Cosa significa contratto aleatorio nell’assicurazione?
Il contratto aleatorio (dal latino alea, rischio) è quell’atto negoziale in cui l’entità e l’esistenza della prestazione è collegata ad un elemento incerto, e nei quali, pertanto, il rischio contrattuale è più ampio ed assume rilevanza causale.
Perché il contratto di assicurazione è un contratto aleatorio?
L‘assicurazione è quindi un contratto aleatorio, nel senso che la sua funzione è quella di trasferire sull’assicuratore le conseguenze economiche di un certo rischio, e deve essere provato per iscritto, cioè deve essere scritto, altrimenti non si può far valere in giudizio.
Che vuol dire contratto aleatorio?
È il contratto in cui non è noto né certo il rapporto tra l’entità del vantaggio e quella del rischio. Ciò in quanto l’esistenza delle prestazioni o la loro entità dipende da un evento del tutto indipendente dalla volontà delle parti.
Come viene definito il contratto di assicurazione dal codice civile?
Art. 1882. Nozione. L’assicurazione è il contratto col quale l’assicuratore, verso pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana.
Quando il contratto di assicurazione è nullo?
L’art. 1904 dispone che il contratto di assicurazione contro i danni è nullo se, nel momento in cui l’assicurazione deve avere inizio, non esiste un interesse dell’assicurato al risarcimento del danno.
Quali sono i contratti tipici?
I contratti si dicono tipici (o nominati) se sono previsti dal codice civile o da altre leggi: ad es., la compravendita, la locazione, il mutuo. Per realizzare i propri interessi i privati possono scegliere liberamente frai contratti tipici quello più idoneo, applicando le norme dettate dal codice civile.
Quali rimedi sono applicabili ai contratti aleatori?
Il contratto aleatorio è nullo per mancanza di causa quando viene meno la bilateralità soggettiva dell’alea; è nullo per impossibilità dell’oggetto, quando la mancanza dell’alea è oggettiva; mentre è risolubile per impossibilità sopravvenuta, quando tale mancanza oggettiva è successiva.
Quando l’assicuratore decade dal diritto di impugnare il contratto?
L’assicuratore decade dal diritto d’impugnare il contratto se, entro tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza, non dichiara al contraente di volere esercitare l’impugnazione.
Quale conseguenza determina l inesatta o reticente descrizione del rischio al momento della stipula del contratto di assicurazione?
1892 c.c. dispone che le dichiarazioni inesatte e le reticenze del contraente siano causa di annullamento del contratto, qualora l‘assicurato abbia agito con dolo o con colpa grave.
Quando si considera concluso un contratto di assicurazione?
In tal caso, il contratto si conclude nel momento in cui la polizza viene firmata; b) quando le parti fanno un contratto (in tutto o in parte) reale (una prestazione in obligatione, l’altra in condicione), subordinando la conclusione del contratto al pagamento del premio unico o della prima rata di premio.
Qual è il termine temporale entro il quale bisogna denunciare un sinistro?
Denuncia sinistro: 3 giorni di tempo
1913 del Codice Civile, che al comma 1 recita: “L’assicurato deve dare avviso del sinistro all’Assicurazione o all’agente autorizzato a concludere il contratto, entro tre giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l’assicurato ne ha avuta conoscenza.
In quale caso il soggetto non è assicurabile?
L’illecito, il dolo, la colpa grave
L’atto doloso, come prevede l’Art. 1900 del Codice Civile, esclude invece l’indennizzo da parte dell’assicuratore.