Come si estrae una tendenza in una serie temporale?
Come si calcola la stagionalità?
Per tornare al problema iniziale, e cioè stimare gli indicatori stagionali S(t), supponendo che non ci sia un trend (tra le altre cose), S(t) può essere stimata come: S(t) = MEDIA( Y(t-1)/MA(t-1) + Y(t-2)/MA(t-2) + Y(t-3)/MA(t-3) + … )
Come analizzare una serie storica con R?
Esistono due possibili modi per operare in tal senso: a) usare la funzione read. ts() del package tseries che consente di leggere i dati dal file esterno e creare contestualmente la serie storica; b) usare la funzione read.
Che cos’è il trend in statistica?
Nell’analisi delle serie storiche (v.), il trend indica la tendenza di fondo che caratterizza l’andamento di un fenomeno in un certo periodo di tempo. Esso si analizza mediante modelli deterministici (v.) o stocastici (v. Modello stocastico).
Come si definisce il Correlogramma?
Un correlogramma, o autocorrelogramma, è un grafico che rappresenta la autocorrelazione di una serie storica in funzione del ritardo con cui la autocorrelazione è calcolata.
Cosa si intende per stagionalita?
stagionalità Proprietà di alcuni fenomeni osservati nel tempo, generalmente modellati da una serie storica (➔ serie storiche), che si evidenzia sotto forma di fluttuazioni a cadenza periodica più o meno regolare. Queste possono essere legate a cambiamenti meteorologici, al calendario, o a particolari tempi decisionali.
Che cosa significa stagionalità?
– Carattere, natura, andamento stagionale: s. di un prodotto, di una malattia; s. di una razza di piante coltivate, in agricoltura; s. di un fenomeno economico, di una produzione, e indici di s., in statistica.
Cosa si può fare con R?
Possiamo usare R per fare calcoli aritmetici, calcoli su vettori e matrici, o per trovare il valore di operazioni logiche, operazioni su insiemi, o per lavorare su stringhe alfanumeriche.
Quale è la notazione del modello AR 1?
Formula di un AR (1)
Sebbene la notazione possa variare da un autore all’altro, il modo generico di rappresentare un AR (1) sarebbe il seguente: Cioè, secondo il modello AR (1), la variabile y al tempo t è uguale a una costante (c), più la variabile a (t-1) moltiplicata per il coefficiente, più l’errore.
Come si definisce l Eteroschedasticità?
eteroschedasticità Una famiglia di variabili aleatorie {Yi} si dice eteroschedastica se le sue componenti non hanno tutte la stessa varianza. Nel caso di una serie storica di dati, la varianza potrebbe dipendere dal tempo in cui la serie è osservata o da altre variabili che cambiano con il tempo. …
Come fare Correlogramma?
Come fare Correlogramma? I correlogrammi possono essere generati mediante la funzione corrgram() contenuta in uno dei tanti pacchetti aggiuntivi disponibili in R, denominato corrgram, che insieme al pacchetto DAAG deve essere preventivamente scaricato dal CRAN.
Cosa misura la correlazione?
La correlazione è una misura statistica che esprime la relazione lineare tra due variabili (che quindi cambiano insieme a una velocità costante) ed è molto usata per descrivere semplici relazioni senza dover parlare di causa ed effetto.
Quando si usa la correlazione?
Quando si usa la correlazione? Si calcola la correlazione tra due o più elementi per esprimere il grado di associazione tra due variabili o più variabili, cioè per verificare se esiste una relazione tra di esse (ma non necessariamente un rapporto di causalità).
Quando usare correlazione?
In particolare, la correlazione sarà perfetta quando le unità statistiche sono perfettamente concordi tra loro. Pertanto, più l’indice è vicino a zero, più la concordanza sarà debole, più si avvicina a -1 oppure a + 1 più la concordanza sarà forte.
Come si interpreta il coefficiente di correlazione?
Il coefficiente di correlazione r può assumere valori compresi fra -1 e 1. I valori positivi indicano l’esistenza di una correlazione lineare positiva; i valori negativi indicano una correlazione negativa; il valore 0 indica assenza di correlazione.
Come leggere R quadro?
L’R quadro è il quadrato del coefficiente di correlazione multipla R. Quindi se sai quale è il valore della correlazione multipla R, per calcolare l’R quadro puoi semplicemente elevare al quadrato l’indice di correlazione multipla. L’r quadro invece è il quadrato di del coefficiente di correlazione bivariato r.
Come interpretare coefficienti di regressione?
Il segno del coefficiente di regressione b indica il “verso” della relazione: il segno positivo indica una concordanza tra le variabili (ad un aumento della x corrisponde un aumento della y), il segno negativo una discordanza (ad un aumento della x corrisponde una diminuzione della y).
Cosa significa r 2?
r2 viene detto anche coefficiente di determinazione ed è un indice ricco di significato, in quanto esprime la variabilità nella variabile dipendente spiegata dalla variabile indipendente. In parole più semplici, r2 rappresenta la variazione nei valori di y che può essere giustificata dalla variazione di x.