si riferiscono in modo univoco al prodotto. I costi diretti possono essere: le materie prime, i mezzi e le attrezzature usate.
Quali sono i costi diretti e indiretti del personale?
La manodopera diretta è considerata un costo variabile rispetto alla produzione e alla vendita. La manodopera indiretta, invece, considera le persone che non partecipano direttamente al processo produttivo (ad esempio lavori di manutenzione, gestione del magazzino, gli addetti alle pulizie, ecc.).
Che differenza c’è tra costi diretti e indiretti?
I costi diretti sono ad esempio i costi legati alle materie prime. COSTI INDIRETTI : sono i costi che possono essere attribuiti alla singola unità di prodotto solo applicando una base di ripartizione. Bisogna definire un criterio soggettivo di ripartizione. (Ad esempio l’ammortamento impianto di produzione).
Quali sono i costi indiretti di produzione?
I costi indiretti corrispondono a tutte le spese che non sono riconducibili in maniera precisa al prodotto o servizio dell’azienda. Rientrano dunque in queste voci i servizi esterni, le attrezzature, i costi di affitto e delle utenze e le assicurazioni.
Quali sono i costi diretti di un albergo?
I costi diretti sono, ad esempio, quelli relativi alla linea di cortesia, le utenze, la lavanderia, la pulizia e la manodopera; mentre quelli indiretti si rifanno alle voci legate alla segreteria, alla cancelleria e all’amministrazione.
Che cosa si intende per oneri figurativi?
Sono considerati oneri figurativi gli elementi extracontabili del costo, p.e.: i fitti figurativi, cioè i costi di affitto che l’impresa avrebbe dovuto sostenere se non avesse avuto fabbricati e edifici industriali di sua proprietà; gli stipendi figurativi, ossia gli stipendi che dovrebbero essere corrisposti per il …
Che cosa sono i contributi figurativi?
Contributi accreditati, senza onere a carico del lavoratore, per periodi in cui l’interessato è costretto a interrompere l’attività lavorativa per diversi motivi (gravidanza, malattia, disoccupazione). Sono utili sia per raggiungere il diritto a pensione sia per aumentare l’importo della stessa.
Quali sono i costi fissi e variabili?
Per costi fissi si intende l’insieme dei costi il cui ammontare è indipendente dalla quantità di beni e servizi prodotti da un’attività. A questo concetto si contrappone quello di costo variabile: il cui ammontare dipende direttamente, e in maniera proporzionale, dalla quantità di beni e servizi prodotti.