Assicurazione contro i rischi del condominio: chi fa il passo successivo? Tutti gli altri si rifiutano
Cosa succede se un condomino non vuole partecipare al bonus facciate?
In sintesi: se un condomino è contrario al Superbonus 110%, gli interventi potranno essere ugualmente effettuati se deliberati dall’assemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio.
Cosa succede se un condomino non vuole fare i lavori?
1137 c.c. stabilisce che se la deliberazione è contraria alla legge o al regolamento di condominio si può chiederne l’annullamento all’autorità giudiziaria entro il termine di 30 giorni dalla data della deliberazione (per i dissenzienti e gli astenuti) o dalla data di comunicazione della deliberazione (per gli assenti) …
Cosa succede se un condomino non vuole partecipare al bonus 90 %?
Agenzia Delle Entrate specifica () che se un condomino vota contro il superbonus 110, gli altri condomini favorevoli possono comunque accedere al bonus facendosi carico della cessione del credito e aggiunge che in caso di non corretta fruizione del Superbonus ne risponderà esclusivamente il condomino …
Cosa fare se l’amministratore non invia il verbale?
Il mancato invio del verbale da parte dell’amministratore non determina una nullità o altro vizio sull’assemblea, ma fa sì che il termine per impugnare la delibera per il condomino assente, destinatario del verbale medesimo, non inizi a decorrere, non almeno fino a quando la comunicazione non viene effettuata.
Come opporsi a lavori condominiali?
Per opporsi, dunque, a lavori condominiali risultanti essere eccessivamente onerosi, i condomini dissenzienti, in giudizio, dovranno provare che la delibera impugnata costituisca un grave pregiudizio per la cosa comune.
Che maggioranza serve per il bonus facciate?
prima convocazione – maggioranza degli intervenuti all’assemblea con un numero di voti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’edificio; seconda convocazione – la maggioranza degli intervenuti con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.
Quando è richiesta l unanimità dei condomini?
L‘unanimità è richiesta in caso di modifica del regolamento convenzionale ed in generale per quelle decisioni che possono riguardare il diretto godimento del bene comune (ad esempio l‘assegnazione esclusiva di singoli posti auto, la modifica delle tabelle condominiali, ovvero la modifica dei criteri di ripartizione …
Quale maggioranza per lavori straordinari?
In particolare, per le deliberazioni che concernono l’approvazione di lavori di manutenzione straordinaria, ma anche per quella ordinaria, sarà necessaria la maggioranza degli intervenuti e almeno 500 millesimi in prima convocazione e un terzo dei condomini e almeno 334 millesimi in seconda.
Che maggioranza serve per il Superbonus 110?
Assemblea: quale maggioranza per approvare il Superbonus? Secondo la legge, le deliberazioni che riguardano gli interventi che beneficiano del Superbonus 110% sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenta la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio.
Quanto tempo ha l’amministratore per mandare il verbale dell’assemblea?
30 giorni
Considerando, però, che sempre secondo la legge le delibere delle assemblee condominiali si possono impugnare entro 30 giorni, possiamo dire che il tempo massimo entro il quale l’amministratore dovrebbe comunicare il verbale dell‘assemblea è di circa 30 giorni.
Come deve essere consegnato il verbale di assemblea condominiale?
Come va comunicato il verbale dell’assemblea condominiale?
- a mezzo posta, tramite una raccomandata con avviso di ricevimento;
- via fax;
- via pec;
- oppure con consegna a mano, personalmente al destinatario o a un suo incaricato.
Chi invia il verbale di assemblea condominiale?
Spetta all’amministratore l’invio del verbale dell’assemblea del condominio, redatto dal segretario e sottoscritto dal presidente.
Quando un verbale di assemblea condominiale è nullo?
Debbono qualificarsi nulle le delibere dell’assemblea condominiale: prive degli elementi essenziali; con oggetto impossibile; con oggetto illecito (contrario all’ordine pubblico, alla morale o al buon costume);
Quando va redatto il verbale di assemblea condominiale?
Meglio redigerlo contestualmente allo svolgimento dell’assemblea, lasciando ad un momento successivo la correzione di errori materiali. Del resto si ricorda che secondo la giurisprudenza la registrazione audio dei lavori assembleari è del tutto legittima, anche se operata all’insaputa dei partecipanti.
Chi può convocare l’assemblea di condominio?
L’assemblea condominiale è il luogo nel quale il condominio assume le decisioni relative ai beni comuni. Va convocata dall’amministratore mediante un atto scritto che deve indicare le questioni che verranno trattate (il c.d. ordine del giorno) nonché il luogo, la data e l’ora in cui si terrà l’assemblea.
Come si richiede una riunione di condominio?
L’art. 66 succitato specifica che almeno due condòmini che rappresentino quanto meno un sesto del valore millesimale dell’edificio hanno la possibilità di domandare all’amministratore di condominio di convocare un‘assemblea condominiale per discutere sugli argomenti da loro stessi indicati nella medesima richiesta.
Come convocare l’assemblea condominiale senza amministratore?
Nel caso in cui il condominio sia privo dell’amministratore, la convocazione dell’assemblea dovrà essere predisposta e trasmessa agli altri proprietari da uno (o più) condomini e non da un professionista o da un terzo.
Cosa fare quando amministratore non convoca assemblea?
✅ se l’amministratore dovesse ancora rifiutarsi di convocare l’assemblea straordinaria, i condomini potranno provvedere loro stessi alla convocazione dell’assemblea (decorsi almeno dieci giorni dalla richiesta di convocazione rivolta all’amministratore).
Come obbligare l’amministratore a convocare l’assemblea?
In sintesi, se l’amministratore di condominio non convoca l’assemblea bisogna seguire i seguenti passaggi:
- richiedere all’amministratore la convocazione di assemblea: la richiesta va presentata da almeno 2 condomini con 166 millesimi e va inviata con raccomandata a.r. o con pec;
- attendere almeno 10 giorni;
Cosa prevede la legge quando un amministratore non presenta il consuntivo entro 180 giorni?
Secondo la giurisprudenza, in assenza di bilancio consuntivo (rendiconto), l’amministratore può ugualmente riscuotere le quote condominiali dai singoli condòmini e, se questi non pagano, agire contro di loro con una richiesta di decreto ingiuntivo.
Quanto costa revocare un amministratore di condominio?
Per ottenere la revoca giudiziale dell’amministratore di condominio è necessario pagare: Il contributo unificato pari a euro 98,00; la marca da bollo pari a euro 27,00; l’onorario dell’avvocato incaricato, oltre alle spese generali affrontate dal medesimo.
Come si fa a mandare via l’amministratore di condominio?
La revoca dell’amministratore di condominio avviene innanzitutto inviando una lettera a quest’ultimo in cui si richiede la convocazione di un’assemblea. L’amministratore è obbligato a convocare l’assemblea su richiesta di almeno due condomini che rappresentino un sesto dell’edificio.
Quanti millesimi occorrono per mandare via l’amministratore di condominio?
In base a quanto stabilisce infatti il comma 4 dell’art. 1136 del codice civile, per la nomina e la revoca dell’amministratore occorre il voto a favore della maggioranza dei presenti in assemblea e almeno 500 millesimi. Non è possibile derogare alle regole sulla doppia maggioranza in nessun caso.